La Terra non ce la fa più: l’Earth Overshoot Day

di Redazione 97 views1

Il nostro Pianeta è ormai vicino al collasso, siamo stati talmente avidi da non esserci accorti in tempo, forse, dei danni causati. Le risorse naturali iniziano a scarseggiare e sta per avvicinarsi l’Earth Overshoot Day.

Di cosa si tratta? Tra poco più di un paio settimane è previsto che la Terra superi le capacità naturali di rigenerazione delle risorse, ormai distrutte dall’uomo e dalle sue innumerevoli e dannose attività.

I risultati sono allarmanti, seppure conosciuti da tempo: mentre si parla di sovrappopolazione, tra le conseguenze causate dall’uomo c’è la diminuizione delle risorse alimentari, deforestazione, diminuizione della fertilità del suolo, mentre si fanno sempre più preoccupanti i dati sulla presenza crescente di CO2 nei mari e nell’aria, non privi di conseguenze anch’essi.

L’Earth Overshoot Day è stato calcolato in base alla capacità della Terra di rigenerarsi naturalmente rispetto al suo coefficiente di consumo sostenibile, seguendo un’equazione piuttosto semplice:

(capacità biologica mondiale / consumo ecologico mondiale ) x 365 = Earth Overshoot Day

Il bilancio tra le risorse disponibili in un dato periodo di tempo e la quantità di queste consumata dall’uomo nello stesso arco di tempo, fanno emergere un bilancio assolutamente negativo, un pianeta sull’orlo del collasso e fortemente inquinato. La ricerca della Global Footprint Network ha rilevato che in nove mesi gli umani hanno “preso” dalla natura una quantità di risorse equivalente a quella che la Terra sarà in grado di fornirci nell’intero 2012. Ogni anno questo calcolo offre dati allarmanti, come nel 2009 in cui l’Overshoot Day è stato calcolato il 25 settembre, mentre lo scorso anno addirittura il 21 di agosto.

Quest’anno la data ufficiale è stata fissata al 27 settembre, ma non bisogna lasciare che l’Overshoot Day resti solamente un calcolo che ci allarma per qualche minuto, dobbiamo prendere in considerazione l’idea che le risorse del nostro generoso pianeta non sono illimitate come pensiamo e avere un po’ più di rispetto per l’ambiente, aiuterebbe di gran lunga a non affaticarlo e mandarlo nuovamente in rosso.

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