Amazzonia, i pericoli della perdita di biodiversità a livello batterico

di Redazione 243 views0

 Come è noto la Foresta Amazzonica rappresenta una riserva di foreste pluviali fondamentale per il pianeta e ospita circa un terzo delle specie viventi che lo abitano. Purtroppo, come è altrettanto noto, poche zone sono soggette a deforestazione come l’Amazzonia. Un recente studio sottolinea i pericoli della perdita di biodiversità nell’area a livello batterico: tale perdita potrebbe influire sulla capacità di adattamento dell’ecosistema.

Uno studio dell’Università di Arlington nel Texas realizzato da un equipe di scienziati coordinati da Jorge Rodrigues ha di recente pubblicato uno studio interessante e al contempo preoccupante. Oggetto della ricerca è l’Amazzonia e più nello specifico la perdita di biodiversità batterica nella zona. Gli scienziati hanno esaminato 100 km quadrati di foresta pluviale, una parte di recente trasformata in terreno agricolo. La perdita di biodiversità che si verifica nell’Amazzonia è un dramma di cui si discute da molto tempo, ma gli studiosi in questo caso si sono concentrati esclusivamente sulla perdita di vita batterica.

Secondo gli scienziati l’impoverimento della biodiversità batterica dell’Amazzonia ha come conseguenza un’omogeneizzazione biotica tale da rappresentare un grave colpo alla biodiversità in sé in senso globale, ma non solo: secondo i risultati dello studio l’impoverimento del patrimonio getico dei batteri nelle zone sottoposte a deforestazione avrebbe come conseguenza anche l’incapacità o la minor capacità degli ecosistemi ad adattarsi ai cambiamenti. Gli studiosi hanno argomentato i risultati ottenuti con logica semplice ma stringente sottolineando che si tratta di una ricerca importante

perché sostiene l’idea che anche i microbi possono essere influenzati dai cambiamenti ambientali causati dall’uomo. [I] microbi hanno un ruolo fondamentale nei processi ambientali, come il riciclo delle sostanze nutrienti, la produzione di acqua pulita e la rimozione di sostanze inquinanti.

Non solo i microbi possono essere influenzati dall’attività umana, dicono quindi i ricercatori, ma il loro impoverimento ha anche conseguenze importanti e rappresenta un pericolo concreto per gli ecosistemi. La situazione in Amazzonia (ma non solo) potrebbe quindi essere ancor più nera del previsto.

Photo Credits | skifatenum su Flickr

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>