Chiusura ILVA, operai a casa: i commenti dai politici e dai social network

di Redazione 123 views0

E’ un momento molto drammatico quello che sta attraversando il Paese e soprattutto la Puglia: dopo l’annuncio della chiusura dell’ILVA, l’effetto è stato a catena, anche le altre strutture presenti in Italia avranno la stessa sorte e migliaia di operai si ritroveranno a casa, senza più un lavoro.

In un momento di crisi come questo, la chiusura dell’ILVA sembra essere il colpo finale, ma il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini pensa già a quali provvedimenti prendere. La presenza dell’impianto nel territorio tarantino non ha destato solo problemi dal punto di vista lavorativo, ma anche a livello ambientale, mettendo a rischio la salute della popolazione.

Le dichiarazioni di Clini e dei politici

Il Ministro Clini intende garantire rapidità per risolvere la questione e spera di poter avere notizie positive già in questa settimana:

Stiamo lavorando con il premier Mario Monti e con i miei colleghi ministri per risolvere la situazione in tempi rapidi, come peraltro siamo abituati a fare. Credo che la soluzione sarà pronta già giovedì con un provvedimento che consenta di superare questa situazione.

La Fiom ha invitato i lavoratori a resistere, lanciando un appello:

L’azienda ha comunicato che da stasera fermerà gli impianti di tutta l’area a freddo. Noi invitiamo invece i lavoratori che devono finire il turno a rimanere al loro posto e a quelli che montando domani mattina di presentarsi regolarmente.

Intanto iniziano i cortei anche a Genova, da Cornigliano i manifestanti si dirigono verso il centro della città.

Luigi Angeletti della Uil parla di “catastrofe”:

Purtroppo la catastrofe è arrivata. E, ancora una volta, purtroppo, i primi a pagare saranno gli operai dell’Ilva. Subito dopo pagheranno i cittadini di Taranto, perchè nessuno più risanerà l’ambiente. Gli unici a trarre vantaggio saranno i concorrenti tedeschi e francesi. Adesso ci aspettiamo che qualche benpensante dica ai nostri operai di andare a coltivare pomodori o di emigrare in Germania.

Susanna Camusso è invece preoccupata per la chiusura della struttura e annuncia:

Abbiamo chiesto un incontro con la Presidenza del Consiglio giovedì e ci auguriamo che in quell’occasione ci siano idee e proposte per salvare l’azienda e un’importante produzione italiana.

Ha commentato la situazione drammatica anche il segretario Uilm Rocco Palombella:

Taranto c’è l’anarchia più totale con operai entrati dentro l’impianto fermo, altri che lavorano in un’area sotto sequestro. Il governo deve assumersi la responsabilità. Se lo stabilimento viene considerato un bene per la comunità, il governo intervenga rispettando l’Aia con un decreto o un intervento rapido che dia sicurezza occupazionale e la tutela ambientale.

Un messaggio diretto a Clini arriva anche dal WWF tramite Twitter:

#ILVA deve comunque bonificare, risanandola creerà anche occupazione. Governo non ceda al ricatto, pretenda la bonifica. @corradoclini

Polemiche per Nichi Vendola

Sul web la polemica sulla chiusura dell’ILVA è particolarmente accesa e a due giorni di distanza dalle primarie, in molti si sono scagliati contro la politica di Nichi Vendola, che non avrebbe fatto nulla per preservare la sua amata Puglia. Lui sulla vicenda si è espresso dicendo:

Negli otto anni della mia amministrazione ci siamo sforzati di rompere un clima di omertà istituzionale, risalente agli inizi degli anni 60 e che ha attraversato le generazioni di tutte le istituzioni, per andare a vedere, assumendoci una gravosa responsabilità, gli effetti di un devastante inquinamento industriale. Abbiamo reagito proponendo innovazioni normative, in una materia dalla competenza esclusivamente statale, che costringessero l’azienda a fare i conti con le gravi ripercussioni ambientali e sanitarie del suo ciclo produttivo, ma lo abbiamo fatto sempre con la cautela di evitare che il processo di ambientalizzazione potesse trasformarsi in un devastante corto circuito.

I commenti dai social network

Ieri sera Fabio Fazio a Che tempo che fa del lunedì ha chiesto a Pierluigi Bersani e Matteo Renzi di esprimersi sulla vicenda, ma nessuno fino ad ora ha espresso idee concrete e da applicare nell’immediato, solo rammarico e dispiacere per una situazione catastrofica. Anche il mondo dello spettacolo si è mobilitato, tra cui i Litfiba, da sempre attenti alle tematiche ambientali e alla tutela dei lavoratori. Così scrive Piero Pelù con un messaggio du Facebook:

Ciao ragazzi, siamo molto preoccupati per quello che sta succedendo all’ ILVA di Taranto, 5000 operai licenziati e un’ intera comunità in ginocchio, sempre per la responsabilità di imprenditori spietati e politici rotti a tutto.
Invitiamo tutti a tenersi informati sugli sviluppi di questa delicatissima situazione e teniamoci in contatto.
La Puglia è sempre nel nostro cuore.
Piero

Su Twitter si è espressa Gabriella Carlucci, che ha lasciato il mondo dello spettacolo per lanciarsi in politica ormai da tempo:

Senza lavoro non si vive e la chiusura dello stabilimento #Ilva di #Taranto aumenta in modo drammatico la situazione occupazionale in Puglia.

Intanto l’hashtag #ilva diventa tra i trend topic di Twitter, l’argomento è molto discusso e le principali opinioni sono di sdegno. C’è chi guarda ai lavoratori rimasti a casa, intanto arrivano gli aggiornamenti dall’occupazione, e c’è chi invece parla dell’ambiente, della necessità di bonificare il territorio e salvaguardare la popolazione. Proprio in questi giorni si è parlato spesso dell’aumento di tumori e di infertilità tra le donne della zona di Taranto, non ci resta che aspettare, ancora una volta, le decisioni dei nostri politici, sperando che siano dotati di buon senso e soprattutto che siano concretizzate al più presto.

Photo Credits | Getty Images

 

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