Storia dell’ ecologia: l’ ecoalfabeto di Fritjof Capra

 Fritjof Capra (Vienna, 1º febbraio 1939) è un fisico e saggista austriaco. Fisico e teorico dei sistemi, autore di fama internazionale, è diventato inizialmente noto con Il Tao della fisica, del 1975, tradotto in italiano nel 1982 (Adelphi) e divenuto famoso con la ristampa del 1989. Si è occupato anche di sviluppo sostenibile, ecologia e teoria della complessità.

MODELLO OCCIDENTALE E NATURA

Già nel libro Il Tao della fisica (Adelphi), che ha avuto grande successo ed è stato ristampato in varie lingue, l’ autore critica il modello di scientificità (di derivazione cartesiana) prevalente nel mondo moderno occidentale, in quanto contrassegnato da un’ impostazione meccanicistica, quantitativa e riduzionistica, che non corrisponde alla complessità del reale. Il suo successo sarebbe dovuto non alla portata teoretica, bensì ai risvolti pratici, in quanto tale paradigma scientifico avrebbe facilitato e potenziato il predominio dell’ uomo sulla natura, così come auspicato da Cartesio, da F. Bacone e da altri “padri” della modernità.

LA CRISI AMBIENTALE E LA CULTURA ANTI-ECOLOGICA
Secondo Capra, vi è un intimo legame tra la gravissima crisi ambientale del nostro tempo e il tipo di cultura anti-ecologica affermatasi in Occidente negli ultimi secoli. Egli teorizza l’ avvento di un nuovo paradigma, ricavabile dagli sviluppi della “nuova fisica” (e di altri settori della scienza contemporanea), ma anche dal misticismo orientale (Taoismo in primo luogo) e da varie altre saggezze premoderne orientate ecologicamente.

La raccolta diretta nei campi biologici: pick your own

 Alcune aziende agricole consentono ai visitatori di raccogliere direttamente nel campo o sull’ albero i prodotti che verranno acquistati. Pick your own è il nome inglese della formula.
Ad inventarla, nei primi del Novecento, sono stati i contadini americani alle prese con grandinate o altri eventi disastrosi per il raccolto (come alcune improvvise accelerazioni delle stagioni). Con buon pragmatismo, i farmers Usa decidono di consentire ai passanti una fornitura fai-da-te dei prodotti a prezzi molto più modesti del mercato.

GLI OBIETTIVI DEL PICK YOUR OWN
Quando piantano lungo la strada il cartello “raccogli da te” i farmers hanno in mente due obiettivi: recuperare una parte del guadagno che rischia di essere perduto e ripulire il terreno dai frutti che altrimenti sarebbero destinati a marcire.
La formula ebbe successo, anche a prescindere dagli eventi meteo, tanto che ancora oggi è molto diffusa negli States così come in Germania, in Francia (dove si chiama cueilette à la ferme) e in Inghilterra.

Guida al giardinaggio: la fatsedera

 La fatsedera (Fatshedera lizei) è un arbusto che può raggiungere 1-2 metri di altezza e i cui fusti eretti richiedono normalmente il sostegno di un tutore. Sono decorati da grandi foglie di colore verde acceso, divise in tre o cinque lobi.
Esiste anche una varietà variegata dal fogliame screziato di bianco crema, un poco più esigente in fatto di luce.

LA POSIZIONE
La fatsedera sta bene in qualsiasi posizione, sia essa in piena luce oppure in ombra. La situazione ideale è dietro a una finestra disposta a nord, mentre bisogna invece evitare una posizione in pieno sole. Per quanto riguarda il clima, non ha particolari esigenze e tollera bene anche una temperatura minima di 5-6°C in inverno.
Se si trova in ombra in inverno preferisce un clima fresco, altrimenti rischia di deperire.

Fare il compostaggio naturale… anche in appartamento!

 Fare il compostaggio naturale dei rifiuti organici sembra essere una cosa di lusso, solo per chi può permettersi una casa con giardino… niente di più falso. Se avete un giradino o anche solo un terrazzo o un ampio balcone, potete facilmente ricavare il vostro piccolo composter.

COME FARE UN COMPOSTER
Rete metallica, stecche di legno, contenitori di plastica grandi si prestano bene a costruire la gabbia dove depositare i vostri rifiuti “umidi” e gli sfalci del giardino.
Perché i microrganismi e gli insetti che si trovano naturalmente nell’ ambiente possano lavorare trasformando i nostri rifiuti in terriccio, è necessario che il composter, oltre a essere costruito in modo da garantire il passaggio dell’ aria all’ interno, abbia una parte aperta e a contatto diretto con la terra.

Guida alla pulizia ecologica della casa: bicarbonato di sodio

 Il bicarbionato di sodio (NaHCO3) si trova in natura sia combinato al carbonato di sodio, sia nei sedimenti delle acque ferme (laghi e pozzi sotterranei). Viene inoltre prodotto dall’ organismo umano, dove svolge funzioni di regolazione del Ph nel sangue, nella saliva – proteggendo i denti dagli attacchi degli acidi sviluppati dalla decomposizione della placca batterica – e sulle mucose dello stomaco, dove ammortizza l’ azione dei succhi gastrici; infine, a livello di apparato respiratorio, il bicarbonato assorbe il biossido di carbonio presente nei tessuti e lo trasferisce ai polmoni, dove viene espulso.

IL BICARBONATO PER LA CASA
In casa, le sue proprietà chimiche ne fanno il prodotto principe per la pulizia, l’ igiene e la lotta ai cattivi odori. Completamente solubile in acqua e gentile sulla pelle, il bicarbonato non lascia residui nocivi nell’ ambiente. Si dice anzi che favorisca lo sviluppo di microrganismi utili nelle acque di scarico e che la sua presenza nelle acque degli oceani contribuisca ad ammortizzare gli effetti del biossido di carbonio nell’ atmosfera.

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