E’ siccità da record in Cina centrale e meridionale, una delle peggiori degli ultimi sessant’anni. Che sia causa diretta del riscaldamento globale e dei mutamenti climatici o meno, il governo di Pechino sta cercando di fronteggiare la situazione, che vede 35 milioni di persone colpite dalla siccità, in prevalenza agricoltori e pescatori. In quattro milioni non hanno acqua potabile.
E, nonostante l’evidenza, le autorità difendono quelle che sono stati a vista di molti delle scelte ambientali sbagliate, come il progetto della diga delle tre Gole, il più grande impianto idroelettrico del paese, che secondo molti avrebbe contribuito di molto a peggiorare la situazione.
Il riscaldamento globale e l’effetto serra sono colpa dell’uomo; per effetto del global warming tutto il mondo è attraversato da ondate di caldo senza precedenti. Sono solo alcuni dei luoghi comuni sfatati, attraverso spiegazioni scientifiche, in “No slogan. L’eco-ottimismo al tempo del catastrofismo” (Sangel Edizioni, 8 euro). Un libro-intervista in cui Mario Masi, giornalista esperto di tematiche ambientali passa al setaccio gli slogan catastrofistici su clima e ambiente insieme a Luigi Mariani, esperto di Agrometereologia all’Università di Milano e Teodoro Georgiadis, Senior Scientist del Cnr-Ibimet. Il libro sarà presentato a Roma il 30 giugno alle 15, presso la Sala delle Colonne della Camera dei Deputati, nell’ambito della Festa dei Giovani di Fareambiente.