Mitsubishi Electric Corporation ha presentato in Europa e in tutto il mondo il suo nuovo motto per l’ambiente, indice di una svolta nella politica dell’azienda: “Eco Changes – for a greener tomorrow (per un futuro più verde)”. Sviluppato sulla base della presentazione degli “Eco Changes” in Giappone, che ha avuto luogo nel giugno 2009, la società intende espandere le proprie attività relative all’ecocompatibilità.
inquinamento aria
Internet inquina come un boeing che decolla: ecco i risultati del Green It Report 2010
Inquinanti come gli aerei. Sono le Ict (information and communication technology): Internet, posta elettronica, contenuti on-line, social network e tutte le nuove tecnologie intorno a cui ruota l’economia e la comunicazione moderna. Altro che immateriali. Se andiamo a misurare le emissioni di Co2, il loro peso si sente eccome: le Ict sono responsabili del 2% delle emissioni totali, la stessa percentuale che viene originata dal trasporto aereo. A rivelarlo è il Green It Report 2010, realizzato dal centro studi Cresit dell’università degli studi dell’Insubria di Varese, in collaborazione con la San Francisco State University e curato da PricewaterhouseCoopers (per la verifica dei risultati).
Eco-ottimismo: arriva il libro che smitizza le ipotesi catastrofiste sul global warming
Il riscaldamento globale e l’effetto serra sono colpa dell’uomo; per effetto del global warming tutto il mondo è attraversato da ondate di caldo senza precedenti. Sono solo alcuni dei luoghi comuni sfatati, attraverso spiegazioni scientifiche, in “No slogan. L’eco-ottimismo al tempo del catastrofismo” (Sangel Edizioni, 8 euro). Un libro-intervista in cui Mario Masi, giornalista esperto di tematiche ambientali passa al setaccio gli slogan catastrofistici su clima e ambiente insieme a Luigi Mariani, esperto di Agrometereologia all’Università di Milano e Teodoro Georgiadis, Senior Scientist del Cnr-Ibimet. Il libro sarà presentato a Roma il 30 giugno alle 15, presso la Sala delle Colonne della Camera dei Deputati, nell’ambito della Festa dei Giovani di Fareambiente.
Inquinamento: con l’MCS a rischio la capacità riproduttiva dell’uomo
Inquinare l’ambiente equivale a inquinare l’uomo mettendo a repentaglio la sua stessa capacità riproduttiva e quindi la sua futura sopravvivenza. Una malattia, già riconosciuta negli Stati Uniti, in Giappone e in Canada, racconta bene gli effetti sulla salute di tutte le scelte con cui intossichiamo il cibo che mangiamo e gran parte di cio’ che usiamo nella vita quotidiana. Si chiama MCS, sensibilità chimica multipla, e come dice il nome stesso è una particolare intolleranza verso una serie di sostanze chimiche in determinate condizioni di contesto.
Cambiamenti climatici: in città più che altrove
In città i cambiamenti climatici sono più estesi. A sostenerlo il libro ‘I cambiamenti climatici in Italia: evidenze, vulnerabilità e impatti‘ a cura di Sergio Castellari e Vincenzo Artale. Nella parte in cui si parla di cambiamenti climatici e impatti sugli insediamenti urbani si dice che tali insediamenti sono ”driver fondamentali del climate change e nel contempo i luoghi ove gli effetti del climate change si presentano piu’ estesi per la specie umana”. E sono anche quelli dove è minore la naturalità, e dunque dove la resilienza deve essere assicurata in misura quasi esclusiva dall’uomo. La valutazione della loro vulnerabilità, la considerazione dei rischi cui sono esposte le popolazioni, le strategie di mitigazione e adattamento sono in grado di incidere sulla qualità di vita della porzione largamente maggioritaria della popolazione italiana.
Impatto ambientale: il Brasile è il Paese con maggiore influenza sul clima mondiale
E’ il Brasile il Paese con maggior influenza sul clima mondiale, seguito da Stati Uniti, Cina, Indonesia, Giappone e Messico. Lo afferma uno studio dell’università di Adelaide (Australia), reso noto dal quotidiano brasiliano O Globo. Secondo la ricerca ‘Evaluating the Relative Environmental Impact of Countries’ (Valutazione dell’impatto ambientale relativo dei Paesi), il Brasile si piazza al primo posto per il fattore disboscamento, al terzo nella ‘trasformazione di habitat naturali’, al quarto nel numero di specie a rischio estinzione, e al quarto anche nelle emissioni di CO2.
Diritti globali 2010: Italia bocciata, non è pronta agli obiettivi di Copenhagen
L’Italia e’ ‘completamente impreparata’ a soddisfare i criteri sulle emissioni di CO2 espressi dalla conferenza di Copenhagen. Lo afferma il rapporto ‘Diritti globali 2010‘ presentato lunedì a Roma. ”L’Italia del governo Berlusconi – si legge nel rapporto – continua a caratterizzarsi per l’assenza completa di strategie di governo delle emissioni e per una marcata politica di disinvestimento sull’ambiente in generale”.
Segnalazioni dei lettori: una petizione on-line contro il nucleare in Italia
Abbiamo ricevuto da un lettore una segnalazione per una petizione contro il nucleare in Italia. Siamo felici di diffondere l’iniziativa, riportando qui di seguito il testo della petizione. Per sottoscriverla, potete visitare l’apposita pagina web a questo indirizzo: http://www.firmiamo.it/no-nucleare-in-italia-.
LA PETIZIONE
L’Italia ha una potenza elettrica installata di ormai quasi 100.000 megawatt, mentre il picco di consumi oggi non supera i 55.000 megawatt. Le recenti dichiarazioni di autosufficienza energetica dei Presidenti di alcune regioni italiane valgono anche per il resto del Paese. Non abbiamo dunque bisogno di nuova energia ma di energia rinnovabile in sostituzione di quella fossile.
Mobilità sostenibile: il 70% degli italiani vorrebbe un’auto elettrica
Il 70% degli automobilisti italiani non disdegna l’auto elettrica: uno su dieci la comprerebbe sicuramente se fosse in commercio. Ma a bloccare le scelte di acquisto sono i costi e la reale accessibilità ai punti di ricarica. Il 54% chiede buona autonomia di km e più punti di ricarica, il 45% vorrebbe incentivi pubblici e il 40% vorrebbe che le elettriche costassero come le auto in commercio. E’ quanto emerge da un’indagine Swg realizzata presentata al convegno organizzato da Federutility sul futuro dell’auto elettrica in occasione del festival dell’energia a Lecce.
Il vulcano Islandese ha smesso di eruttare, almeno per ora
Il vulcano islandese Eyjafyallayokull, le cui ceneri hanno messo a terra nelle settimane passate il traffico aereo di tutta Europa, non è più in eruzione. Lo ha dichiarato un esperto islandese, che si è detto tuttavia non in grado di dire se l’attività vulcanica sia completamente cessata. “Ciò che posso confermare è che l’attività del cratere è cessata. Non c’é più magma che sale“, ha dichiarato il geofisico Magnus Gudmundsson dell’ Università dell’Islanda.