Rifiuti elettronici: blitz di Greenpeace al dicastero dell’ambiente

 Se la Prestigiacomo non va dai rifiuti, i rifiuti vanno alla Prestigiacomo. Visto che sulla questione della raccolta di rifiuti elettronici il ministro fa la bella addormentata, abbiamo deciso di portare davanti al suo ufficio un esempio dei tanti centri di raccolta irregolari che avvelenano l’Italia e il futuro dei nostri figli“.
Così Vittoria Polidori, responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace, spiega il blitz attuato davanti al dicastero dell’ Ambiente di venerdì scorso. Gli attivisti di Greenpeace hanno infatti creato davanti l’ ingresso del ministero un centro di raccolta di rifiuti elettronici che, affermano, “riproduce lo stato dell’ 80% dei siti italiani che, secondo l’ inchiesta di Greenpeace, non rispetta tutti i requisiti di legge“.

Riscaldamento globale: nel Mediterraneo muoiono spugne e coralli

L’ estate marina si è allungata di oltre trenta giorni e l’ aumento della temperatura del mare registrato fra il 1974 e il 2006 nel Mediterraneo ha provocato episodi di mortalità di massa di organismi che abitano il fondo marino.
E’ quanto emerge da uno studio spagnolo del Consiglio Superiore di Ricerche Scientifiche (Csic) pubblicato sulla rivista Proceedings dell’ Accademia nazionale di scienze statunitense, secondo il quale la mortalità di organismi invertebrati è il prodotto del riscaldamento globale. Il lavoro segnala infatti che, in periodi estivi estremamente lunghi e caldi, come quelli registrati dal 1999 al 2003, si sono prodotti processi di mortalità di massa sui fondali del Mar Ligure e in quasi tutto il Mediterraneo nord occidentale.

Risparmiare sulla bolletta con le caldaie intelligenti

 L’ Unione Europea si attrezza contro gli sprechi energetici ed arriva una proposta per vietare le tecnologie per il riscaldamento domestico che inquinano di più. Come? Con l’ uso di caldaie e pompe per far circolare l’ acqua calda “intelligenti”, in grado di far risparmiare a tutta l’ Unione Europea un consumo elettrico annuo pari a quello attuale dell’ Irlanda. E’ quanto promette la Commissione europea con una proposta, che ha ricevuto il sostegno dei Paesi membri, per vietare da qui al 2013 la vendita degli attuali strumenti autorizzando, a partire dal 2015, esclusivamente quelli che faranno consumare di meno.

Piano Casa Regioni: da Legambiente no alla cementificazione delle aree verdi

 Un anno di condono preventivo, territorio in mano ai cementieri e nessuna possibilità d’intervento per i Comuni: questa, per Legambiente, la sostanza del decreto sul Piano casa proposto dal Governo alle Regioni. Secondo Legambiente sono 5 i motivi per respingere decisamente questo Piano. Eccoli nel dettaglio…

CEMENTO ILLEGALE
L’ autocertificazione del progettista e la deroga agli strumenti urbanistici per arrivare (legalmente) ad aumentare del 40% la volumetria di un edificio (utilizzando il bonus del vicino per raddoppiare il 20% previsto nel decreto) con anche la possibilità del cambio di destinazione d’ uso, “non sono altro che un invito all’illegalità”.

Stagione balneare 2009, le Marche confermano un mare pulito

 In vista della stagione balneare 2009 inizia la rincorsa al mare pulito e alla spiaggia migliore: così cominciano ad arrivare anche le notizie sulla balneabilità delle spiagge. Il mare marchigiano si conferma “pulito” e pronto per la stagione: su 173.779 metri di costa, l’87,18% (151.449 metri) è idoneo alla balneazione, lo 0,49% (850 metri) temporaneamente non idoneo, il 4,92% (8.550 metri) permanentemente non idoneo, mentre il 7,44% (12.930 metri) è interdetto alla balneazione (aree portuali, industriali, militari o comunque non accessibili). Se si considerano solo i tratti balneabili (160 chilometri di costa), la percentuale di idoneità sale al 94,19%.

Qualità dell’ acqua in Italia: in pericolo la salute dei cittadini

 Un sistema fognario inadeguato e una depurazione insufficiente: l’ Italia è in “grave ritardo sulle acque reflue”, cosa che espone a rischi “la salute e la sicurezza dei cittadini”. E’ da queste premesse che parte Ermete Realacci, responsabile ambiente del Pd, nel presentare (all’ indomani della Giornata mondiale dell’ acqua) un’ interrogazione sulle acque reflue ai ministri dell’ Ambiente, del Welfare e delle Infrastrutture. Tre le richieste principali: la predisposizione immediata di un programma di opere infrastrutturali, un censimento sulle acque reflue (dal 2005 manca una relazione ufficiale) e rendere piu’ efficienti i servizi idrici del Paese, magari utilizzando parte dei fondi del pacchetto infrastrutture. Questo, per adeguare i servizi di fognatura e depurazione alla normativa europea (evitando la procedura d’ infrazione) e per assicurare protezione per la salute dei cittadini e la tutela dell’ ambiente.