La fauna marina è sempre più a rischio: il tasso di inquinamento si accresce in ogni parte del mondo ed a pagarne le conseguenze, per primi, sono sempre gli animali
Sembra che la calotta di ghiaccio che ricopre gran parte della Groenlandia sia più sensibile del previsto al riscaldamento climatico. Negli studi precedenti, i climatologi hanno stabilito che un aumento delle temperature dell’ordine di 3,1 gradi centigradi, in rapporto all’epoca preindustriale, corrispondesse alla soglia limite. Una volta superato questo limite, i ghiacci della Groenlandia potrebbero fondere totalmente – ci vogliono comunque diversi secoli.
Lo zoo di Berlino ha la sua nuova mascotte dopo Knut, il cucciolo di orso polare abbandonato dalla madre e adottato dai guardiani dello zoo. Questa volta si tratta di
Immagine primaverile con sole e vialetto immerso nella natura. Il quadro da idilliaco cambia improvvisamente quando l’uomo di mezza età con giacca e cravata – ed in mano un giornale – si trova ad essere attaccato da un’oca – selvaggia.
Lo zoo della capitale russa ha festeggiato in novembre la nascita di tre cuccioli di orso bianco. Finora non si conoscono i loro sessi e i loro nomi. L’unica cosa certa è il nome della madre: Glasha.
E’ arrivata la primavera da qualche giorno, e in una fattoria inglese le mucche tornano nei pascoli dopo l’inverno passato in stalla. Gli animali sembrano gradire molto questo ritorno alla natura.
Si chiama Anori ed è un cucciolo femmina di orso polare che è stata presentata qualche giorno fa allo zoo di Wuppertal – con lei c’era anche la madre Vilma.
Si chiama Guardia Verde – l’hanno soprannominata Oro Verde – è un’unità composta da 580 uomini che percorre le riserve naturali del Nicaragua e lotta contro le minaccia della deforestazione. In questo modo il paese spera di attenuare gli effetti del cambiamento climatico e preservare le sue risorse idriche…
Investimento remunerativo o un ritorno mascherato al colonialismo? Da anni ormai assistiamo all’acquisto di terre agricole in paesi stranieri. Un fenomeno che può comportare rischi per l’ambiente, e sicuramente genererà forti tensioni geopolitiche.
Anita è una ragazza norvegese che lavora da anni nel Polar Zoo. Si è fatta conoscere perché al suo interno ha creato un Wolf Camp: uno spazio in cui i visitatori hanno la possibilità di socializzare con i lupi.