Centrali nucleari: riserve ancora per un secolo al massimo

di Redazione 69 views0

Dopo il picco del petrolio arriverà il picco nucleare? L’uranio, la materia prima dell’industria nucleare potrebbe diventare rara nel giro di qualche decina d’anni. Secondo le previsioni dell’agenzia dell’OCSE per l’energia nucleare e l’Agenzia internazionale per l’energia atomica – insieme hanno pubblicato un rapporto in questi giorni – “le risorse in uranio identificate finora sono sempre sufficienti ad assicurare i bisogni del settore per 100 anni, al ritmo di consumo del 2010”.

C’è un piccolo – si fa per dire – problema: la domanda di uranio nel mondo, secondo le proiezioni dello stesso studio, dovrebbe passare dalle 63.875 tonnellate del 2010 ad un range compreso tra le 97.645 e le 136.385 tonnellate nel 2035. Questo significherebbe un aumento tra il 53 ed il 114% in soli vent’anni.

Un aumento della domanda determinato dalle prospettive di sviluppo dell’energia nucleare nel mondo: il rapporto pensa che il parco nucleare mondiale dovrebbe aumentare tra il 44 ed il 99% tra ora ed il 2035. Una crescita determinata soprattutto dalla domanda di energia di Cina, India, Corea del Sud e Russia.

Il rapporto valuta che la produzione mineraria di uranio sia pari a 54.670 tonnellate all’anno, con un aumento del 25% tra il 2008 ed il 2010 dovuta all’aumentata produzione del Kazachistan, che è attualmente il primo produttore mondiale. Durante il 2012, dovrebbe crescere ancora del 5% per raggiungere le 57.000 tonnellate. Il resto della domanda di uranio è coperta dalle operazioni di ritrattamente dei combustibili usati.

Insomma, oggi ci sarebbero risorse per circa 50 anni di approvigionamento, a cui dobbiamo aggiungere le nuove risorse che dovrebbero venire scoperte in futuro – oltre sei milioni di tonnellate, visto che ci sono stati degli “importanti investimenti nell’estrazione mineraria.

Gli esperti del settore mettono in evidenza che le future centrali nucleari consumeranno molto meno uranio – fino a cento volte. Peccato però che questo tipo di reattori sia anche molto più costoso degli attuali reattori ad acqua. Emergeranno solo se l’uranio diventerà una risorsa rara e quindi molto molto costosa.

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