Botti di capodanno pericolo per gli animali -parte prima-

di Redazione 44 views0

 Ogni anno si trovano ancora delle persone che non hanno null’altro da fare che sparare migliaia di “botti” per, a quanto dicono loro, salutare l’anno vecchio e cacciare gli spiriti maligni! Questa usanza relativamente recente iniziata in un’epoca in cui la società non era continuamente tartassata da rumori di macchine industriali, automobili, impianti elettrici di vario tipo, oggi ha veramente poco senso tranne che la voglia di rompere le scatole al prossimo e fare in modo che gli animali muoiano di paura o per le conseguenze provocate dalla paura per i rumori improvvisi dei “botti”.
Sparare i “botti” di capodanno o fare rumori forti e improvvisi o gettare cose vecchie e pericolose dalle finestre sono tutte usanze praticate da persone prepotenti, incoscienti, arroganti e stolte, persone che non pensano ai danni che il loro comportamento irresponsabile provoca ogni anno a persone, cani, gatti ed altri animali domestici o selvatici. Ogni anno almeno cinquemila animali muoiono nella notte di San Silvestro per colpa dei “botti“. Tra questi circa 1500 sono cani e gatti, i restanti sono piccoli mammiferi o uccelli.

Un massacro
Un massacro al quale, ancora una volta, siamo costretti ad assistere impotenti, nonostante tutti gli appelli che da anni le associazioni animaliste lanciano e le persone di buon senso sottoscrivono, e nonostante le migliaia di firme raccolte“, dicono all’Aidaa (Associazione italiana difesa animali e ambiente).

Un’ordinanza
La LAV, la Lega Anti Vivisezione, chiede ai sindaci di tutta Italia di emanare un’ordinanza che vieti l’utilizzo di petardi, botti e artifici pirotecnici di ogni genere su tutto il territorio comunale, affinché i festeggiamenti di Capodanno non si traducano in una tragedia per gli animali, oltre che per salvaguardare l’incolumità delle persone.
L’emanazione di un’Ordinanza – quella proposta dalla LAV è scaricabile dal sito della LAV alla pagina http://www.lav.it/uploads/54/26359_proposta_LAV_ordinanza_contro_i_botti.pdf – è un atto di responsabilità sia per tutelare l’incolumità pubblica, sia per evitare le conseguenze negative a carico degli animali domestici e della fauna selvatica.

Perdere l’orientamento
Il fragore dei botti, infatti, oltre a scatenare negli animali una naturale reazione di spavento, li porta frequentemente a perdere l’orientamento, esponendoli, così, al rischio di smarrimento e/o investimento. In caso poi di esplosioni a ridosso dell’animale, sia domestico, come cani e gatti, che selvatico, vagante o di proprietà, le conseguenze possono essere molto più drammatiche, causandone spesso il ferimento o la morte per ustioni e bruciature.

Un udito più sviluppato
Gli animali hanno un udito più sviluppato degli esseri umani e i rumori forti causano in loro terrore e li inducono ad avere delle reazioni istintive e incontrollate, tipo fuggire improvvisamente, divincolarsi in preda al panico e finire per spezzare la corda o strozzarsi con la catena, fuggire in strada rischiando l’investimento e rischiando di mettere in serio pericolo la loro vita e quella degli esseri umani, buttarsi da balconi o terrazzi.

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