Giornata mondiale dei vegetariani: 6 milioni di italiani dicono no alla fiorentina

 Il 1 ottobre è stata la giornata mondiale del vegetarismo. “Solo il 20% della popolazione mondiale ha regolare accesso alle risorse alimentari -sottolinea Ilaria Ferri, direttore scientifico dell’Enpa- mentre il 26% della superficie terrestre è letteralmente invaso dagli allevamenti, ai quali è imputabile l’emissione del 18% dei gas serra, la distruzione di milioni di ettari di foreste e la perdita di biodiversità, nonchè la produzione annua di 1.050 miliardi di tonnellate di deiezioni“.

Quante risorse per gli allevamenti?
Per mantenerli si sperpera una grandissima quantità di risorse. Occorrono più di 16 chili di foraggi per produrre un chilo di carne. Inoltre – aggiunge Ferri – stando a quanto riferito dalla Fao, occorrono circa 15mila litri di acqua per produrre un chilo di carne e appena 2mila per ottenere la stessa quantità di grano“.

Uccelli migratori in pericolo a causa dei cambiamenti climatici

 I cambiamenti climatici stanno mettendo a rischio la sopravvivenza di molte specie di uccelli migratori a causa del crescente anticipo della primavera nell’Europa settentrionale. A rilevarlo è uno studio internazionale pubblicato in questi giorni sui “Proceedings of Royal Society” e condotto da un’equipe di scienziati tedeschi, russi e finlandesi, coordinati dall’italiano Nicola Saino, del Dipartimento di Biologia dell’Università degli studi di Milano.

Colpa dell’arrivo precoce della primavera
Basandosi su una grande mole di dati riguardanti 117 specie di uccelli che migrano dall’Africa o dall’Europa meridionale verso l’Europa del nord, lo studio dimostra infatti che l’arrivo precoce della primavera mette in crisi molte specie rendendo più difficile l’accoppiamento e il reperimento del cibo. Ed a essere a rischio sono molte specie di uccelli canori e di uccelli acquatici.

Crudeltà sugli animali: vandali colorano una gatta di rosa e la abbandonano

La Pantera Rosa? Qualcuno dice di averla avvistata a Swindon, città del sud-ovest dell’Inghilterra. Colpa di qualche ‘burlone’, anche se sarebbe più opportuno chiamarlo vandalo, che ha tinto di rosa un gatto bianco e poi lo ha abbandonato in un giardino pubblico. Per fortuna, alcuni residenti lo hanno soccorso e poi hanno chiamato l’RSPCA: ‘The Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals’, organizzazione che si occupa di proteggere e salvaguardare i diritti degli animali. Gli operatori hanno cercato di togliere la tinta, ma non ce l’hanno fatta.

Un giorno a passeggio con gli asini di Paradase

 Un giorno a passeggio con gli asini per capire come bisognerebbe vivere tutta la vita”. Giacomo Mantero presidente e fondatore della onlus Paradase, esprime così, in sintesi, la proposta della sua associazione, che ha sede a Chiappari, nell’entroterra genovese. ”L’asino – spiega – è l’ambasciatore di un modo di vivere diverso da quello oggi prevalente. E’ frugale, non spreca, è intelligente, lento, vive in armonia con la natura”. Paradase è un nome composto da paradiso e asino (ase in dialetto genovese).

Se Fido muore sotto ai ferri per errore del veterinario, niente danni morali al padrone

 Se un cane muore dopo un intervento sbagliato da parte del veterinario, il proprietario dell’animale non ha diritto a un risarcimento per il danno morale a causa della perdita del suo ‘fedele amico’, perché la compagnia di un cane nella vita non è “un diritto inviolabile della persona“. E’ il principio stabilito dal tribunale civile di Milano che con una sentenza non ha accolto la richiesta di danni di una donna che aveva visto morire la sua cagnolina dopo un’operazione chirurgica.

Agricoltura biologica: in Puglia nasce un Osservatorio regionale

 Nell’ambito del Programma regionale per lo sviluppo dell’agricoltura biologica in Puglia, la Giunta regionale della Puglia ha istituito l’Osservatorio regionale sull’agricoltura biologica e i relativi sportelli informativi provinciali.
Il nuovo organismo avrà il compito di monitorare le produzioni biologiche locali, gestire i dati statistici, analizzare le politiche nazionali, europee ed internazionali con particolare riguardo all’area mediterranea, di fungere da centro di documentazione e di promuovere tavoli di confronto tra tutti i soggetti coinvolti al fine di creare sinergie all’interno della filiera biologica regionale favorendone lo sviluppo sul territorio.

Squalo bianco di pochi mesi ritrovato nel Canale di Sicilia

 I ricercatori dell’Ispra, impegnati dall’inizio dell’anno a raccogliere dati sulla biodiversita’ marina nel Canale di Sicilia, si son visti consegnare da un pescatore una femmina di squalo bianco, di appena 1.6 metri di lunghezza, catturata con una rete a strascico. ”Questo giovane squalo bianco – ha detto Simonepietro Canese, responsabile del programma di ricerca ‘Biodiversita’ marina del Canale di Sicilia’ – evidenzia l’importanza scientifica dell’avvenimento: l’esemplare ha sicuramente meno di due mesi di vita ed il suo ritrovamento supporta l’ipotesi che il Canale di Sicilia, un tratto di mare con valori di biodiversita’ marina straordinari, costituisca un’area chiave per la riproduzione di questa specie protetta”.

Inverno 2010 rigido a causa della collisione di El Nino con la Nao

 Un evento che capita al massimo una volta ogni 100 anni: è quello che ha fatto dello scorso inverno il più duro degli ultimi 30 anni, con temperature rigide e fortissime nevicate nel Nord America e nell’Europa settentrionale. Si tratta della ‘collisione’ di due fenomeni climatici, la corrente de El Nino e l’Oscillazione Nord Atlantica (Nao), come spiega uno studio pubblicato sulle ‘Geophysical Research Letters’. El Nino è l’effetto del periodico riscaldamento dell’oceano Pacifico tropicale associato ad altri cambiamenti nell’atmosfera, provoca inondazioni, siccità e altre perturbazioni, e si verifica ogni 5 anni circa. Può essere previsto in anticipo. La Nao è invece un fenomeno climatico caratterizzato dalla fluttuazione ciclica della differenza di pressione al livello del mare tra l’Islanda e le Azzorre.

Omissione di soccorso animali: arriva la prima multa

 A Legnaro (Padova) un automobilista e’ stato multato per omissione di soccorso di un piccolo cane meticcio che aveva investito e che e’ morto poco dopo. Pur essendosi accorto che l’animale era stato travolto dalla sua auto, l’uomo non si e’ fermato per soccorrerlo. Alla scena hanno assistito alcuni passanti ed e’ stato sulla base delle loro segnalazioni che i carabinieri sono riusciti a risalire all’automobilista ‘pirata’, sanzionato con 389 euro di multa.