“Sono scomparsi o sono stati declassati i 13 siti che comparivano nella classe di rischio 1, che identifica quegli edifici non confinati, accessibili e di uso pubblico nei quali sia presente materiale friabile e quindi estremamente pericoloso“. Al tempo stesso però “gli altri siti sono aumentati“.
Così il consigliere regionale ‘grillino’ Andrea Defranceschi commenta il nuovo censimento degli edifici con amianto da bonificare in Emilia-Romagna, aggiornato al 23 dicembre 2010 dalla Regione, che l’ha inviato al Ministero dell’Ambiente. “Quest’anno – spiega – la Regione ha preferito far passare solo sette mesi prima di replicare il censimento (solitamente annuale) dei siti con materiali in amianto. E considerato che, da maggio a dicembre, gli immobili a rischio per la salute dei cittadini son passati da 757 a 771, non possiamo che plaudire all’operato dell’assessorato alla Salute per l’utilità della mappatura“.
inquinamento acqua
Sacchetti di plastica, addio. Dopo 50 anni la rivincita della sporta
”L’era del sacchetto di plastica per la spesa, inquinante e non sostenibile, si è finalmente conclusa. Il 2011, con il divieto di ‘circolazione’ dei sacchetti non biodegradabili per ‘l’asporto delle merci, per il WWF segna un punto di svolta poiché dopo 50 anni si prendono la rivincita quegli strumenti utilizzati dalle nonne come le sporte in tela, i carrelli della spesa, le retine che hanno tutte il pregio di poter essere riutilizzate infinite volte a beneficio dell’ambiente e del portafogli”. E’ quanto si legge in una nota del WWF.
”Il 1957, infatti, è la data che segnò l’inizio dell’era del sacchetto di plastica, prodotto per la prima volta negli Stati Uniti. Ne hanno decretato il successo le qualità peculiari: leggero, resistente, economico, conveniente per portare generi alimentari, vestiario e altri acquisti. I sacchetti di plastica ancora oggi sono tra gli oggetti di consumo più diffusi sulla Terra. Un peso di soli pochi grammi e una media di pochi millimetri di spessore, i sacchetti di plastica potrebbero sembrare completamente innocui se non fosse che vengono prodotti a partire dal petrolio e in quantità incredibili. Fabbriche in tutto il mondo sfornano circa 4-5.000 miliardi di buste di plastica l’anno, un quarto dei quali viene prodotto in Asia, contribuendo a immettere in atmosfera tonnellate di emissioni di carbonio ogni anno”, continua la nota.
Riciclare gli scarti nucleari: il progetto cinese di riprocessamento dell’uranio
Gli scienziati cinesi hanno sviluppato una nuova tecnologia per il riprocessamento del carburante nucleare, capace di risolvere potenzialmente il problema di approvvigionamento cinese dell’uranio. Lo riporta la televisione cinese CCTV. La tecnologia e’ stata sviluppata nei laboratori della China National Nuclear Corp nel deserto del Gobi e permette il riuso del carburante gia’ irradiato.
Secondo quanto riferisce il China Daily che riprende la notizia televisiva sul suo sito web, con la nuova tecnologia, il riuso delle risorse di uranio cinesi gia’ stoccate potranno essere riusate per altri 3000 anni.
Porto Tolle: arriva l’ok del ministero per la conversione della centrale a carbone
Arriva l’ok del ministero dello Sviluppo Economico per la conversione a carbone della centrale termoelettrica di Enel a Porto Tolle. E’ quanto rende noto il ministero, la cui ”direzione generale per l’energia nucleare, le energie rinnovabili e l’efficienza energetica ha autorizzato la conversione a carbone della centrale termoelettrica Enel Spa di Porto Tolle, in provincia di Rovigo. Il provvedimento e’ stato emanato a seguito del positivo giudizio di compatibilita’ ambientale e dell’intesa con la Regione Veneto”.
Con il nuovo assetto, spiega il comunicato, la centrale potra’ operare con tre sezioni alimentate a carbone e, parzialmente, a biomasse (contro le attuali quattro alimentate a olio combustibile denso, da 660 MW elettrici ciascuna), per una potenza elettrica lorda nominale complessiva di 1.980 MW.
Uova alla diossina: dopo Olanda e Germania ora anche la Gran Bretagna
Continua ad allargarsi in Germania lo scandalo delle uova alla diossina, mentre aumenta la paura tra i consumatori dopo l’allarme lanciato dalla stampa di una possibile contaminazione anche del latte venduto nel Paese. Finora, le autorita’ sanitarie tedesche hanno chiuso temporaneamente 4.709 allevamenti in attesa di accertamenti, tracce di diossina sono state rilevate in altre due regioni e la societa’ al centro dello scandalo – la Harles und Jentzch – non solo sapeva della contaminazione dal marzo 2010, ma probabilmente non e’ neanche registrata. Non sorprende, quindi, che il governo abbia parlato di ”comportamento criminale” da parte della Harles und Jentzch, che produce grassi animali destinati ai mangimi.
Mambo, un progetto per produrre BioOlio dalle alghe
C’è chi sfrutta le biomasse sulla terra, c’è chi invece guarda al mare, come fa Mambo, una ricerca realizzata da Assocostieri per studiare la resa delle colture di microalghe per la produzione di biodiesel. Mambo, infatti, è l’acronimo di Microalghe Materia prima per BioOlio e ha presentato da poco i primi risultati ufficiali dopo due anni di lavoro. Dal 2008 ad oggi sono stati presi in considerazione l’analisi iniziale, la scelta progettuale, la stima tecnico-economica e la progettazione preliminare confermando la promessa che energetica di cui si fanno carico le alghe. Comparandole con le altre materie prime – colza, soia, olio di palma – nella sintesi di oli biocombustibili ci si accorge che le micro-alghe possiedono un rapporto coltivazione/produzione superiore a tutte le altre, merito anche dell’alto contenuto lipidico che arriva fino al 60% della loro biomassa. In altre parole, se da un ettaro coltivato a girasole si ottiene 0,7-1 tonnellate/anno di olio vegetale puro, lo stesso spazio occupato da fotobioreattori può produrre dalle 10 alle 20 tonnellate/anno.
Cenerone: il progetto di Roma contro i mozziconi di sigaretta
Per sensibilizzare i cittadini sui danni arrecati all’ambiente dai mozziconi di sigaretta abbandonati in terra Ama, insieme con Cial e Comieco, ha dato il via al progetto sperimentale “Cenerone“. In due strade ad altissima densita’ commerciale della citta’, via Ugo Ojetti nel quartiere Talenti e viale Europa all’Eur, sono stati posizionati 165 contenitori per cicche di sigaretta in prossimita’ di altrettante attivita’ commerciali.
Il “Cenerone” Ama, realizzato con cartone e alluminio riciclati, verra’ affidato in comodato d’uso agli esercenti coinvolti, che si occuperanno di custodirlo e gestirne la vuotatura. Nelle strade interessate dal progetto, realizzato con la collaborazione delle associazioni dei commercianti delle due vie, sara’ allestito un gazebo presso il quale verra’ distribuito del materiale informativo sulla raccolta differenziata dei rifiuti.
Due nuove centrali nucleari in Svizzera: le importeranno dalla Francia
La Svizzera progetta due nuove centrali nucleari. Le società Axpo, Alpiq e Bkw, informa una nota congiunta, “si sono accordate sulla futura collaborazione nella pianificazione e costruzione di due nuove centrali nucleari, previste per sostituire le capacità di produzione nucleare che verranno a mancare in Svizzera e i contratti d’importazione a lungo termine con la Francia di prossima scadenza“.
Il raggiungimento dell’accordo, secondo i firmatari, “rappresenta una pietra miliare negli sforzi di garantire la futura sicurezza d’approvvigionamento in Svizzera. Axpo, Alpiq e BKW riuniranno i propri progetti in corso in un’unica società di pianificazione. In una prima fase si lavorerà parallelamente sui singoli progetti, ognuno avente medesimo valore. In un secondo tempo si decideranno le questioni legate ai siti e all’ordine di realizzazione“.
Shopper di plastica al bando: ecco come saranno i sacchetti amici dell’ambiente
Sacchetti di plastica, addio. Per legge dal 1° gennaio 2011 sarà vietato commercializzare i sacchetti di plastica usa e getta. Anche l’Italia si affiancherà così ad altre nazioni del mondo, abolendo questo tipo di sacchetti come richiesto anche dal direttore del Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite (Unep) nell’anno dedicato alla biodiversità. Nel frattempo quasi tutte le catene della grande distribuzione, compresi gli hard discount, hanno anticipato la legge e ben 150 comuni hanno già vietato i vecchi sacchetti o hanno attivato iniziative di disincentivo al sacchetto di plastica a perdere.
Varata la prima nave porta-scorie nucleari in Europa: è russa
E’ stata varata alla presenza del ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani e del ministro russo all’Industria Viktor Khristenko, ‘Rossita’, la nave per il trasporto di materiali radioattivi derivanti dallo smantellamento dei sommergibili nucleari russi, il cui nome indica la cooperazione tra Russia (Ross) e Italia (Ita).
Alla cerimonia di varo della nave, realizzata da Fincantieri nello stabilimento del Muggiano, sono intervenuti l’ad di Fincantieri Giuseppe Bono e di Sogin (la societa’ di gestione impianti nucleari nata in Italia nel 1999), Giuseppe Nucci. Madrina della nave e’ stata la dipendente del cantiere Cristina Brivonese.