Copenhagen 2009: verso un vertice sull’ambiente allrgato?

 Il vertice sull’ambiente e il clima di Copenhagen è troppo importante per essere discusso solo dai ministri dell’Ambiente dei paesi delle Nazioni Unite e rischia di fallire se non si accelerano i processi negoziali. Lo dice il premier britannico Gordon Brown, in un articolo che uscirà sul prossimo numero della rivista Newsweek. Il premier britannico si dice preoccupato per la riuscita del meeting fissato per dicembre; se necessario, per evitare un fallimento, dice, si impegna a partecipare in prima persona e chiede agli altri leader mondiali di fare lo stesso.

UNITI PER LE SFIDE AMBIENTALI
Le trattative stanno procedendo troppo lentamente – scrive Brown – l’accordo finale è in grave pericolo. I leader mondiali dovranno superare le singole differenze. Ma io credo che ci si possa riuscire. Se sarà necessario, andrò alla riunione per facilitare un accordo”.

Niente più animali nei circhi: proposte bipartisan discusse in Parlamento

 Stop alle esibizioni di leoni, tigri ed elefanti sotto il tendone del circo. In Parlamento maggioranza ed opposizione proseguono a braccetto verso una legge che vieti l’uso degli animali nell’attivita’ circense. Quattro le proposte di legge presentate dall’inizio della legislatura da parte di Pdl e Pd, di cui due inserite nel provvedimento per la riforma della legge quadro per lo spettacolo dal vivo ora all’esame della commissione Cultura di Montecitorio.

UN MONDO IN DECLINO
La vita del circo dipende ormai indissolubilmente dai contributi statali, mentre la sua popolarità è in costante declino. La legge sul circo del 1968 riconosce alle imprese circensi una ‘funzione sociale’ e tale status garantisce loro contributi che controbilanciano il continuo calo di spettatori. Ogni anno il ministero per i Beni culturali elargisce agli spettacoli circensi cifre non indifferenti, vicine ai 7 milioni di euro, sovvenzioni di cui beneficiano un centinaio di circhi e che appartengono principalmente al capitolo di spesa del Fus, il Fondo unico dello spettacolo, lo strumento finanziario per sostenere le attivita’ del cinema e degli spettacoli dal vivo.

Brigitte Bardot: per i miei 75 anni chiedo a Sarkozy di togliere gli animali dai circhi

 Per i suoi 70 anni chiese al presidente Jacques Chirac come regalo di compleanno di salvare gli animali… ora, all’avvicinarsi dei 75, chiede a Nicolas Sarkozy di far scomparire gli animali dai circhi. Per i suoi tre quarti di secolo, la vita e la carriera della bellissima Brigitte Bardot torneranno alla ribalta anche con la prima retrospettiva a lei dedicata, a Boulogne-Billancourt, alla periferia di Parigi (aprirà il 29 settembre), ma la ex ragazzina terribile da qualche anno si occupa esclusivamente di animali e dei loro diritti, battendosi in prima linea e prestando il suo notissimo volto per le campagne animaliste.

UNA VITA DA RIBELLE
La vita della quindicenne Brigitte cambiò quando una sua foto finì in copertina su Elle, il 2 maggio 1949: a notarla e decidere che l’adolescente bionda dal fisico di sogno aveva un buon potenziale fu Marc Allegret che incaricò il suo assistente Roger Vadim di scrivere ai genitori per farle fare un provino. Fu il colpo di fulmine, il matrimonio ancora minorenne contro la volontà dei genitori, con il giovane regista che la portò al successo con Et Dieu…créa la femme (1956): fu uno scandalo, nella Francia conservatrice e bacchettona.

Britney Spears, 2500 dollari in carta igienica. L’ecologia tra le popstar non è di casa

 Sembra proprio che in casa Spears l’ecologia non sia uno dei valori principali… Secondo il Rheinische Post, la star hollywoodiana più chiacchierata della storia avrebbe speso oltre 2.500 dollari per la fornitura di carta igienica griffata Louis Vuitton. A cui si devono aggiungere le spese in un solo mese di cellulare (2.400 dollari), ristoranti (4.758), abiti (16.000), divertimenti, regali e vacanze (102.000), oltre ai 14.000 dollari spesi tra nutrizionisti, integratori alimentari, personal trainers e coreografi.

Ma niente paura, ci ha pensato il papà Jamie Spears: ormai stufo di veder sperperare il patrimonio milionario, taglia le spese folli della figlia e sequestra le carte di credito alla reginetta del pop. A cominciare da una super attrezzata palestra con spa costata circa 2,5 milioni di dollari sostituita con un molto più economico videogioco dal titolo ‘Tutti in forma’ (noto come ‘Nutrition game’ negli USA) che la Spears potrà utilizzare per fare esercizi anche nel lussuosissimo salotto di casa evitando così di dover pagare i 9 personal trainer che la seguono nelle sue attività fisiche.

Stagione venatoria: riapre la caccia e c’è già la prima vittima umana

 Ieri si è aperta ufficialmente la stagione venatoria. Nell’occasione, l’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) reitera il suo “allarme per l’emendamento Pini (Ln)“, sottolineando come tra trabocchetti per favorire la ‘caccia no limits’, deroghe alla normativa nazionale e comunitaria, abbattimenti selettivi, saranno centinaia di milioni gli animali uccisi dalle doppiette.Dopo le pre-aperture della stagione venatoria, che hanno già mietuto numerose vittime e creato gravissimi incidenti, in uno dei quali è rimasto coinvolto perfino un bambino – scrive l’Enpa in un comunicato – domenica 20 settembre riapre ufficialmente la stagione venatoria.

LE DOPPIETTE NEI BOSCHI
Fino al 31 gennaio prossimo le campagne e i boschi della Penisola saranno dunque frequentati dalle doppiette, pronte a sparare a qualsiasi cosa si muova e creare una situazione di grave pericolo per tutti quegli gli escursionisti che vogliano godersi gli ultimi scampoli d’estate. “Sebbene ridotto ai minimi termini – si sottolinea nel comunicato – il mondo venatorio può contare sul sostegno dei produttori di armi, dei ristoratori e di chiunque altro pratichi attività collegate a quello che taluni ancora definiscono uno ‘sport’, nonché sull’appoggio di alcuni esponenti politici che, per compiacere la propria base elettorale, tentano in ogni modo di far passare ulteriori concessioni a vantaggio della lobby venatoria estremista“.

Idee ecologiche per la casa: come preparare le candele fai-da-te

 Da qualche anno si sta sempre più diffondendo la moda di utilizzare le candele, di tutte le forme e colori, come ornamenti. In ffetti, spente donano alla casa un’aria raffinata, elegante, mentre accese creano un’atmosfera calda e avvolgente.

Ma non tutte le candele sono uguali e solo quelle naturali sono prive di spiacevoli inconvenienti come sostanze tossiche o fumo eccessivamente nero che può attentare alle vostre pareti. Ecco allora una piccola guida a puntate su come prepararvi le candele in casa, con tanti piccoli consigli su come decorarle e aromatizzarle in modo completamente naturale…

LA TECNICA BASE PER PREPARARE LE CANDELE
Cosa serve
* panetto di cera (paraffina), stearina, stoppino di cotone
* pentole, forbici, stampo, spatola
* paglietta di ferro sottile, mestolo, pennello
* olio, spiedino di legno

Guida al giardinaggio: la Miseria

 Sono molte le varietà e le specie di Miseria coltivate in appartamento: la Tradescantia albiflora “Albo-vittata” dai fusti rampicanti e dalle foglie ovali, di colore verde raggiante di bianco; La Tradescantia blossfelidana, dai fusti vellutati e dalle foglie molto grandi, sopra verdi e sotto violecee, raggiate di beige nella varietà “Variegata”. Ma la più diffusa sembra essere la Tradescantia fluminensis “Variegata” dai fusti proni o ricadenti, caratterizzata da foglie tinte di viola inferiormente, mentre sono raggiate di bianco e verde nella parte superiore. Sono tutti soggetti ideali per essere sospesi, ma anche come tappezzanti di grandi vasi. In estate possono fiorire, ma la loro fioritura bianca o rosa è abbastanza insignificante.

LA POSIZIONE
Per garantire l’ottimale colorazione del fogliame è necessario assicurare alla pianta una luce intensa, mentre le specie a tinta uniforme tollerano bene anche posizioni in ombra. Non richiedono molto calore e vivono bene anche con 8-10°C.

Rifiuti: dal 26 settembre nuove regole per il riciclo delle batterie usate di auto e vetture

 Scatteranno il 26 settembre le nuove norme per la raccolta delle batterie, quelle portatili montate sui veicoli e vetture industriali, che dovranno seguire un percorso di raccolta e smaltimento dedicato. E, in vista della scadenza post estiva, il consorzio Ecolight, impegnato nella gestione di tutti i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), ha dato il via libera alla nuova divisione “Pile ed Accumulatori”. Si tratta di una nuova sezione dedicata alla raccolta e allo smaltimento delle pile e degli accumulatori e nasce -spiega il Consorzio – per dare una risposta efficace ed efficiente agli obblighi che la nuova normativa prevede per i produttori, gli importatori e i distributori.

IL RECUPERO DI PILE, BATTERIE E ACCUMULATORI

Obiettivo dichiarato delle nuove norme per i prossimi tre anni è recuperare una pila ogni quattro, traguardo destinato a raddoppiare tra sette anni. “Già dallo scorso dicembre è vietata l’immissione sul mercato di tutte le pile e gli accumulatori altamente inquinanti” spiega Fabio Pedrazzi, consigliere di amministrazione di Ecolight e delegato per la nuova divisione Pile ed Accumulatori.

Solar skin, la pelle fotovoltaica per i vecchi edifici e le case di città

 Costruire nuovi edifici con pannelli fotovoltaici è la nuova tendenza della bio architettura ma rendere sostenibili quelli già esistenti è stato, finora, più complicato. Lo Studio Formwork di San Francisco ha così cercato di trovare una soluzione realizzando una struttura modulare dal nome Solar Skin costituito da pannelli fotovoltaici gonfiabili che possono produrre e utilizzare energia solare per qualsiasi edificio senza l’applicazione di costose installazioni e ristrutturazioni.
Infatti ogni unità di Solar Skin è strutturata in modo tale che con una sottostante rete metallica possa soddisfare ogni esigenza architettonica.

UN MODO PER TRASFORMARE ANCHE I VECCHI EDIFICI
Il concetto del Solar Skin nasce dalla constatazione che ogni studio di architettura facilmente immagina nuovi edifici in grado di produrre energia per se stessi, con un tetto o magari una facciata dove sono applicate celle solari per produrre energia. Ma per la maggior parte delle metropoli già trasformate in una giungla di cemento era necessario trovare un modo per rendere i grattacieli esistenti più sostenibili.

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