Il Giappone annuncia la fine con anticipo della campagna di caccia alle balene

 Il Giappone mette fine con anticipo, il 18 febbraio 2011, alla campagna di caccia alle balene nei Mari Antartici a causa delle continue azioni di disturbo degli attivisti di Sea Shepherd Conservation Society e dopo aver pescato solo un quinto delle balene che avevano pianificato.
Gli attivisti di Sea Shepherd Conservation Society, definiti un gruppo di terroristi dalle autorità giapponesi a causa delle sue attività di disturbo all’annuale caccia alle balene nei Mari Antartici, hanno accolto con entusiasmo e come una vittoria la notizia e hanno annunciato che continueranno con le loro azioni di disturbo anche il prossimo anno.
Anche l’Australia, che si è mobilitata contro la caccia alle balene e vuole portare il caso di fronte ad un tribunale internazionale, ha accolto con entusiasmo la notizia della fine anticipata della campagna di caccia alle balene.

Il nucleare arriva negli Emirati Arabi: i lavori del primo impianto nucleare nel 2012

 I lavori per la costruzione del primo impianto nucleare degli Emirati Arabi Uniti (Eau) inizieranno il prossimo anno. Lo riferisce il quotidiano Gulf News. La centrale sara’ operativa nel 2017 mentre, una dopo l’altra, entro il 2020, verranno realizzate e messe in attiva’ altre tre centrali, tutte nella stessa localita’ desertica: Braqa, all’estremo sud-ovest dell’emirato, a 75km dal confine con l’Arabia Saudita. I progetti hanno avuto il benestare dell’Iab, organismo indipendente presieduto da Hans Blix, gia’ direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), che ha valutato positivamente il programma nucleare emiratino volto alla produzione di energia per fini civili e le misure di sicurezza adottate.

Ecosute: Tokyo progetta la eco-stazione hi-tech

 Stazioni ferroviarie ‘verdi’, dotate delle ultime tecnologie in materia di risparmio energetico e tutela ambientale, per dare vita a moderne oasi nella giungla di cemento metropolitana. E’ quanto intende fare l’operatore ferroviario Jr East, che a Tokyo ha annunciato l’avvio del futuristico progetto ‘Ecosute‘ (stazione ecologica) cominciando dal distretto del business di Shinjuku, dove la stazione di Yotsuya, sulla frequentata linea Chuo, sarà la prima a essere ristrutturata con i nuovi standard.

Eco-giardiniere cercasi per Buckingham Palace

 Eco-giardiniere cercasi, per trasformare i giardini di Buckingham Palace in un’oasi ecologica nel bel mezzo del caos del centro di Londra. La regina Elisabetta è in cerca di un giardiniere dalla filosofia – e dal pollice, ovviamente – verde, in grado di curare i 16 ettari di terreno intorno al palazzo reale in maniera totalmente ecosostenibile, riciclando la quasi totalità dei rifiuti e incoraggiando il proliferare di insetti, piante e uccelli selvatici. Per poco meno di 15.000 sterline all’anno, il nuovo giardiniere dovrà “mantenere i cespugli, le erbe e roseti secondo i principi dell’orticoltura biologica“, utilizzando al minimo i macchinari “incoraggiando lo sviluppo di specie selvatiche“.

Bioparco ospita il corso “Il Patentino”

 Sabato 26 e domenica 27 marzo 2011 il Bioparco ospita il corso dal titolo: “Il Patentino”: uno strumento per conoscere, capire e vivere meglio con i cani, primo corso formativo per proprietari di cani, in collaborazione con l’Ordine dei Medici Veterinari, l’ASL RMA ed il Comune di Roma.
Il corso si svolgerà presso la Sala degli Elefanti del Bioparco, ingresso da Viale del Giardino Zoologico, 20 (Uffici della Direzione) ed avrà una durata complessiva di 10 ore (dalle 8.30 alle 13.30 di sabato e dalle 8.30 alle 13.30 di domenica).
I relatori del corso sono: Francesca Bellini e Luca Tosti Croce – Medici Veterinari ASL Rm/A;

Allarme olio OGM in Puglia

 I volontari di Greenpeace hanno scovato in Puglia due oli prodotti con soia geneticamente modificata. Si tratta dell’olio di soia e dell’olio di semi vari a marchio “Dentamaro”, prodotti e commercializzati dalla Dentamaro Srl di Bari.
Greenpeace Italia esorta tutti coloro che hanno a cuore il buon cibo e la salvaguardia delle produzioni alimentari Italiane a mobilitarsi e a cercare sempre eventuali presenze di organismi geneticamente modificati nei prodotti da usare in cucina ed invita tutti ad inviare una lettera alla Dentamaro Srl per chiedere di non usare più OGM nei propri prodotti.

Artemisia

 L’artemisia, Artemisia vulgaris L., è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Composite. E’ chiamata anche: Assenzio volgare, Assenzio selvatico, Amarella, Assenzio delle siepi, Urtmia, Arcimesa, Rettimisia, Altanisie. Questa pianta erbacea cresce, da 50 a 150 cm, nei luoghi incolti dalla pianura alle basse pendici montuose, fino a 1600 metri. L’artemisia ha fusto rossastro, erbaceo, ramoso, le foglie sono divise in lobi acuti, verde scuro e glabre sopra, lanuginose e biancastre sotto. I fiori dell’artemisia sono giallastri, tubulosi, disposti in piccoli capolini eretti, a involucro, raccolti in larghe pannocchie di spighe molli.

Jek si lascia morire di fame mentre il suo amico umano è in ospedale

 Jeck è un barboncino di dieci anni che ha sempre vissuto con Palmiro, il suo compagno umano e non se ne era mai separato. Un giorno Palmiro Andreoli, 71 anni, ha un piccolo incidente in bicicletta e finisce nell’Adda mentre sta percorrendo una pista ciclabile lungo il fiume, il cane abbaia e guaisce sul ciglio della strada finché non riesce ad attirare le attenzioni di una passante e il suo compagno umano viene soccorso e portato in ospedale. La diagnosi non è grave, rottura del femore, ma è necessario il ricovero in ospedale di Palmiro e Jek rimasto solo pensa probabilmente di essere stato abbandonato o peggio che il suo compagno umano è morto. Il cane smette di mangiare e si lascia morire di fame nonostante venga accudito amorevolmente da Luciano Violante, un amico di Palmiro.

Solarexpo Verona: dal 4 al 6 maggio le novità tecnologiche delle energie pulite

Solarexpo 2011, in programma alla Fiera di Verona dal 4 al 6 maggio, dedichera’ quattro aree alle novita’ nel campo delle tecnologie piu’ avanzate. Ci sara’ Polygen, il technology focus riservato alla cogenerazione distribuita e alla trigenerazione; Pv Supply Chain, con in mostra tutte le tecnologie dedicate alla filiera del fotovoltaico; l’area Csp-Cpv (Concentrating solar power) per le nuove tecnologie di concentratori solari; Ecomove, che proporra’ l’esposizione di mezzi di trasporto innovativi e a basso impatto ambientale. Verranno inoltre allestite cinque aree tematiche esterne (eolico, Csp, inverter, tracker e area dinamica bioenergie), pensate per dare spazio alla grandi tecnologie.

Cosmetici halal: l’etica della bellezza che segue i dettami della fede islamica

 Un business che nel 2010 ha superato il tetto dei 2 miliardi di euro, triplicando il fatturato in appena 2 anni in barba alla crisi che incalza. Un eldorado fatto di creme, mascara, profumi, ombretti e tutto ciò che farebbe la felicità di ogni donna. Ma rigorosamente halal, ovvero lecito, concesso a chi segue i dettami della fede islamica. D’obbligo, ad esempio, il divieto di carne di maiale o derivati e, naturalmente, il bando all’alcol. A tavola e non solo. Mutuato dalle prescrizioni alimentari religiose, il termine halal indica infatti tutto ciò che è ingeribile, ma anche iniettabile o che può penetrare nel corpo attraverso i pori della pelle. Inclusi i cosmetici, dunque, la cui correttezza dei processi di lavorazione e degli ingredienti utilizzati è cruciale per il fedele musulmano. ‘Paletti’ che, buttando un occhio ai numeri, fanno fruttare milioni di dollari alle aziende che decidono di attenersi alle leggi della sharia nei processi di lavorazione. E l’Italia, per fortuna, non sta ferma a guardare.