La casa non è sempre il luogo più sicuro per la salute. L’aria che si respira tra le mura domestiche, infatti, è cinque volte più inquinata di quella esterna. Lo ricordano gli esperti del Gruppo di studio sull’inquinamento degli ambienti di vita dell’Istituto superiore di sanità, che si riunisce oggi e che ha l’obiettivo di approfondire l’argomento e di proporre linee di indirizzo e di comportamento per la tutela della salute. Il gruppo, inoltre, ha anche lo scopo di coordinare tutte le attività scientifiche a livello nazionale, attualmente frammentate tra diversi istituti. “E’ importante quanto sottovalutato – spiega Sergio Fuselli, direttore del Reparto Igiene degli ambienti di vita – il tema della qualità dell’aria che respiriamo nelle nostre case e in tutti quegli ambienti cosiddetti di vita, ovvero che frequentiamo per l’80% del nostro tempo nel corso della giornata: scuola, uffici, mezzi di trasporto e così via“. Spesso infatti si dà per scontato che negli ambienti chiusi si è più al sicuro dallo smog. “Ma in realtà – aggiunge Fuselli – non è così. Una recente ricerca dell’Enviromental Protection Agency (Epa), l’Ente statunitense di protezione ambientale, ha dimostrato l’esatto contrario, ovvero che l’aria di casa è cinque volte più inquinata di quella esterna“.
Inquinamento Ambientale
Nei mezzi del Corpo Forestale dello Stato arriva Revivoil, l’olio rispettoso dell’ambiente
Un accordo di collaborazione è stato siglato tra Viscolube, azienda leader nella rigenerazione degli oli usati, e l’ente specializzato nella tutela del patrimonio naturale e paesaggistico italiano: Viscolube fornirà agli automezzi del Corpo forestale dello Stato, Revivoil, il primo olio motore per autotrazione pesante interamente formulato con basi lubrificanti ri-raffinate.
Cos’è Revivoil
Revivoil è, infatti, un green oil, proveniente dal riciclo di un rifiuto pericoloso come l’olio usato, prodotto e omologato da Viscolube con i principali costruttori di automezzi pesanti e camion (Volvo, Mercedes, Man, Renault, Caterpillar, Cummins, Mack, Mtu, Daimler).
Con la guida ecologica si risparmia un mese di carburante: diventare eco-drivers conviene
Guidare ecologico può contribuire a ridurre in modo decisivo i consumi e le emissioni. Lo evidenzia una ricerca sugli stili di guida ‘White paper’ eco:Drive realizzato da Fiat su oltre 400 mila viaggi effettuati dagli oltre 5.000 eco:drivers del gruppo nei principali paesi europei, Italia, Francia, Spagna, Germania e Inghilterra e presentato a Balocco (Vc) dal direttore marketing di Fiat Automobiles, Paolo Gagliardo.
Lo studio rileva che il sistema, che prevede quattro parametri base di valutazione, cambi marcia, velocità, accelerazione e decelerazione della vettura, permette di ottenere in 30 giorni, senza investimenti e fatica, un risparmio fino al 16% di carburante, Co2 e denaro. In particolare, l’ecodriver più bravo può risparmiare nell’arco del ciclo di vita della sua auto, calcolato in circa sette anni e mezzo, quasi 3 tonnellate di Co2 e circa 1.600 euro euro.
Tra solare e nucleare, gli italiani scelgono l’energia pulita
Per il 79% degli italiani, il paese dovrebbe puntare sul solare contro il 18% favorevole a investimenti sul nucleare; i più favorevoli al solare vivono al Centro (95%), sono donne (87%) e di età compresa tra i 18 e 34 anni, mentre gli uomini sono leggermente più favorevoli al nucleare (21% contro il 18% delle donne), e all’eolico (38% contro il 19% delle donne). E’ quanto emerge dal terzo rapporto ”Gli italiani e il solare”, a cura dell’Osservatorio sul fotovoltaico in Italia lanciato dalla Fondazione Univerde con il supporto, tra gli altri, di Fotowatio Renewable Ventures Italia, leader internazionale nella progettazione e gestione di impianti fotovoltaici.
Unirigom, nasce la nuova associazione per il recupero dei pneumatici usati
Il 26% dei pneumatici fuori uso viene smaltito illegalmente: abbandonato sul territorio o destinato a forme di ”smaltimento” non autorizzate e in parte esula i controlli e gli strumenti di tracciabilità incanalandosi in una rete capillare di destinazioni non sempre autorizzate nè ambientalmente compatibili. Per questo si vuole costituire un’unica Associazione nel settore del recupero della gomma e dei pneumatici fuori uso in grado di sostenere un dialogo costruttivo con il sistema di gestione dei pfu: è questo il principale obiettivo dell’accordo, che sarà siglato domani a Rimini (nel corso della Fiera Ecomondo, in programma a Rimini Fiera fino al 6 novembre) da Unire (Unione Imprese del Recupero di Confindustria) e Assorigom (Associazione nazionale raccolta, riciclo e riutilizzo della gomma). L’accordo porterà alla costituzione nei prossimi mesi, in ambito Confindustria, dell’Associazione nazionale di settore Unirigom.
Eco-imballaggi: così le aziende tagliano il 30 per cento delle emissioni di Co2
E’ proprio il caso di dire che ‘l’abito fa il monaco’, specie se si tratta di imballaggi amici dell’ambiente che contengono prodotti di imprese: 42 aziende, con 72 casi e oltre 130 azioni di prevenzione ambientale, sono riuscite – grazie a una maggiore attenzione al ciclo di vita del prodotto e all’innovazione – a tagliare le emissioni di CO2 del 30%, evitando 500 milioni di euro di spese per la collettività.
Questo, in sintesi, il contenuto del dossier ‘Prevenzione 2010’ presentato dal Conai (Consorzio nazionale imballaggi) alla Fiera Ecomondo a Rimini. Il report, giunto alla quarta edizione, dedica ampio spazio alle nuove soluzioni di packaging realizzate tra il 2008 e il 2010, presentando una casistica di imballaggi eco-compatibili presenti sul mercato (sette settori di mercato, tra cui alimentari solidi, alimentari liquidi, cura della persona e detergenza domestica, e poi altri settori come beni durevoli, chimico, elettrico, movimentazione).
Emergenza clima: entro la fine del secolo metà delle specie esistenti oggi saranno estinte
Entro la fine del secolo la metà e oltre di tutte le specie che ora esistono sulla Terra rischiano l’estinzione, in un evento che non ha precedenti negli ultimi 66 milioni di anni provocato interamente dalle attività degli esseri umani. E’ un passaggio della lectio magistralis di Piter H. Raven, del Missouri Botanical Garden di St. Louis, tenuta nell’ambito di un incontro su cambiamenti climatici e biodiversità presso la Pontificia accademia delle scienze. Le cause che provocherebbero questa ingente estinzione, secondo Raven, sono molteplici: la distruzione degli habitat naturali che rappresenta la principale causa di perdita di specie in tutto il mondo, lo sviluppo incontrollato delle città, la rapida diffusione di specie invasive accelerata dal commercio umano e la raccolta selettiva di particolari tipi di animali o piante.
Ecoguida ai prodotti elettronici di Greenpeace: bene Philips, Nokia e Sony Ericsson
Bene Philips, HP, Nokia e Sony Ericsson nella sedicesima edizione dell’Eco-guida ai prodotti elettronici pubblicata da Greenpeace. L’associazione premia Philips per l’iniziativa Econova TV, il primo televisore senza PVC e ritardanti di fiamma a base di bromo messo in commercio dall’azienda. In linea con l’impegno di eliminare le sostanze pericolose entro l’anno, Philips raggiunge la vetta dei leader nella produzione di TV.
“Negli anni è cresciuto il divario fra le aziende impegnate con profitto nell’innovazione verde e chi continua a fare solo promesse – commenta Vittoria Polidori, responsabile della campagna inquinamento di Greenpeace – Philips ha superato i problemi tecnici riscontrati nella rimozione di PVC e ritardanti di fiamma dai suoi articoli. Ora gli altri produttori di TV non hanno più scuse“.
Materiali riciclati e bio per i cellulari del futuro
Biovernici e bioplastiche per le scocche, ma anche materiali riciclati per ridurre l’impatto ambientale di milioni di nuovi cellulari: e’ l’ “approccio Green a 360 gradi” annunciato da Nokia per i nuovi modelli in arrivo. Si tratta, ricorda la casa finlandese, di un programma gia’ avviato nel 2006 e in continua evoluzione. Il primo cellulare a usare bio-vernici sara’ il C7 mentre le parti strutturali in plastica del Nokia E7 (di prossimo arrivo) e del Nokia N8 (appena commercializzato in Italia sono realizzate fino al 49% con bio plastiche, a base di oli vegetali anziche’ di petrolio greggio e per questo hanno un impatto ambientale molto piu’ basso.
Germania, passa la legge sul nucleare ma l’opposizione è in fermento
Il Bundestag ha approvato oggi con 308 voti a favore e 289 contrari la legge voluta dal governo tedesco per estendere il funzionamento delle 17 centrali nucleari del paese. Il