Azioni animaliste: 20 molotov sullo Zoom di Torino, 40 volatili scomparsi

 La notizia rriva da La Repubblica: il 25 febbraio un incendio di origine dolosa ha distrutto le voliere del parco naturale di Cumiana, nel torinese, facendo perdere le tracce di 40 uccelli rapaci. L’ azione, per la quale sono state utilizzate 20 molotov, sarebbe stata rivendicata dall’ Animal Liberation Front: “Questo è per gli animali imprigionati” è la scritta trovata dai carabinieri che indagano sul rogo.
I volatili coinvolti sono poiane, falchi e gufi. Liberi di giorno, la notte questi rapaci vengono ricoverati in apposite voliere e trespoli. Le cariche incendiarie, bottiglie da 1 litro e mezzo di benzina innescate da zampironi collegati a fiammiferi e tavolette di diavolina per caminetto, hanno dato fuoco anche ad un capannone e all’ ingresso degli uffici del parco. Un principio di incendio si è avuto anche nella casetta di uno dei guardiani. I danni, secondo una prima stima della proprietà, ammonterebbero a 700-800 mila euro.

SOS tartarughe marine. Nei porti italiani sempre più Caretta caretta ritrovate morte

 La scorsa settimana una tartaruga marina è stata ritrovata morta dai carabinieri di Napoli, incastrata tra gli scogli del lungomare Caracciolo. L’ intervento dell’unità dei sommozzatori ha consentito il recupero dell’ animale, che è stato poi portato alla vicina Stazione zoologica “Anton Dohrn“. La tartaruga, una femmina del tipo Caretta caretta, era un esemplare adulto di grandi dimensioni e, da un primo esame effettuato dai ricercatori, potrebbe essere morto per annegamento dopo essersi impigliato in una rete da pesca.Le buone condizioni della tartaruga – hanno spiegato alla stazione zoologica – non fanno pensare ad una morte dovuta a malattie o all’inquinamento marino“. Del resto, sottolineano alla stazione zoologica, sono tante le tartarughe vittime di errati comportamenti dell’ uomo. “E’ probabile che la tartaruga sia stata buttata in mare dai pescatori – spiegano i ricercatori – mentre altri ci avvisano consentendoci di tentare il recupero dell’animale“.

Clonazione animale: in Corea si accoppieranno due lupi clonati, in India tocca alla Pashmina

 Sempre più spesso si ha notizia di nuovi esperimenti di clonazione, che vengono fatti in questa o in quella parte del mondo. E così in India c’è un gruppo di scienziati che proverà a clonare la Pashmina, la capra da cui si ricava la lana per fare l’ apposita sciarpa. Verranno prelevate cellule dalla pelle dell’ orecchio da inserire nell’ ovulo al posto del nucleo esistente.
In Sud Corea, invece, testeranno le capacità riproduttive degli animali clonati, facendo accoppiare naturalmente due lupi ottenuti da precedenti clonazioni. Snuwolfy, una femmina clonata nel 2005, sarà fatta accoppiare con Minguk, un maschio anche lui clone, nato nel 2006.
Ma a che pro?

Gatti monitorati in Uk, uccidono 145 milioni di prede ogni anno. Passeri a rischio

 Il gatto uno spietato killer? A svelare la natura predatrice del felino domestico tanto caro e affettuoso che popola le case inglesi è una ricerca condotta proprio nel Regno Unito, che svela i “numeri” delle vittime che cadono sotto le unghie feline. Sono almeno 145 milioni gli animali che ogni anno muoiono in Gran Bretagna a causa dei gatti. Come dire che ogni gatto inglese uccide almeno 16 prede l’ anno.
I ricercatori di un’ università britannica – secondo quanto riporta l’ Observer nella sua edizione online – hanno condotto lo studio avvalendosi della collaborazione (involontaria) di 200 gatti di famiglia, equipaggiati con trasmettitori elettronici.

Pet therapy: all’ Ospedale dei piccoli di Palermo terapia con i cuccioli

 Per tanti anni è stata snobbata o circondata da un velo di scetticismo. Negli ultimi anni la pet therapy non solo è stata riconosciuta dal Ministero della Salute italiano come una terapia a tutti gli effetti, ma sta via via prendendo piede anche negli ospedali. L’ ultimo in ordine di tempo ad averla adottata è l’ Ospedale dei piccoli di Palermo, dove qualche giorno fa ha preso il via il progetto “Arca di Noè-Cuccioli in corsia“. Si tratta di un ciclo di incontri e di sedute di terapia con animali domestici destinati a circa 30 bambini di età compresa fra i 6 e i 12 anni, ricoverati nei vari reparti dell’ ospedale.

Darwin Day, a Roma animali vivi al Palaexpo. Gli ambientalisti protestano ma i curatori assicurano che gli animali stanno bene

 Il Darwin Day trasformato in una querelle: ci sono animali vivi esposti al Palaexpo di via Nazionale a Roma, messi lì per la mostra “Darwin 1809-1909” che festeggia il bicentenario del famoso scienziato. La mostra, aperta il 12 febbraio, proseguirà fino al 3 maggio. Sicuramente un inizio non particolarmente incoraggiante per i curatori della kermesse scientifica, che si sono visti attaccati da diverse associazioni ambientaliste e per la difesa degli animali. A denunciarlo è LaZampa.it, rubrica dedicata agli animali del quotidiano La Stampa.

Caccia, dura risposta delle associazioni ambientaliste alla proposta di legge di Franco Orsi: “E’ caccia selvaggia”

 Montano le polemiche di fronte alla proposta della modifica del testo di Legge presentato pochi giorni fa da Franco Orsi, del Partito delle Libertà, che propone l’ ampia liberalizzazione della caccia e l’ introduzione del patentino a 16 anni. Orsi al Senato ha unificato i disegni di riforma della legge 157/92, unica legge italiana per la tutela della fauna, che disciplina anche la caccia. Il testo diffuso da agenzie e siti web, ha scatenato una durissima risposta da parte delle principali associazioni ambientaliste italiane, come Amici della Terra, Fare Verde, Legambiente, Lipu e Wwf che congiuntamente hanno dichiarato: “La proposta assemblata dal senatore Orsi, più che una riforma alla legge 157/92 è una lunga lista di illegittimità costituzionali, infrazioni alla normativa comunitaria e concessioni a bracconieri e ultrà della doppietta, per un risultato finale irricevibile e irrazionale”.

E’ possibile qui scaricare il testo integrale della Legge e delle modifiche proposte da Orsi.

Delfini spiaggiati nelle Filippine, centinaia di esemplari disorientati

 Decine di volontari sono ancora impegnati nelle Filippine per impedire che un gruppo composto da centinaia di delfini si areni sulle spiagge della baia di Manila.
Il gruppo, che comprende tra i 200 e i 500 esemplari, è stato avvistato a circa un miglio dalla costa, nel tratto tra le città di Pilar e Orion, nella provincia di Bataan. Circa 20 sono le barche accorse sul posto per spingere i delfini nuovamente al largo. La causa del disorientamento del gruppo resta sconosciuta. Potrebbe essere stata causata da un’ eruzione subacquea che avrebbe potuto danneggiare il loro senso dell’ orientamento. Un’ altra ipotesi plausibile è che non sia tutto il branco ad avere perso l’ orientamento, ma soltanto il leader, che tutti gli esemplari del gruppo seguono.

Titanoboa, il re dei serpenti. Il ritrovamento del fossile apre le ipotesi sul cima dei tropici nel passato

 Oltre una tonnellata di peso, distribuita su 13 metri di lunghezza. Sono le misure, decisamente oversize, del Titanoboa, il serpente più grosso del mondo. Paragonabile ad un Tyrannosaurus Rex dei serpenti, secondo un’ équipe internazionale di scienziati, il re dei serpenti viveva 60 milioni di anni fa in Sud America.
La stazza del biscione giurassico è stata dedotta sulla base di ossa fossili ritrovate dai ricercatori dello Smithsonian Tropical Research Institute a Panama e del Museo di Storia Naturale dell’Università della Florida nel Cerrejon, nella Colombia del Nord.

Allarme palme in Italia, le piante sono minacciate dal punteruolo rosso. Il coleottero le uccide in 30 giorni

 E’ di nuovo allarme per le palme sulle coste italiane: il punteruolo rosso, ormai soprannominato “il killer delle palme“, sta facendo una vera e propria strage. A Sabaudia, nel Parco nazionale del Circeo, lo scorso dicembre sono state abbattute 150 palme pubbliche: ne rimangono ancora 300 comunali mentre nel Borgo di Villa Fogliano, sempre nell’ area di Sabaudia, sono 100 le palme attaccate sulle circa 700 presenti nel più grande palmeto protetto del Lazio.
Le cose non migliorano in Sicilia, dove sono ben 30.000 le palme attaccate dal punteruolo rosso. La Sicilia ha infatti chiesto lo stato di Calamità. Le palme colpite sono il triplo rispetto alle stime sin’ ora avanzate. Su una palma che manifesta i sintomi della presenza del coleottero, ce ne sono altre due già malate ma che non presentano ancora i sintomi dell’ attacco.