E’ stata varata alla presenza del ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani e del ministro russo all’Industria Viktor Khristenko, ‘Rossita’, la nave per il trasporto di materiali radioattivi derivanti dallo smantellamento dei sommergibili nucleari russi, il cui nome indica la cooperazione tra Russia (Ross) e Italia (Ita).
Alla cerimonia di varo della nave, realizzata da Fincantieri nello stabilimento del Muggiano, sono intervenuti l’ad di Fincantieri Giuseppe Bono e di Sogin (la societa’ di gestione impianti nucleari nata in Italia nel 1999), Giuseppe Nucci. Madrina della nave e’ stata la dipendente del cantiere Cristina Brivonese.
Il cucciolo di cane mette i denti
Tra i tre e i sei mesi il cucciolo di cane mette i denti ed in questo periodo ha bisogno di mordere, masticare e rosicchiare qualcosa. Il cucciolo di cane non sa cosa può e cosa non può masticare e non si rende conto se addenta qualcosa di “proibito” tipo le vostre pantofole, una vostra borsa, le scarpe, un mobile o altri oggetti che vi appartengono o oggetti che possono farlo star male. Per evitare che distrugga i vostri oggetti cari o di valore o che si imbatta in oggetti pericolosi o velenosi da masticare, fornitegli degli oggetti adatti allo scopo, tipo della palle di gomma abbastanza morbida ma resistente e tanto grande da non essere ingoiata o un osso di gomma robusta o un oggetto, sempre di gomma abbastanza resistente da non essere sminuzzata. Evitate di dargli na scarpa o una pantofola vecchia, perché il cucciolo di cane associerà tute le scarpe e le pantofole agli oggetti che può tranquillamente mordere. Non dategli ossi veri sia cotti che crudi perché si potrebero scheggiare e potrebero ferirlo in bocca e la scheggia potrebbe essere ingoiata e finire per soffocare il cucciolo di cane.
Addestrare un cucciolo di cane
Il cucciolo di cane deve essere addestrato sin da piccolo per crescere in modo sano ed armonico e per sviluppare una buona socialità, proprio come un cucciolo di umano.
Per addestrare il cucciolo di cane bisogna imparare a comprendere il suo linguaggio. Quando il cane vuole essere portato fuori cammina in cerchio, si siede e guaisce davanti alla porta, vi fissa insistentemente o prende il guinzaglio e ve lo porta.
Per insegnare al nuovo cucciolo a fare i bisogni fuori casa dovete portarlo fuori, abituarlo a fare i suoi bisogni e appena ha terminato lodatelo e riportatelo a casa. Dovete fare in modo che il cucciolo di cane colleghi il fare i bisogni fuori casa con una lode, questo lo aiuterà a capire l’importanza di non sporcare in casa.
Bisogna portare il cane a fare i bisogni ad orari precisi per abituarlo ad un ritmo regolare. Si consiglia di portarlo fuori per fare i bisogni al mattino presto, poco dopo l’alba; immediatamente dopo i suoi momenti di riposo; quando rientrate a casa se lo avete lasciato solo; subito dopo i pasti e la sera prima di andare a letto.
L’alimentazione del cucciolo di cane
Il cucciolo di cane, come tutti i cuccioli, deve essere nutrito in modo differente dsa un cane adulto a causa del fattore crescita. Il cucciolo di cane ha bisogno di un maggior apporto proteico e vitaminico di un cane adulto, bisogna quindi cercare di tenerne conto se si sceglie di alimentarlo seguendo una dieta “casalinga” piuttosto che una “commerciale”.
Il perioido dedicato al pasto è molto importante per il cane, proprio come lo è quello dedicato al riposo, bisogna quindi rispettare la sua tranquillità da subito, il cucciolo di cane non va disturbato mentre mangia. La ciotola dell’acqua e quella del cibo vanno posizionate in un angolo tranquillo dove il cucciolo di cane non potrà essere disturbato da nessuno, specialmente dai bambini rumorosi ed esuberanti. Dovete scegliere una ciotola solida che il cucciolo di cane non possa rovesciare quando mangia, anche se a volte scegliere un ciotola solida e stabile non serve a molto perchè molti cuccioli, specie quelli più esuberanti, possono divertirsi a lanciare la ciotola in aria o a trascinarle per tutta la stanza.
Roger Moore e PETA
L’attore inglese Sir Roger Moore si è di nuove mobilitato assieme a PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) come narratore di un nuovo video che mette in risalto gli abusi sofferti dalle anatre e dalle oche nelle fattorie di produzione del patè di fegato d’oca (foie gras).
Il “foie gras” è un cibo prodotto costringendo gli animali ad essere sottoposti a crudeli abusi per ottenere un cibo ancora oggi considerato prelibato, nonostante sia un cibo grasso e poco indicato in una dieta sana e salutare.
Il “foie gras”, è un termine francese che sta per “fegato grasso d’oca”, è il fegato malato di un’oca o di un’anatra che è stata sovralimentata forzatamente, più volte al giorno, per mezzo di un tubo metallico, lungo 30 cm, infilato in gola e spinto con forza giù fino ad arrivare dentro allo stomaco. Per costringere il suo organismo a produrre il “foie gras”, l’animale deve ingerire un’enorme quantità di mais in pochi secondi. Questo comporta l’aumento delle dimensioni del fegato, di quasi dieci volte superiore rispetto a quelle normali e lo sviluppo di una malattia nell’animale: la steatosi epatica.
In Toscana impianti fotovoltaici vietati nei luoghi di pregio, è confronto con gli enti locali
Impianti fotovoltaici sì, ma evitando le distese di pannelli nelle aree di pregio in modo da tutelare il paesaggio. La Giunta regionale della Toscana ha approvato la proposta di delibera che mette nero su bianco una prima individuazione delle zone dove sarà vietata l’installazione di impianti fotovoltaici a terra, in attuazione delle linee guida nazionali sulle rinnovabili emanate nello scorso settembre. La delibera, firmata dai tre assessori all’ambiente e energia Anna Rita Bramerini, al governo del territorio Anna Marson e all’agricoltura Gianni Salvadori, principalmente pone un limite alla diffusione in area agricola di impianti fotovoltaici di grandi dimensioni (cioè quelli superiori ai 200 kw) favorendo gli impianti di piccola dimensione (da 5 kw a 20 kw) e media dimensione (da 20 kw a 200 kw), e privilegiando la funzione di integrazione del reddito agricolo.
Segnali stradali alimentati a pannelli fotovoltaici: a Modena è realtà
Sono alimentati con pannelli fotovoltaici i 9 segnali stradali luminosi installati a Modena per assicurare maggiore sicurezza a pedoni e ciclisti in prossimità di attraversamenti pedonali. Due sono stati collocati all’incrocio tra via Campagna e via Bottego a Cognento, 4 all’incrocio tra via Giardini e via Schiocchi, 2 vicino alla scuola di via Cesare Costa e uno in viale Martiri della libertà. Il progetto è stato realizzato dal servizio Traffico del settore Pianificazione territoriale del Comune, mentre l’installazione è stata eseguita dal servizio Segnaletica del settore Manutenzione e logistica. Il costo complessivo è stato di 10 mila euro.
Sol Cinema: il micro-cinema a pannelli solari si trova in Gran Bretagna
Se vi siete stancati di megasale da 400 posti e file lunghissime per ottenere due poltrone scomodissime in seconda fila, trasferitevi in Gran Bretagna. La catena ‘Sol Cinema‘ ha infatti
Heidi, l’opossum strabico
Heidi è l’opossum dello zoo di Lipsia in Germania, è una femmina di due anni affetta da strabismo.
Heidi è diventata la star dello zoo con la sua aria simpatica dovuta allo strabismo.
Gli Opossum strabici sono animali molto rari in natura e Heidi è nello zoo di Lipsia dove tutti possono vederla. Heidi è stata trasferita allo zoo di Lipsia da uno zoo della Danimarca.
Il nome degli Opossum è Didelfidi (Didelphidae), sono conosciuti anche con il nome di Sariga. Gli Opossum sono dei mammiferi marsupiali americani e sono gli unici rappresentanti dell’ordine dei Didelfimorfi, sono una specie arboricola con coda prensile. Ne esistono 75 specie distribuite in 11 generi. Le più comuni sono l’Opossum Comune e l’Opossum della Virginia.
Gli Opossum sono animali molto esigenti se si decide di tenerli come animali domestici perché soffrono se tenuti in spazi angusti e hanno bisogno di stare in zone buie perché tollerano malissimo la luce.
Il terranova – parte terza –
La razza di cani terranova che conosciamo oggi deriva da una selezione genetica del cane indigeno dell’isola di Terranova, il Terranova minore, conosciuto come il Cane di San Gioivanni. I caratteri del mastino derivano da un incrocio con i mastini portati nell’isola di Terranova dai portoghesi nel quindicesimo secolo. Ma si dice anche che i cani terranova discendano in parte dai grandi cani per la caccia all’orso portati dai Vichinghi nel 1001 Era Corrente.
I coloni inglesi e irlandesi che arrivarono nell’isola di Terranova nel 1880 descrivono due tipi di cane dal quale il terranova odierno deriva: un cane di taglia grande, pesante, dal pelo lungo, il terranova maggiore e un cane più piccolo, di taglia media, dal pelo più corto, attivo in acqua, il terranova minore o Cane di San Giovanni.
Il cane di San Giovanni divenne il cane fondatore delle razze moderne di cani da riporto (retriever), compreso il labrador retriever.