Con l’ esplosione di 672 cariche di nitroglicerinato è stato abbattuto stamani lo ‘Scheletrone’ sull’ Isola Palmaria. L’ ecomostro, costruito nel 1968, era considerato dagli ambientalisti la costruzione più brutta d’Italia.
Sono stati usati 50 chili di esplosivo, inseriti nei 224 pilastri che compongono i sette piani dello ‘Scheletrone’. Le cariche, innescate elettricamente, sono state fatte saltare con un impulso a 3000 volt dalla squadra di fuochini che, accompagnati dal direttore dei lavori e da alcuni Incursori della Marina militare (custodi dell’esplosivo), si sono sistemati a 150 metri dalla costruzione, sull’isola.
Le esplosioni sono avvenute in sei tempi, a 20 millisecondi l’ una dall’ altra. Secondo i programmi la prima parte della grande struttura di cemento armato è collassata completamente mentre la seconda struttura composta da sette piani si abbatterà, piano su piano, ‘sedendosi’.