Un 2011 contro plastica e fertilizzanti: l’impegno dell’Onu per salvare l’ambiente

 Fertilizzanti e plastica: sono loro le nuove minacce che mettono a rischio la salute del Pianeta e alle quali sarà necessario dare presto una risposta. E’ questa una delle conclusioni dell’edizione 2011 del Libro dell’anno del Programma Onu per l’Ambiente.

I danni ambientali dei fertilizzanti
Negli ultimi 50 anni, la concentrazione di fosforo nelle acque dolci e nel terreno del Pianeta è cresciuto di almeno il 75%, mentre il flusso stimato di fosforo scaricato dalla terra nell’ambiente marino è di circa 22 milioni di tonnellate l’ anno. Nel documento Onu si evidenzia la grande opportunità di riciclo: nelle megacittà dei paesi in via di sviluppo vengono scaricati in mare fino al 70% delle acque reflue.

Così i cambiamenti climatici influenzano la borsa

I cambiamenti climatici influenzano anche la borsa. Le principali aziende mondiali quotate in Borsa, nonostante la mancanza di un accordo globale sul cambiamento climatico, affermano che il carbon management sta assumendo una priorità strategica per il loro business, diventando a tutti gli effetti un driver competitivo. Anche in Italia, il carbon management si sta definitivamente imponendo nell’agenda dei consigli di amministrazione quale importante indicatore a cui gli investitori guardano con sempre maggiore attenzione.
E’ questo il trend che emerge con forza dall’ultimo studio ‘Carbon Disclosure Project 2010- Italy 60 Report’, presentato oggi a Milano in Borsa Italiana, in un evento promosso dal Carbon Disclosure Project, l’ong che rappresenta oltre 500 investitori istituzionali, elaborata da Pwc in collaborazione con Banca Monte dei Paschi di Siena.

E’ allarme miele contaminato da mails ogm MON810

 Il miele in cui è riscontrabile la presenza di polline di mais MON 810 e gli integratori alimentari a base di polline contenenti la medesima varietà di mais sono alimenti prodotti a partire da Ogm” e di conseguenza devono essere soggetti ”ad un’autorizzazione all’immissione in commercio” ”indipendentemente dal fatto che tale materiale sia stato incluso intenzionalmente o meno”. E’ quanto afferma Coldiretti commentando le conclusioni dell’Avvocato generale della Corte di Giustizia Bot su una pronuncia relativa alla presenza di dna geneticamente modificato nel miele richiesta dal Tribunale amministrativo della Baviera al quale si è rivolto un produttore tedesco di miele che ha rilevato nel proprio miele tracce di polline di mais Ogm (varietà MON810) coltivato in un campo posto in prossimità.

La caldaia che non inquina è in prova in una scuola di Pordenone

Partita la sperimentazione di una ‘caldaia’ che fa a meno di combustibili fossili e quindi non inquina. Ed un primo prototipo funzionante di questa nuova generazione di caldaie di media taglia, e ad alta efficienza, è stato installato in un comprensorio scolastico di Pordenone. Lo annuncia il parco scientifico Area Science Park di Trieste riferendo che si tratta di “un vero salto tecnologico nel settore” e di un’innovazione “in corso di brevetto, da cui presto nascerà in Area Science Park, in collaborazione con Stp, uno spin-off imprenditoriale” del parco scientifico triestino.

Mediterraneo a rischio trivellazioni incontrollate

 Le scoperte di giacimenti colossali di gas sui fondali profondi del Mediterraneo “hanno scatenato una caccia al tesoro” che rischia di danneggiare “inevitabilmente ambienti unici per la biodiversità marina, protetti in base a convenzioni internazionali“. L’allarme arriva dal Wwf che ricorda come la più recente trivellazione, “quella del giacimento ‘Leviatano’, il più grande del mondo, a 135 km al largo della costa di Israele, è avvenuta in acque cosiddette profonde e su fondali dalle caratteristiche uniche“. Ma per gli ambientalisti “lo stesso si può dire dei giacimenti di gas trovati nelle acque antistanti il Delta del Nilo, a 80 km a nord-ovest di Alessandria“.
In queste due aree -sottolinea il Wwf- vivono comunità di spugne di acque profonde, vermi, molluschi e coralli di acqua fredda. Per questo motivo, nel Mare di Levante dove è situato il primo giacimento, vige una limitazione della pesca a strascico sotto i 1000 metri di profondità proprio per proteggere le specie di acque profonde“.

Inquinamento: Cina e Usa influiscono maggiormente sui cambiamenti climatici

 Non c’é molta differenza tra nord e sud del mondo quando si guarda al numero dei disatri naturali. Ma la disparità aumenta a favore del sud quando si calcolano gli impatti. Eppure nella classifica sono in testa Cina e Usa, sia per i danni economici che per il numero di eventi. Questo quanto emerge dal convegno sull’economia delle calamità naturali e la riduzione degli impatti organizzato dal Centro Euro-Mediterraneo per i cambiamenti climatici (Cmcc), e iniziato oggi a Venezia.

Le catastrofi naturali
Secondo Carlo Carraro, direttore scientifico del Cmcc e della Fondazione Eni Enrico Mattei, le catastrofi naturali sono state “particolarmente intense nel corso del 2010”. Proprio dalle serie storiche, afferma Carraro, emerge infatti che gli eventi sono “innegabilmente crescenti” mentre gli impatti a livello globale sono “decrescenti”, sia per il numero di morti che per le conseguenze delle malattie. A ben vedere, osserva l’esperto del Cmcc, tra nord e sud del mondo il numero di fenomeni è più o meno lo stesso, ma alle latitudini meridionali del globo “le catastrofi ambientali sono ancora delle catastrofi”.

Messico, la riviera Maya a rischio: inquinamento delle falde acquifere

 Il futuro della nuova riviera Maya, in Messico, è a rischio. Secondo un nuovo studio, svolto da un’ equipe internazionale di ricerca, nelle falde acquifere sotterranee alla penisola dello Yucatan sono presenti sostanze inquinanti come droghe, pesticidi e sostanze chimiche. I ricercatori, analizzando il fitto labirinto di grotte sotterranee sottostanti la popolare meta turistica messicana, hanno scoperto una “preoccupante” contaminazione delle riserve di acqua che potrebbe aver contribuito anche alla perdita del 50% dei coralli al largo della costa. Sebbene i livelli di inquinanti non facciano scattare l’ allarme sanitario, i dati forniti dallo studio, guidato da Chris D.Metcalfe della Trent University in Canada, suscitano, secondo gli scienziati, “preoccupazione circa il potenziale di esposizione umana al consumo di acqua potabile contaminata“.

Il nucleare arriva negli Emirati Arabi: i lavori del primo impianto nucleare nel 2012

 I lavori per la costruzione del primo impianto nucleare degli Emirati Arabi Uniti (Eau) inizieranno il prossimo anno. Lo riferisce il quotidiano Gulf News. La centrale sara’ operativa nel 2017 mentre, una dopo l’altra, entro il 2020, verranno realizzate e messe in attiva’ altre tre centrali, tutte nella stessa localita’ desertica: Braqa, all’estremo sud-ovest dell’emirato, a 75km dal confine con l’Arabia Saudita. I progetti hanno avuto il benestare dell’Iab, organismo indipendente presieduto da Hans Blix, gia’ direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), che ha valutato positivamente il programma nucleare emiratino volto alla produzione di energia per fini civili e le misure di sicurezza adottate.

Rifiuti elettronici: oltre 4mila tonnellate raccolte dai negozi col sistema uno contro uno

 Oltre 4mila tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici, i cosiddetti Raee, sono state raccolte nel 2010 dai negozi della distribuzione moderna: e’ il bilancio tracciato da Ecolight, consorzio che si occupa della gestione dei Raee, dopo i primi sei mesi dall’entrata in vigore del decreto ‘Uno contro Uno’. La raccolta, spiega in una nota il consorzio che offre il servizio di ritiro e smaltimento ad oltre 3mila esercizi commerciali in Italia, e’ aumentata soprattutto nell’ultimo trimestre del 2010: rispetto al periodo luglio-ottobre i quantitativi di Raee ricevuti dai negozi sono raddoppiati e solo nel mese di dicembre sono state sfiorate mille tonnellate. La maggior parte dei rifiuti Raee raccolti e’ costituita dai ”grandi elettrodomestici” come lavatrici, lavastoviglie e forni. Piu’ di diecimila i televisori avviati al recupero, mentre sono ancora piuttosto basse le quantita’ dell’elettronica di consumo, come cellulari e computer.

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