Nuove scoperte sulle temperature artiche

di Redazione 89 views0

Tutto è partito da un carotaggio di sedimenti di 318 metri di lunghezza che è stata estratta nel 2009 dal fondo del lago di El’gygytgyn, nel nord est della Siberia, in occasione di una spedizione invernale.

Questo lago di 175 metri di profondità e 18 chilometri di diametro è un cratere creato dall’impatto di un meteorite circa 3,5 milioni di anni fa. Questo specchio d’acqua presenta un interesse particolare per gli scienziati: non è mai stato coperto dai ghiacciai.

Questo ha permesso l’accumulazione continua di uno strato di sedimenti di 400 metri di spessore sul fondo del lago che dà la possibilità di ritornare molto lontano nel tempo e di ricostituire le temperature nel corso di un periodo di tempo molto lungo.

I ricercatori – vengono da un’équipe internazionale guidata dal professor Martin Melles, dell’Università di Colonia in Germania, e i cui lavori sono pubblicati nella rivista americana Science del 22 giugno – si sono concentrati su quattro periodi interglaciali particolarmente caldi: 12.000, 125.000, 400.000 e 1,1 milioni di anni fa – in totale il carotaggio riguarda sedimenti accumulati dal Pliocene ad oggi, ovvero 2,8 milioni di anni di storia.

La ricostituzione del clima, fatto a partire dai pollini contenuti nei sedimenti, ha mostrato che le temperature estive nella regione erano dai quattro ai cinque gradi più elevate nei periodi in esame rispetto agli altri periodi interglaciali. Questi scarti estremi nelle temperature erano fino a poco tempo fa considerati impossibili…

I ricercatori hanno rilevato anche delle differenze significative in termini di precipitazioni: ogni anno piovevano trenta centimetri in più. Secondo gli studiosi, la formazione dei ghiacci della Groenlandia – nella loro forma attuale – era virtualmente impossibile in questi periodi.

Per Martin Melles

il carattere unico degli archivi climatici diventa chiaro se si pensa che con i campioni di questa carota sedimentaria si arriva trenta volte più indietro nella storia climatica della Terra.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>