La Cina e la scelta tra fotovoltaico e solare termico

di Redazione 81 views1

La Cina fa paura – in primis in campo economico. E ora lo spauracchio giallo si fa sentire anche nella produzione di pannelli fotovoltaici, anche in termini di scelta tra il solare termico ed il fotovoltaico – e i cinesi potrebbero influenzare le scelte dei consumatori verso l’alternativa più economica.

Questo perché, il costo dei pannelli nell’ultimo anno è sceso bene del 37%. Un crollo determinato soprattutto dalla massiccia entrata sul mercato dei produttori cinesi – a prezzi stracciati. Un ingresso che ha fatto fallire tre produttori statunitense negli ultimi mesi.

D’altra parte il governo degli USA ha scommesso otto miliardi di dollari sul fotovoltaico, con il rischio di ritrovarsi in una situazione simile a quella successa anni fa dalla Sony con il suo Betamax – il primo sistema di videoregistrazione -, che ha finito con il perdere la battaglia contro la JVC ed il suo prodotto di successo: il VHS.

Un esempio che dimostra come i prezzi più bassi possano determinare il successo di un prodotto. E forse, per lo stesso motivo, il solare termico vincerà la sfida contro il fotovoltaico.

La competizione cinese potrebbe colpire tutti i costruttori di dispositivi solari dei paesi sviluppati, compresi grandi gruppi industriali come General Electric,
Siemens e Toshiba.

Queste imprese realizzano turbine sia per gli impianti tradizionali che per il solare termico. E soprattuto hanno acquistato negli ultimi anni dei produttori di attrezzature per la produzione di energia solare – spendendo in qualche caso anche delle somme importanti.

Siemens ha acquistato la Solel Solar Systems pagando un assegno che supera i quattrocento milioni di dollari – stiamo parlando del 2009. La General Electric ha acquistato una partecipazione in Esolar – oltre ad una licenza esclusiva per vendere la tecnologia della compagnia californiana -. ABB ha invece comprato il 35% di Novatec Solar – e ha un’opzione per comprare il resto dell’azione nel mese di marzo.

Commenti (1)

  1. Per favore c’è già troppa confusione, non aggiungiamone altra.
    In realtà chi ha scritto l’articolo sta confondendo il solare termico con il solare termodinamico che è tutt’altra cosa.
    Il solare termico serve per la produzione di calore e del suo utilizzo diretto per tutti gli scopi per il quale può essere impiegato, il solare termodinamico serve per la produzione di vapore che viene sfruttato da una turbina per generare corrente elettrica. Il solare “Termodinamico” e il solare “Fotovoltaico” sono in competizione perchè producono elettricità, il solare “Termico” invece è la tecnologia sicuramente più democratica e più economica, che dovrebbe essere per questo la più diffusa,ma che è continuamente soffocata dagli interessi sull’energia elettrica. La competizione fra Fotovoltaico e termico può essere rappresentata da un esempio chiaricatore, E’ come se una persona scalza prima di comprare le scarpe pensasse a comprare dei calzini d’oro e non di tessuto normale.Naturalmente le scarpe rappresentano il solare termico i calzini di tessuto le tecnologie convenzionali di produzione di energia eletrica con costi di mercato e il Fotovoltaico e il Termodinamico i calzini d’oro. Il solare termico, quello banalmente riconosciuto dell’acqua calda, è la tecnologia con il rapporto costo benefici migliore fra le tecnologie rinnovabili. Nella direttiva 20.20.20 che obbliga l’italia a produrre il 17% dei suoi consumi energetici con fonti rinnovabili, “il kWh elettrico è equiparato al kWh termico”, per raggiungere l’obiettivo in modo più rapido ed efficace, il solare termico dovrebbe essere una delle componenti principali. Il suo rendimento si attesta facilmente su valori 3-4 volte superiori al fotovoltaico con costi inferiori della stessa entità.
    Sarebbe sufficiente 1 m2 per abitante di solare termico per raggiungere il 25% dell’obbligo che deve sostenere l’Italia al 2020.
    Come spesso accade di fronte ad una scelta facile economica ed ovvia quale quella del solare termico, si trovano soluzioni complicate, costose, e difficili da comprendere.

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