L’8 maggio è il BiciDay, la giornata nazionale delle bicicletta

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge che istituisce il ‘Biciday‘, ossia la ‘Giornata Nazionale della Bicicletta‘ che si svolgera’ ogni anno la seconda domenica di maggio. Il provvedimento inoltre prevede una serie di iniziative volte a favorire una mobilita’ ecologica e sostenibile. Lo rende noto il ministero dell’Ambiente.

Il Biciday
Il Biciday, celebrato l’anno scorso in via sperimentale con manifestazioni in 1400 comuni italiani, quest’anno si svolgera’ l’8 maggio e sara’ legato alla ricorrenza del 150/o anniversario dell’Unita’ d’Italia con iniziative in luoghi cari alla storia risorgimentale.
Il Biciday e’ il cuore del provvedimento varato dal Cdm – spiega Stefania Prestigiacomo, ministro dell’Ambiente – spero diventi la giornata nazionale della mobilita’ sana e sostenibile. Il grande successo della scorsa edizione dimostraquanto sia avvertita l’esigenza di tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini incentivando politiche di mobilita’ eco-sostenibile”.

Vendola e la bonifica di Manfredonia, un caso di scuola europeo

 Siamo di fronte a un risultato straordinario” e a un ”caso di scuola europeo”. Cosi’ il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha commentato ieri, in una conferenza stampa, l’archiviazione da parte della Commissione europea della procedura d’infrazione comunitaria per l’inquinamento causato dalle discariche pubbliche di Manfredonia.
Sono intervenuti, fra gli altri, l’assessore regionale all’Ambiente, Lorenzo Nicastro, e il sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi. ”La Commissione europea – ha spiegato Vendola – ha archiviato la procedura d’infrazione per la quale la Puglia avrebbe dovuto pagare 300.000 euro al giorno di multa, a causa dei mancati interventi di bonifica in uno dei siti inquinati di interesse nazionale quale e’ Manfredonia”.

Fao, siglata ad Avignone una partnership per salvare le foreste mediterranee dai cambiamenti climatici

 Al via una nuova partnership per salvare le foreste dalle sfide poste dal cambiamento climatico nel Mediterraneo. La collaborazione, riferisce la Fao, coinvolge 12 tra istituzioni e organizzazioni (tra cui la stessa Fao) ed e’ stata annunciata nell’incontro sulla Foresta Mediterranea che si è chiusa ieri in Francia, ad Avignone. Secondo Eduardo Rojas-Briales, vicedirettore generale del dipartimento foreste della Fao, questo nuovo patto ”per le foreste nel Mediterraneo contribuira’ a sollevare l’attenzione sulla ricchezza delle funzioni vitali che esse forniscono ai loro abitanti”, tra cui ”la protezione del suolo e dell’acqua,la valorizzazione del territorio, il sequestramento dell’anidride carbonica e la conservazione della biodiversita’”. La partnership, che mira ad integrare le politiche e gli investimenti a livello nazionale in modo da adattare le foreste al cambiamento climatico, riguardera’ principalmente sei Paesi del Mediterraneo meridionale ed orientale: Marocco, Algeria, Tunisia, Siria, Libano e Turchia.

Ecolabel: firmato protocollo anche nelle Terre del Cerrano

 Il progetto di etichetta ecologica (Ecolabel) di Legambiente Turismo “Consigliato per l’impegno in difesa dell’ambiente”, presentato lo scorso 28 febbraio a Silvi dal circolo locale di Legambiente Terre del Cerrano, è stato avviato concretamente nel pomeriggio di mercoledì 6 aprile presso gli uffici della sede legale dell’area Marina Protetta, attraverso la firma del protocollo d’intesa.
Firmatari del protocollo sono stati il presidente di Legambiente Turismo Luigi Rambelli, il presidente di Legambiente Abruzzo Angelo Di Matteo e i titolari delle tre strutture di Silvi che hanno aderito al progetto: Norberto Santarelli (Europe Garden Villaggio Camping), Emanuela Mastrogiuseppe (Hotel Sette Note) e Roberto Di Blasio (Hotel Playa).

Germania: troppi cervi nelle foreste Harz

 Dopo l’incredibile moltiplicazione di cinghiali, che ormai si addentrano anche nelle zone abitate della periferia di Berlino, adesso sono i troppi cervi a mettere a rischio la riforestazione delle foreste dell’Harz, la regione montagnosa che fino alla caduta del Muro era a cavallo delle due Germanie. La Sueddeutsche Zeitung scrive che per venire a capo del problema le autorità della Bassa Sassonia stanno cercando cacciatori volontari, chiamati a dar man forte alle 4 guardie forestali esistenti, che da sole non riescono ad abbattere il numero di animali necessario per riequilibrare l’ecosistema. Mentre dieci anni fa erano 3500 i cervi recensiti nelle foreste dell’Harz, il loro numero è salito quest’anno a 5mila, con il risultato che sarà necessario abbattere 1750 animali nel periodo di caccia compreso tra il 1 giugno ed il 31 dicembre.

Cane salvato dalla Guardia Costiera giapponese ritrova la sua compagna umana

 Il cane salvato venerdì scorso dalla Guardia Costiera al largo delle coste Giapponesi che galleggiava sul tetto di una casa distrutta dal terremoto, ha ritrovato la sua compagna umana che lo ha riconosciuto vedendo le riprese del salvataggio in televisione, su NHK News.
Il cane è una femmina di nome Ban, un meticcio marrone, l’animale è stato trovato al largo di Kesennuma, nella Prefettura di Miyagi, ancora vivo che galleggiava sul tetto di una casa alla deriva si dal primo giorno del terremoto che ha colpito il Giappone, l’11 marzo 2011.
Il cane femmina Ban scodinzolava frelice quando ha rincontrato la sua compagna umana, una donna di Kesennuma, l’animale era felice e in buone condizioni di salute nonostante la sua brutta avventura.

Concorso video-fotografico: Le Famiglie allo Zoo di Roma

 Ogni compleanno che si rispetti chiama a raccolta i vecchi amici, quelli con cui si condividono i ricordi più belli.
Per festeggiare il suo 100esimo anniversario, il Bioparco di Roma indice un concorso video-fotografico per raccogliere le più belle immagini della sua storia, dei suoi animali e di quella dei suoi visitatori, bambini, ragazzi e adulti, di un secolo.
Il concorso, dal titolo Le Famiglie allo Zoo di Roma – 1911 al 1989, intende celebrare nell’anno del centenario il legame del Giardino Zoologico con le famiglie italiane, tra gli animali, i bambini e i ragazzi, che per generazioni lo hanno visitato armate di macchina fotografica e cinepresa.

Nucleare: la Prestigiacomo fa marcia indietro, l’Italia deve puntare sulle rinnovabili

 E’ una scelta di prudenza, buon senso e responsabilita’ attendere la piena informazione su tutte le conseguenze dell’incidente di Fukushima e verificare i risultati dei test sulle centrali europee, anche le molte che sono attive a pochi chilometri dai nostri confini“. Ma l’Italia “dovra’ puntare sempre piu’ sulle rinnovabili“. Lo afferma il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo in una dichiarazione rilasciata all’ANSA a un mese dalla tragedia che ha colpito il Giappone, spiegando il senso della moratoria di un anno sul nucleare adottata dal governo italiano.

Obiettivo rinnovabili
Quando tutte queste informazioni saranno note, quando tutte le verifiche tecniche e scientifiche saranno state ultimate, sara’ possibile decidere – aggiunge – quale sia la migliore via da seguire per il nostro Paese. E’ comunque chiaro fin d’ora che, anche in considerazioni degli impegni di riduzione delle emissioni di gas serra a breve (2020) e medio termine (2050), assunti dal nostro Paese, l’Italia dovra’ puntare sempre piu’ sulle rinnovabili sostenendo con nuovi, equilibrati ed efficaci incentivi una filiera che appare sempre piu’ decisiva per l’approvvigionamento energetico e lo sviluppo economico del pianeta“.

Giappone, in 5000 protestano a Tokyo contro il nucleare

 Almeno in 5.000 hanno protestato a Tokyo ieri contro il nucleare, tornando a chiedere la chiusura della centrale di Hamaoka: distante 200 km a sud della capitale e a 120 da Nagoya, l’impianto ha 5 reattori costruiti sulla confluenza di due placche tettoniche malgrado la previsione di un forte terremoto nell’area di magnitudo 8.0. Due le manifestazioni principali mentre in tutta la città centinaia di migliaia di persone si sono riversate nei grandi parchi pubblici per la fioritura del ciliegio (‘sakura’): una a Koenji, popolosa parte del quartiere di Suginami, e un’altra nel centro di Tokyo, che ha concluso la sua marcia davanti alla sede della Tepco, il gestore del disastrato impianto nucleare di Fukushima.

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