Greenpeace sugli stress test nucleari europei

di Redazione 392 views2

Dopo il tragico incidente di Fukushima, l’Unione Europea ha chiesto alle centrali nucleari sul suo territorio di effettuare degli stress test.

Greenpeace ha espresso diverse critiche sul lavoro svolto. Non sono stati misurati l’incidenza di eventi come l’impatto di un aereo – stile 11 settembre -, o cosa potrebbe succedere in caso di danni contemporanei prodotti in più reattori da eventi diversi – com’è avvenuto in Giappone a causa del terremoto e dello tsunami.

Molti enti nazionali per la sicurezza nazionale poi hanno pubblicato i risultati in ritardo e con differenze sostanziali nella qualità dei dati. In Francia i test sono stati più completi e rigorosi, mentre in altri paesi – come Repubblica Ceca, Svezia e Regno Unito, il lavoro è stato più superficiale e ha prodotto risultati parziali.

In questo senso il caso più clamoroso è quello della Repubblica Ceca. Nel paese sono presenti sei reattori nucleari, ma l’autorità di controllo ha presentato solo un rapporto di sette pagine. Per fare un paragone la Slovenia, con un solo reattore, ha presentato un rapporto di 177 pagine.

La Commissione europea ha risposto indirettamente alle critiche di Grenpeace spiegando che il rapporto finale sugli stress test arriverà alla fase finale della pubblicazione solo nel mese di giugno del prossimo anno. Per questo i dati pubblicati finora sono stati parziali.

Come ha spiegato Marlene Holzner, portavoce del Commissario all’Energia Günther Oettinger:

Le centrali nucleari hanno dovuto fare un rapporto preliminare di valutazione il 15 agosto scorso e non hanno risposto a tutte le nostre domande, hanno semplicemente dato un’indicazione. Non parliamo di risultati di oggi, ma provvisori e di agosto. Le centrali nucleari hanno ancora tempo fino alla fine del mese per dare tutte le risposte. In realtà l’analisi degli stress test è ancora lunga e finirà solo nel 2012.

E continua:

Aspettiamo il rapporto conclusivo delle autorità nazionali alla fine dell’anno. Poi segue una terza fase, quella della cosiddetta peer review, in cui gli esperti di altre autorità nazionali controlleranno i rapporti di altri paesi: se constatano che ci sono elementi che mancano o ci sono dubbi possono andare a visitare la centrale nucleare o domandare documenti mancanti. Solo dopo questa valutazione la Commissione Ue pubblicherà il rapporto finale, a giugno del 2012.

Greenpace ha comunque provveduto ha pubblicare una mappa interattiva degli stress test effettuati.

Commenti (2)

  1. Allarmismo…

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