Cambiamenti climatici: in città più che altrove

di Redazione 29 views0

In città i cambiamenti climatici sono più estesi. A sostenerlo il libro ‘I cambiamenti climatici in Italia: evidenze, vulnerabilità e impatti‘ a cura di Sergio Castellari e Vincenzo Artale. Nella parte in cui si parla di cambiamenti climatici e impatti sugli insediamenti urbani si dice che tali insediamenti sono ”driver fondamentali del climate change e nel contempo i luoghi ove gli effetti del climate change si presentano piu’ estesi per la specie umana”. E sono anche quelli dove è minore la naturalità, e dunque dove la resilienza deve essere assicurata in misura quasi esclusiva dall’uomo. La valutazione della loro vulnerabilità, la considerazione dei rischi cui sono esposte le popolazioni, le strategie di mitigazione e adattamento sono in grado di incidere sulla qualità di vita della porzione largamente maggioritaria della popolazione italiana.

I RISCHI PER LE CITTA’ COSTIERE
In particolare l’analisi deve essere rivolta agli impatti potenziali dell’innalzamento del livello del mare sull’edificato e sulle infrastrutture litoranee (compresi i porti), quelli indotti dai mutamenti nel regime delle piogge sugli insediamenti prossimi ai corpi idrici superficiali e sulle reti di collettamento delle acque reflue, ed infine gli impatti connessi agli incrementi di temperatura nelle aree urbane, che hanno effetti negativi sulla qualita’ insediativa (soprattutto per le fasce sociali deboli) e sulle aree verdi. Secondo i dati a disposizione è urgente predisporre sia incisive politiche urbane tese al risparmio energetico sia veri e propri piani di adattamento capaci di coinvolgere amministratori e cittadini.

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