“L’ impegno del governo sul caso del pellet radioattivo è massimo. Il ministero dell’ Ambiente è attivo su tutti i fronti per seguire questa problematica“. Così in una nota il ministro dell’ Ambiente, Stefania Prestigiacomo, sottolinea che “gli ecocombustibili rappresentano un’opportunità importante ed è necessario assicurare all’ opinione pubblica la massima serenità nel loro utilizzo intervenendo con rapidità e incisività nell’ individuazione delle partite che possono essere contaminate”.
Inquinamento Ambientale
Biodegradabilità: quanto ci mette l’ambiente a smaltire i rifiuti?
La biodegradabilità è una proprietà delle sostanze organiche e di alcuni composti sintetici di essere decomposti dalla natura, o meglio, dai batteri saprofiti. Questa proprietà permette il regolare mantenimento dell’ equilibrio ecologico del pianeta.
COME AVVIENE LA BIO-DEGRADAZIONE
Una sostanza decomponibile viene attaccata da alcuni batteri che ne estraggono gli enzimi necessari alla decomposizione in prodotti semplici, dopodiché l’ elemento viene assorbito completamente nel terreno. Una sostanza non decomponibile (o decomponibile a lungo termine), rimane nel terreno senza venire assorbita, provoca inquinamento e favorisce diverse problematiche ambientali.
CONDIZIONI PER LA BIODEGRADABILITA’
Perché un composto possa essere considerato biodegradabile è necessario che in natura esista un batterio in grado di decomporre il materiale.
Tutti i composti organici naturali, come la carta, sono facilmente decomponibili; invece, tutti i prodotti sintetici moderni (esclusi alcuni speciali, come la bioplastica) non possono essere decomposti dalla natura, poiché nessun batterio è capace di elaborare un enzima che semplifichi il materiale.
Pesticidi nel piatto 2009: arriva il patentino per l’impiego di fitofarmaci
“Una strategia ad ampio raggio per contrastare la presenza dei pesticidi negli alimenti. Un obiettivo che condividiamo e che vogliamo trasformare in una vera e propria cultura all’insegna della qualita’
Nucleare: la Corea del Nord pronta a usare l’ uranio a scopi militari
La Corea del Nord “si oppone e denuncia” la nuova risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ Onu e afferma che produrrà nuove armi nucleari. Con un voto all’unanimità il Consiglio ha rafforzato le sanzioni contro Pyongyang a seguito dei test missilistici e nucleare condotti nelle scorse settimane.
NUOVE ARMI ATOMICHE
Da Pyongyang è stato fatto sapere che continuerà quindi il programma per la costruzione di armi atomiche e che ci saranno risposte militari contro ogni azione, guidata dagli Stati Uniti, di “isolamento” che verrà considerato “un atto di guerra”. E’ questa la risposta che arriva, attraverso gli organi ufficiali di stampa del regime di Pyongyang, al Consiglio di Sicurezza dell’ Onu che ieri ha votato un inasprimento delle sanzioni nel confronti dello stato eremita.
Clima: maggio 2009, il più secco degli ultimi due secoli in Italia. Ma la media è nella norma
Maggio 2009 è stato il più secco degli ultimi due secoli in Italia, e il terzo per temperature elevate. E’ il primato registrato dalla banca dati del gruppo di Climatologia storica dell’ Istituto di scienze dell’ atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche di Bologna (Isac-Cnr), che aveva già registrato il record di piovosità (+54%) del novembre-aprile precedente.
LA PIOGGIA
“Dati alla mano – spiega Teresa Nanni dell’ Isac-Cnr – la piovosità è stata del 69% inferiore alla media dei mesi di maggio compresi tra il 1961 e il 1990, il periodo che in climatologia viene convenzionalmente assunto come riferimento“.
LE TEMPERATURE
Record anche per le temperature. “Le settimane estremamente calde che tutti ricordiamo – afferma Nanni – appena mitigate dagli ultimi giorni del mese, posizionano maggio 2009 sul terzo gradino del podio, con un’ anomalia rispetto alla media 1961-90 di +2,9°C. Il primo e secondo posto restano, a pari merito, al maggio del 1828 e del 2003“.
Rifiuti: una commissione studierà gli impatti che hanno sulla salute
Tenere sotto osservazione l’ impatto dei rifiuti sulla salute: è questo l’ obiettivo di un protocollo d’ intesa fra l’ Istituto superiore di sanità e Federambiente, l’ Associazione che riunisce imprese, aziende e consorzi che gestiscono servizi pubblici di igiene e risanamento ambientale, che porterà anche alla elaborazione di un rapporto annuale.
IL COMITATO SCIENTIFICO
Il protocollo è stato sottoscritto dal presidente dell’ ISS Enrico Garaci e da quello di Federambiente Daniele Fortini. Il tavolo tecnico, che avrà il compito di approfondire analiticamente le problematiche sanitarie e ambientali determinate dal trattamento dei rifiuti urbani e speciali, sarà coordinato da Alessandro Di Domenico, direttore del Dipartimento ambiente e connessa prevenzione primaria dell’ ISS, da Antonio Bonomo, responsabile del Comitato tecnico scientifico di Federambiente, e da Roberto Barbieri per la Fondazione per la sicurezza in sanità creata dallo stesso ISS allo scopo, fra l’ altro, di favorire la ricerca scientifica nell’ ambito della sicurezza e il trasferimento dei risultati della ricerca nella pratica clinica.
Da Greenpeace la mappa dei territori “nucleari” d’ Italia
Se dovesse tornare il nucleare in Italia, sarebbero pochissimi i territori che potrebbero ospitarlo. Grazie all’analisi di tre importanti mappe, ormai dimenticate, sveliamo perché lo stivale è assolutamente inadatto alle centrali nucleari.
E’ stato approvato il DDL 1195 che dà sei mesi al governo per definire i criteri per la localizzazione dei siti nucleari. Oggi Greenpeace diffonde tre “carte nucleari” per capire dove potrebbero finire le nuove centrali nucleari:
– la carta del CNEN, che era la risultante di varie carte tematiche elaborate negli anni settanta
– la mappa ENEA sulla vulnerabilità delle aree costiere ai cambiamenti climatici
– l’ elaborazione GIS per la localizzazione del deposito nazionale per le scorie nucleari
Sondaggio ambiente del Fai: in Italia si teme per l’ ambiente, ma c’è poca fiducia nelle istituzioni
Grande attenzione per l’ ambiente ma poca fiducia nelle istituzioni: è quanto emerge da un’ indagine, realizzata dal Fai (Fondo ambiente italiano) e dall’università Iulm di Milano, rivolta agli studenti
Tigre siberiana a rischio: l’ industria del legno di Cina, Giappone e Corea distruggono l’ habitat
Lo chiamano far-east, e suona come il war-west americano, senza regola né legge. E’ l’ estremo oriente russo, terra di operazione delle compagnie del legno cinesi, giapponesi e coreane. Nelle taiga gelata, secondo la denuncia del WWF, si consuma l’ ultima tragedia della tigre siberiana.
CON LA CRISI MENO CONTROLLI
La crisi economica ha ulteriormente tagliato i controlli già scarsi, ma non la domanda internazionale del legname di pino coreano, e il taglio illegale della regione di Ussurijsk (Territorio di Primorje) si sta portando via l’ ultimo habitat della tigre siberiana, specie in via d’estinzione. “In risposta alla crisi mondiale, gli importatori cinesi di legname hanno abbassato fortemente i prezzi e la domanda di legno di quercia e frassino – commenta Denis Smirnov, del WWF – ma la domanda di pino coreano continua ad essere alta sia sul mercato nazionale che su quello internazionale e questo legno viene venduto a prezzi sostenuti“.
Riciclo rifiuti: con ReBioFoam imballaggi naturali da un’ azienda italiana
Anche il nostro Paese partecipa al progetto di ricerca ReBioFoam (Renewable Bio-polymer FOAMs), finanziato dall’ Unione europea all’ interno del 7/o Programma Quadro e che coinvolge dieci partner provenienti da