Guida al benessere dei gatti: la pelle e il pelo

 Per i nostri amici gatti, la pelliccia è estremamente importante perché è il principale strumento di difesa dalle aggressioni esterne e per regolare la temperatura corporea. In più la pelliccia del gatto spesso è l’ elemento che più ci fa innamorare di lui… ecco perché non va trascurata.

LA PELLE DEI GATTI
La pelle è l’ organo più esteso del corpo e le sue funzioni sono indispensabili per la sopravvivenza dell’ animale. La pelle contiene cellule utili al sistema immunitario, difende l’ organismo da batteri e agenti infettivi, aiuta a regolare la temperatura corporea, espelle le scorie e produce vitamina D, essenziale per lo sviluppo osseo del gatto.
La pelle è composta da due strati distinti: l’ epidermide, più superficiale, e il derma, più profondo.

IL PELO DEI GATTI
I follicoli contengono un certo numero di peli che, dopo aver raggiunto la lunghezza massima in circa 90 giorni, vanno incontro a un periodo di transizione o riposo che dura tra i quaranta e i sessanta giorni. Dopo quest’ ultima fase i peli esauriscono il loro ciclo vitale e, ormai di colore spento, cadono per favorire una nuova riscrescita.

Guida al giardinaggio: la callisia

 Questa piccola pianta dal fogliame graziosamente colorato risulta piuttosto facile da coltivare.
I giovani fusti, prima eretti e poi ricadenti, tendono ad allungarsi e possono raggiungere 60-70 centimetri di lunghezza.
Le foglie sono ovali e appuntite, colorate a raggiera di verde e di bianco argentato sulla superficie superiore, mentre sono tinte di porpora nella faccia inferiore.

LA POSIZIONE
Posizionate questa pianta alla luce in modo che il fogliame conservi la sua bella colorazione; in inverno preferisce un ambiente fresco (12-15°C) ma può dimorare altrettanto bene in un ambiente normalmente riscaldato, purché in posizione luminosa.

LE CURE
Annaffiate con generosità in ptimavera e per tutta la durata dell’ estate, evitando però che l’ acqua ristagni nel sottovaso. Riducete le innaffiature in inverno soprattutto quando la temperatura è bassa o quando la luminosità appare piuttosto scarsa.
Durante il periodo della crescita, ogni due settimane circa, ricordate di aggiungere all’ acqua del fertilizzante di tipo ordinario.

Gli allevamenti biologici

Anche per quanto riguarda gli allevamenti si parla di metodo biologico: bovini, suini, animali da cortile, polli, conigli devono essere nutriti secondo il proprio bisogno e non mangimi biologici (provenienti

Centrali eoliche: aquile a rischio di collisione

 Le centrali eoliche sono causa di morte di un gran numero di uccelli che non di rado entrano in collisione con le pale rotanti e vengono letteralmente fatti a pezzi. E’ la denuncia che esce dall’ incontro promosso dalla Coldiretti, dal Comitato del Paesaggio e dagli Amici della Terra insieme ad una vasta rete di associazioni ambientalistici, sulla speculazione dell’ eolico che procede ad un ritmo incessante con il risultato che “è purtroppo assai facile prevedere che nel giro di pochi anni assisteremo alla scomparsa pressochè totale dall’ intero Appennino e dalla Sicilia, dell’ aquila reale, dell’ aquila del Bonelli, del grifone, del capovaccaio, del nibbio reale, nonchè ad una forte diminuzione di molte altre, tra cui diversi migratori”.

IL NIBBIO REALE
Il nibbio reale, il grande uccello rapace con un’ apertura alare di quasi due metri, è – hanno sottolineato le associazioni – scomparso dall’ Appennino dauno, in provincia di Foggia a causa del diffondersi indiscriminato delle centrali eoliche, e, per lo stesso motivo, è già fortemente diminuito in vaste zone dell’ Abruzzo meridionale.

LE CENTRALI EOLICHE IN ABRUZZO
Le centrali eoliche, realizzate e progettate sulle montagne della provincia di L’ Aquila, minacciano di provocare nel giro di pochissimo tempo la scomparsa dalla zona, e praticamente dall’ intero Abruzzo, del grifone e dell’aquila reale, con la perdita dopo il terremoto di un altro pezzo della identità territoriale, questa volta – precisa la Coldiretti – per mano dell’ uomo“.

Il wwf contro Contest, un insetticida che uccide la vita acquatica nelle risaie

 Per fermare la strage che rischia di abbattersi su 200.000 ettari di risaie tra Piemonte e Lombardia, il WWF ha chiesto alla UE di fermare il potente insetticida che uccide tutte le forme di vita acquatiche: da alcune settimane nelle risaie piemontesi e lombarde è in corso un uso straordinario – autorizzato con Decreto ministeriale del 31.03.2009 – di un prodotto per combattere il punteruolo acquatico del riso (Lissorhoptrus oryzophilus), coleottero curculionide esotico che negli ultimi tre anni si é diffuso nell’ area risicola. Tale prodotto prende il nome di Contest, ed è un piretroide con Alfacipermetrina come principio attivo.
E’ stato accertato che il Contest uccide tutte le forme di vita acquatiche che incontra, inclusi pesci, anfibi (larve e adulti di specie acquatiche) e gli invertebrati acquatici.

Guida al giardinaggio: l’ edera

 Tutti conoscono le foglie dell’ edera, a tre o cinque lobi, colorate di verde acceso oppure scuro, più o meno screziate di bianco, giallo, crema e rosa, secondo la varietà. I suoi rami, particolarmente vigorosi, si arrampicano facilmente su qualsiasi supporto, mentre, se coltivate in interno, si lasciano spesso ricadere.

LA POSIZIONE

L’ edera sta bene sia in piena luce sia a mezz’ ombra. Si adatta anche a un ampio spettro di temperature, da un minimo di 5-10°C fino a 20-22C°. Le varietà screziate esigono più luce e più calore.

LE CURE
In promavera e in estate bagnate con moderazione e, ogni due o tre settimane, fate dei modesti apporti di fertilizzante ordinario.
In inverno invece bisogna essere più parsimoniosi con l’ acqua, soprattutto se l’ ambiente è fresco e la luce debole.