Posidonia Oceanica -parte prima-

 La Posidonia oceanica (L., Delile, 1813), è una pianta acquatica endemica del Mar Mediterraneo, appartenente alla famiglia delle Posidoniaceae, delle Angiosperme Monocotiledoni.
La Posidonia oceanica non è un’alga, è in tutto e per tutto un pianta ed ha caratteristiche in comune con le piante terrestri, ha radici, un fusto rizomatosoe foglie nastriformi che possono raggiungere la lunghezza di un metro unite in ciuffi di sei o sette. La Posidonia oceanica fiorisce in autunno e in primavera produce i frutti che galleggiano sull’acqua sono simili ad una drupa e vengono chiamati “olive di mare”.
La Posidonia oceanica forma delle praterie sottomarine che hanno una notevole importanza ecologica dato che formano la comunità vegetale più importante del mar Mediterraneo ed esercitano una notevole azione nella protezione della linea di costa dall’erosione. All’interno delle praterie di Posidonia oceanica vivono molti organismi animali e vegetali che nella prateria trovano nutrimento e protezione.
Le antenate della posidonia erano un tempo piante terrestri che si sono spostate a vivere nel mare intorno a 120 milioni di anni fa.
La presenza di praterie di Posidonia oceanica in salute è considerata un buon bioindicatore delle acque marine costiere.

Esperimenti sugli animali: il topo geneticamente modificato cinguetta anziché squittire

Cinguetta invece che squittire il topo Ogm creato in un laboratorio giapponese. Il roditore ‘canterino’ è stato creato per caso, ma – sostengono loro – ora potrà aiutare gli scienziati a scoprire come si evolve il linguaggio e spiegarne anche le basi genetiche. Ne sono convinti gli scienziati dell’università di Osaka che hanno ottenuto questo risultato all’interno dell”Evolved Mouse Project‘.
Un progetto realizzato dall’equipe guidata da Arikuni Uchimura che ha lavorato su alcune generazioni di topi geneticamente modificate, sottoposti a incroci multipli per capire cosa accadeva.

Premio impresa ambiente: al via il bando 2011

 Sono aperte le iscrizioni al Premio Impresa Ambiente 2011, il riconoscimento rivolto alle aziende che fanno della politica verde una delle leve essenziali per essere competitive a livello nazionale ed europeo. Anche per quest’anno il premio, ‘porta d’accesso’ allo European Business Awards for the Environment promosso dalla Commissione Europea (DG Ambiente), si svolge in partnership con “Ecopolis”, la manifestazione internazionale dedicata ai temi dell’ambiente urbano e della sostenibilità promossa da Camera di Commercio di Roma e Fiera Roma con il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico, del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e di Unioncamere, sotto l’alto patronato della Presidenza della Repubblica, che si terrà dal 23 al 25 marzo 2011 alla Fiera di Roma.

Shopper di plastica al bando: ecco come saranno i sacchetti amici dell’ambiente

 Sacchetti di plastica, addio. Per legge dal 1° gennaio 2011 sarà vietato commercializzare i sacchetti di plastica usa e getta. Anche l’Italia si affiancherà così ad altre nazioni del mondo, abolendo questo tipo di sacchetti come richiesto anche dal direttore del Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite (Unep) nell’anno dedicato alla biodiversità. Nel frattempo quasi tutte le catene della grande distribuzione, compresi gli hard discount, hanno anticipato la legge e ben 150 comuni hanno già vietato i vecchi sacchetti o hanno attivato iniziative di disincentivo al sacchetto di plastica a perdere.

Il bue muschiato

 Il bue muschiato è un mammifero artico sopravvissuto agli sconvolgimenti climatici dell’Era Glaciale ed oggi deve affrontare un nuovo ostacolo, quello del riscaldamento globale. Nel 2006 Joel Berger di Conservation Trust ha ricevuto un fondo di ricerca della National Geographic Society per scoprire come il bue muschiato sta affrontando i cambiamenti del suo habitat, l’Artide.
In passato il bue muschiato è sopravvissuto a cambiamenti climatici, caccia, scarsità di cibo e sfruttamento da parte dell’uomo, ma la sua scomparsa dall’Asia e dell’Europa indica che, come per molte altre specie, vi sono molti fattori in grado di influenzare la sua capacità di sopravvivere e accrescere la loro popolazione nel corso del tempo.
Il bue muschiato (Ovibos moschatus, Zimmermann 1780) è un mammifero artico appartenente alla famiglia Bovidae, noto per il suo folto manto che arriva quasi a terra e il caratteristico odore del muschio. Appartiene alla sottofamiglia Caprinae e pertanto è più imparentato con la capra domestica (Capra hircus) che non con il bue (Bos taurus).
In entrambi i sessi sono presenti lunghe corna curve. L’altezza al garrese è di circa 1 m, la lunghezza di 2 m. Il bue muschiato ha un manto il cui colore varia tra il bruno, il grigio e il giallastro.

Stop Vivisezione

 Lo sperimentatore che per primo dimostrò che un topo premendo un tasto, riesce ad interrompere una scarica elettrica che lo strazia, ha portato la riprova di quanto l’umanità già sapeva da millenni: che il topo è un animale molto intelligente e l’uomo un animale molto crudele.
Gli sperimentatori che ripetono questo genere di esperimenti con infinite varianti, dimostrano la verità di un vecchio adagio: che la differenza tra l’intelligenza e la stupidità sta nel fatto che l’intelligenza ha i suoi limiti.
” dice Hans Ruesch, morto il 27 agosto 2007, l’autore del libro sempre attuale “Imperatrice Nuda” che illustra l’inutilità della vivisezione ai fini della ricerca scientifica per trovare una soluzione alle malattie che affliggono l’essere umano.
Nonostante la sua inutilità scientifica la vivisezione è ancora praticata in tutto il mondo mascherata dal nome di sperimentazione animale. Un gruppo di cittadini europei indipendenti e volontari è deciso a presentare una petizione al Parlamento Europeo per abolire la vivisezione ed ha creato un sito informativo dove si può anche firmare la petizione.

The 11th Hour

 The 11th Hour è un film documentario ideato, prodotto e narrato da Leonardo Di Caprio, sullo stato delle condizioni ambientali. La regia è di Leila Conners Petersen e di Nadia Conners, il progetto è stato finanziato da Adam Lewis e Pierre Andrè Senizergues e distribuito dalla Warner Independent Pictures.
La prima mondiale del film è stata presentata alla sessantesima edizione del Festival di Cannes del 2007 ed è uscito il 17 agosto 2007, nell’anno del “Quarto Rapporto di Valutazione” del Gruppo Intergovernativo di Esperti sul Cambiamento Climatico ( Intergovernmental Panel on Climate Change, IPCC) delle Nazioni Unite della Commissione sul riscaldamento globale, un anno dopo è uscito un altro film documentario sul riscaldamento globale: “An Inconvenient Truth” (Una Scomoda Verità).

Aumento del riscaldamento globale
Il film documentario di Leonardo Di Caprio parla dei problemi che affliggono oggi il nostro pianeta: aumento del riscaldamento globale, deforestazione, estinzione di massa delle specie animali, diminuzione della flora e fauna oceanica.

Borsa Green&Social Business

 La prima edizione di “Borsa Green&Social Business” si è tenuta all’interno del progetto “Padova+Sostenibile” a Padova il 16 dicembre 2010 al Centro Conferenze “Alla Stanga” della Camera di Commercio di Padova.
Borsa Green&Social Business” è un’iniziativa unica nel suo genere in Veneto e altrove, inserita nel contesto di “Padova+Sostenibile”, promossa da ADUSU (Associazione Diritti Umani Sviluppo Umano), ADESCOOP (Agenzia dell’Economia Sociale e Diritti Umani), con il contributo della Regione Veneto e della CCIAA (Camera Commercio Industria Artigianato e Agricoltura), in collaborazione con le Associazioni di Categoria padovane APPE (Associazione Provinciale Pubblici Esercizi), Confcommercio/Ascom, CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato), Coldiretti, Confagricoltura, Confcooperative, Confindustria, Confartigianato, Confservizi Veneto e FIAIP (Federazione Italiana Agenti Immobiliari e Professionali).
La prima edizione di “Borsa Green&Social Business” ha visto la partecipazione di più di centocinquanta operatori di oltre sessanta realtà per trecentoventi incontri “one to one”.

Riciclo natalizio: dove buttare la carta del panettone

 Il cartone del panettone nel cestino giusto: è questo il consiglio di Comieco (Consorzio nazionale riciclo carta e cartone) per aiutare l’ambiente anche in occasione delle festività natalizie. Secondo il Consorzio, infatti, “se ogni italiano differenziasse correttamente, per esempio, una confezione di panettone, una di pandoro, una di torrone, due scatole di pasta, due giornali e due riviste, due sacchetti e la scatola di un giocattolo, si raccoglierebbero circa 120.000 tonnellate di carta e cartone“, abbastanza per “evitare una discarica di medie dimensioni“.