Il Nobel per la Pace 2013 all’Agenzia per il disarmo chimico

di Redazione 676 views0

E’ stato assegnato all’Opac il Premio Nobel per la Pace 2013. L’Agenzia, una delle meno conosciute ma allo stesso tempo più attive livello internazionale, è stata insignita della prestigiosa onorificenza dell’Accademia di Oslo per il suo costante lavoro per l’eliminazioni delle armi chimiche.

U riconoscimento che giunge anche per il grande lavoro che l’Opac sta facendo in Siria per lo smantellamento dell’arsenale chimico messo in piedi dal presidente Assad, che secondo le ultime stime comprenderebbe oltre mille tonnellate di armi non convenzionali distribuite in almeno 45 località della Siria.

L’OPAC – Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (in inglese la sigla OPCW, ovvero Organisation for the prohibition of chemical weapons) è è una istituzione nata nel 1997 con sede a Bruxelles e fin dalla sua creazione ha fatto molti sforzi per distruggere le armi chimiche e le armi non convenzionali accumulate dai vari paesi del mondo : soprattutto Russia e Stati Uniti, che se ne sono rifornite durante la Guerra Fredda, e poi Iraq, Libia e, ultima in ordine di tempo, la Siria.

Al momento i tecnici dell’Opac hanno distrutto circa 57.000 tonnellate di armi chimiche.

La motivazione dell’assegnazione del Nobel per la Pace all’Opac è stata molto semplice: dall’Accademia di Oslo fanno sapere che il premio è stato dato per il lavoro svolto fino adesso, ma il messaggio che l’Accademia ha voluto lanciare è di più ampia portata. L’Opac, infatti, è nata in attuazione del Trattato di interdizione all’uso delle armi chimiche firmato nel 1993, firmata da molti paesi del mondo, ma non da tutti: questo premio Nobel vuole essere un imput ai paesi che non hanno ancora firmato il trattato – Angola, Corea del Nord, Egitto, Israele e Myanmar – a prendere provvedimenti immediati.

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