Tassa europea sulla carne, dalla Svezia una proposta per limitarne il consumo

di Redazione 151 views0

 Una tassa europea per limitare il consumo di carne: la proposta arriva dalla Svezia, con lo scopo di ridurre il pesantissimo impatto ambientale derivante dalla produzione di carne. Gli incentivi per l’agricoltura spingano i vegetali, più sostenibili per tutti.

La Svezia lancia la proposta di una tassa europea che possa scoraggiare il consumo di carne nel nostro continente. I danni all’ambiente e alla salute sono troppo pesanti e non possono più essere tollerati. Se ne parla alla Commissione Agricoltura dell’Unione Europea, dove si decide anche delle future sovvenzioni per il settore. Il consiglio svedese per l’agricoltura non ha dubbi: favorire verdure, ortaggi, frutta e sfavorire nettamente la produzione di carne. Tutti ne raccoglieremmo i benefici tanto nei termini di una forte riduzione dell’inquinamento (si ricordi che il primo fattore al mondo per il riscaldamento globale è l’industria della carne e dei derivati) tanto in termini di salute della popolazione.

E quindi, alla fine, qualcuno si è deciso a lanciare una proposta sulla riduzione del consumo di carne. È ormai cosa nota che l’impatto ambientale degli alimenti generati dall’industria della carne non ha confronto con altri. Gli esperti svedesi hanno dichiarato che da un lato occorre senz’altro che i cittadini siano maggiormente informati in modo che possano compiere autonomamente scelte più sostenibili, e per fare ciò si è parlato anche di etichettatura più dettagliata (giusto, anche se noi crediamo che una vasta campagna europea di informazione debba essere fatta e debba andare ben oltre l’etichettatura dei prodotti), dall’altro occorre agire sulle tasse per riuscire a produrre in tempi brevi un effettivo calo del consumo della carne.

In Europa dopo il lungo boom del consumo di carne si sta registrando ora un lieve calo (circa l’1%). In Italia il calo è stato brusco ma solo a partire dal 2011, anche qui da noi un trend che si è invertito dopo anni e anni di crescita. Da un lato il numero dei vegetariani aumenta, dall’altro un calo così netto in tempi così brevi, in Italia, non può che avere a che fare anche con la crisi.

A parte i dati più recenti, non possiamo che essere  felici di sapere che finalmente qualcuno in Europa prenderà in considerazione l’ipotesi di disincentivare il consumo di carne per favorire le coltivazioni agricole vegetali.

Photo Credits | Paul Stevenson su Flickr

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