
L’orrore di Green Hill è destinato a non ripetersi mai più, la legge da questo punto di vista ha compiuto passi in avanti e i laboratori come quello in cui sono stati salvati i beagle non dovranno più esistere.

L’orrore di Green Hill è destinato a non ripetersi mai più, la legge da questo punto di vista ha compiuto passi in avanti e i laboratori come quello in cui sono stati salvati i beagle non dovranno più esistere.
Dopo il sequestro della struttura di Green Hill, arrivano notizie raccapriccianti da Montichiari, nel bresciano, in cui sono state trovate centinaia di cuccioli stipati in un congelatore, con tutta probabilità
Ieri la notizia del sequestro di Green Hill ha reso felici molte persone, ma ancora ci sono molti nodi che devono venire al pettine. Nel frattempo, quando si è sparsa
Dopo gli orrori della vivisezione denunciati dagli animalisti, i beagle prigionieri di Green Hill sono stati finalmente liberati e adesso si procede con il sequestro della struttura.
Il caso Green Hill, dopo tanto silenzio che nascondeva gli orrori commessi sugli animali destinati alla vivisezione, adesso diventa di portata internazionale. Gli animalisti di tutto il mondo hanno deciso
La Green Hill, per chi non la conosce è un allevamento di cani beagle destinati ad essere vivisezionati che si trova nel territorio di Montichiari – un comune in provincia di Brescia. Ieri l’allevamento è stato oggetto di un vera e propria incursione – organizzata in occasione della giornata mondiale per gli animali nei laboratori – compiuta da decine di persone che sono riuscite a sottrarre una ventina abbondante di cuccioli e di femmine incinte sottratte al loro futuro di cavie da laboratorio.