Lavoro: come risparmiare energia in ufficio

di Redazione 87 views0

Il posto di lavoro, specialmente l’ufficio, è uno dei luoghi in cui c’è il maggiore dispendio di energia: luci  e computer accesi anche se inutilizzati, sprechi di energia su climatizzatori e riscaldamento, tanto per fare qualche esempio. Qual è il modo migliore per ottimizzare ed evitare lo spreco energetico?

Abbiamo visto che il nostro Pianeta ormai è sull’orlo del collasso e tutti dovremmo impegnarci di più per ridurre al minimo gli sprechi, se non è proprio possibile eliminarli in toto. Per chi lavora in ufficio, per esempio, ci sono molti accorgimenti che potrebbero ridurre gli sprechi, a partire dalle illuminazioni.

Spegnere le luci laddove non vengono utilizzate, è il primo passo, visto che spesso i bagni come le stanze delle fotocopiatrici sono sempre illuminati, anche se non c’è nessuno. Il secondo passo è la sostituzione delle lampadine, è bene utilizzare quelle fluorescenti compatte, che oltre al risparmio energetico garantiscono una maggiore durata. Sensori e timer, poi, sarebbero ancor di più d’aiuto.

Per quanto riguarda i computer, è bene impostare la modalità a basso consumo e sleep per quando rimangono inutilizzati a lungo, ma spegneteli solamente a fine giornata, perché riavviarli consisterebbe in uno spreco elevato di energie rispetto a quando, invece, vengono lasciati in stand-by, per cui è meglio spegnerli del tutto solo alla fine della giornata lavorativa, quando si è certi che non serviranno più. Lo stesso vale per strumenti come stampanti e fax, gli ultimi modelli sono in grado di andare in stand-by in automatico, così da non consumare quando nessuno li adopera.

Gli apparecchi elettronici che non vengono utilizzati devono rimanere scollegati perché, al contrario di quanto si pensa, consumano lo stesso. In ufficio, inoltre, si consuma tantissima carta. Occhio agli sprechi e quel che avanza, va riciclato. Lo stesso vale per i bicchieri di plastica che si consumano in abbondanza davanti alle macchinette automatiche, la raccolta differenziata non si fa solo a casa.

Photo credit | Thinkstock

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