Jek si lascia morire di fame mentre il suo amico umano è in ospedale

di Redazione 103 views0

 Jeck è un barboncino di dieci anni che ha sempre vissuto con Palmiro, il suo compagno umano e non se ne era mai separato. Un giorno Palmiro Andreoli, 71 anni, ha un piccolo incidente in bicicletta e finisce nell’Adda mentre sta percorrendo una pista ciclabile lungo il fiume, il cane abbaia e guaisce sul ciglio della strada finché non riesce ad attirare le attenzioni di una passante e il suo compagno umano viene soccorso e portato in ospedale. La diagnosi non è grave, rottura del femore, ma è necessario il ricovero in ospedale di Palmiro e Jek rimasto solo pensa probabilmente di essere stato abbandonato o peggio che il suo compagno umano è morto. Il cane smette di mangiare e si lascia morire di fame nonostante venga accudito amorevolmente da Luciano Violante, un amico di Palmiro.
Palmiro si è salvato, ma il suo cane, da quando lui era stato ricoverato, non prendeva più cibo da nessuno. Stava morendo di crepacuore” racconta Luciano Violante, un amico di Palmiro Andreoli, ed ex consigliere comunale di Sondrio.

Un accordo con i medici
Preoccupato per il cane, Luciano, l’amico di Palmiro Andreoli, fa in modo di trovare un accordo con i medici dell’ospedale per far incontrare il cane con il suo compagno umano. Gli incontri avvengono nel giardino dell’ospedale e Jek, una volta visto che Palmiro è fuori pericolo e non lo ha abbandonato riprende a mangiare. Ora Palmiro è tornato a casa e lui e il suo cane sono finalmente di nuovo insieme.

Ha ripreso a mangiare
Grazie all’interessamento di Violante e del mio medico curante” afferma Andreoli “i sanitari dell’ospedale hanno accettato che Jeck venisse a trovarmi durante il ricovero. Così ha ripreso a mangiare e, gradualmente, è migliorato. Adesso sono tornato a casa, dopo un mese, siamo tornati a vivere assieme, io e la mia bestiola”.

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