Brigitte Bardot scrive a Barroso per una giornata vegetariana europea

di Redazione 110 views0

 Brigitte Bardot torna alla carica e chiede al presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso, di promuovere una “Giornata Vegetariana Europea” per promuovere uno stile di vita più compatibile con l’ ambiente, tenuto conto degli effetti prodotti dagli allevamenti intensivi di animali per l’ alimentazione umana. “Tra poche settimane avra’ luogo il summit sul clima a Copenhagen e vorrei puntare la sua attenzione – scrive la Bardot in una lettera aperta a Barroso – sulla necessità di una maggiore attenzione sull’ allevamento di animali, il cui impatto ambientale è molto allarmante“.

I DANNI DELL’ ALLEVAMENTO DI ANIMALI
La Bardot denuncia che nel report “Bestiame – una delle maggiori minacce per l’ ambiente”, l’ Organizzazione per l’ Alimentazione e l’ Agricoltura della Nazioni Unite (Fao) afferma che il settore dell’ allevamento di animali produce più gas serra del settore dei trasporti (l ‘intero settore, considerando tutti i mezzi di trasporto).
Inoltre, la Banca Mondiale ha annunciato che dal 1970 il 90% della deforestazione dell’ Amazzonia è correlato all’ industria della carne, aggravando in questo modo gli effetti del riscaldamento globale. Il settore zootecnico è responsabile del 37% di tutto il metano derivante dalle attività produttive umane (che influisce sul riscaldamento globale 23 volte più della Co2), prodotto soprattutto dall’ apparato digerente dei ruminanti, e del 64% dell’ ammoniaca, che contribuisce alla piogge acide.

RISCHI PER IL SUOLO DELL’ ALLEVAMENTO DI ANIMALI
L’ allevamento intensivo inoltre degrada il suolo e mette in pericolo le riserve d’ acqua, perchè la produzione di un solo kg di manzo richiede 323 mq di terra da pascolo, da 7 a 16 kg di cereali e soia e fino a 15.500 litri d’acqua. Quindi, il settore dell’ allevamento di animali ha un impatto diretto sul riscaldamento globale, sull’ inquinamento del suolo e delle sorgenti d’ acqua, e si tratta di uno spreco terribile, dato che quasi un terzo dei cereali coltivati globalmente vengono usati per la produzione di carne. Se i paesi ‘sviluppati’ decrementassero il proprio consumo di carne, sarebbe possibile – sottolinea la Bardot – alleviare considerevolmente il problema della fame nel mondo, che uccide quasi sei milioni di bambini ogni anno.

UNA GIORNATA VEGETARIANA EUROPEA
Di fronte a questi dati innegabili e allarmanti – conclude quindi l’ ex attrice -, è nostro dovere collettivo agire su tutti i livelli, compreso quello della promozione di uno stile di vita vegetariano. Il lancio di una ‘Giornata Vegetariana Europea‘ sarebbe un segnale forte. La già esistente ‘Giornata Vegetariana Mondiale’ dell’ 1 ottobre purtroppo ancora oggi manca di un riconoscimento ufficiale in Europa e per questa ragione sarebbe estremamente utile promuovere questo evento speciale all’ interno della comunità di tutti gli stati membri dell’ Ue, e potenziare l’ iniziativa con una campagna d’ informazione sull’ impatto ambientale degli allevamenti“.

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