La Svizzera dice no al nucleare ma non ferma la ricerca

di Redazione 35 views0

La Svizzera ha preso una decisione destinata a dividere l’opinione pubblica, come spesso accade con questioni scottanti come quella del nucleare. Dopo la tragedia di Fukushima sono molti i Paesi intenzionati a fare qualche passo indietro, meditando attentamente l’idea di utilizzare l’energia nucleare.

La Svizzera rinuncerà progressivamente alle centrali nucleari ma non per questo motivo fermerà la ricerca in tal senso, perché in ogni caso sviluppare nuove tecniche di sicurezza sarà utile per tutti quei posti in cui le centrali rimarranno attive. No alle centrali, ma sì alla formazione e alla ricerca, ma ovviamente i risultati non si vedranno dall’oggi al domani.

Rinunciare alle centrali non significa che chiuderanno domani ma che ci vorranno anni prima che la Svizzera abbandoni definitivamente il nucleare ma, come spiegato da Doris Leuthard, servono le conoscenze e la formazione adatti per saperle gestire garantendo il massimo della sicurezza.

Le tre mozioni approvate, chiedono che non vengano costruite più centrali e che vengano chiusi tutti gli impianti non conformi alle norme di sicurezza, ma l’insegnamento e la formazione dovranno essere sostenuti. Questo è un punto fondamentale, la ricerca servirà soprattutto in cui bisognerà affrontare la chiusura delle centrali e lo smaltimento delle scorie nucleari.

Un’altra mozione chiede maggiore trasparenza sull’origine dei combustibili che vengono impiegati nelle centrali e un maggiore impegno nella promozione della diffusione delle energie rinnovabili nonché maggiore efficienza degli apparecchi elettrici. I problemi tuttavia non mancheranno, perché non tutti sono d’accordo sulle mozioni. Le centrali che verranno spente saranno cinque e il tutto accadrà entro il 2035, ma bisogna tenere in considerazione che da esse deriva il 40% dell’energia della Svizzera, ma i cittadini elvetici si stanno impegnando per utilizzare le energie pulite e questo non potrà fare altro che andare a loro vantaggio: energie pulite e meno costi, meno imposte per vivere nel totale rispetto dell’ambiente, senza alcun rischio.

Photo Credits | Thinkstock

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