Uso dei pesticidi in agricoltura: presentato il ddl del Pdl

di Redazione 115 views1

 Principio di precauzione, valutazione del rischio, tutela delle colture bio e lotta integrata per un’agricoltura moderna, redditizia e sostenibile. Nasce su queste basi il disegno di legge sull’uso di pesticidi in agricoltura firmato da un gruppo di senatori del Pd, su iniziativa del senatore Francesco Ferrante, e presentato oggi, a Palazzo Madama. Il ddl, “Delega al Governo per Nuove norme per l’utilizzo dei prodotti fitosanitari in Agricoltura”, ha l’obiettivo di “tutelare la salute e l’ambiente esaltando la qualità del Made in Italy” ha detto Ferrante illustrando il provvedimento, nato con il supporto di Legambiente e Movimento Difesa del Cittadino e che raccoglie anche l’adesione di esponenti di Svp.

UN USO SOSTENIBILE DEI FITOFARMACI
Con questo disegno di Legge, nello spirito delle recenti direttive europee che già prevedono che gli Stati membri adottino piani nazionali per l’uso sostenibile dei fitofarmaci, vogliamo ridurre, entro il 1 gennaio 2013, la dipendenza dall’utilizzo dei pesticidi e regolamentare la fase dell’impiego dei prodotti fitosanitari in agricoltura” ha detto ancora Ferrante nel corso di una conferenza stampa cui hanno preso parte il presidente di Movimento Difesa del Cittadino, Antonio Longo, e il responsabile scientifico di Legambiente, Stefano Ciafani.

I METODI ALTERNATIVI
Metodi alternativi e più sostenibili sono possibili e già praticati, le norme europee – ha aggiunto Ferrante – tracciano la strada giusta ma oggi abbiamo bisogno di regole certe che entrino in vigore in tempi ragionevoli ma definiti e di sistemi che sostengano concretamente l’agricoltura di qualità“. E che la situazione sia critica lo rilevano i rapporti elaborati annualmente da Movimento Difesa del Cittadino e Legambiente, “Italia a tavola” e “Pesticidi nel Piatto”, che, su analisi svolte dai laboratori pubblici provinciali e regionali, hanno riferito che su 8.764 campioni 109 sono risultati irregolari (1,2% del totale), in leggero aumento rispetto al 2008 (1%), mentre su 2.410 campioni, pari al 27,5%, è stata rilevata la presenza di uno o più residui.

I RESIDUI DI PESTICIDI
Sempre secondo i rapporti sui residui di pesticidi nel cibo che arriva sulle tavole dei consumatori di Movimento Difesa del Cittadino e Legambiente, nel 2009 e’ aumentata, rispetto al 2008, anche la percentuale di campioni con uno o piu’ residui tra i prodotti derivati (19,5%) e nelle verdure (16,3%). Nella frutta, su 3.507 campioni, 81 (il 2,3%) sono irregolari con residui al di sopra dei limiti di legge (+0,7% rispetto al 2008). I campioni di frutta regolari con uno o più di un residuo chimico risultano pari al 43,9%, quindi “solo poco più di un frutto su due, pari al 53,8%, tra quelli che arrivano sulle nostre tavole, è privo di residui chimici” affermano i rapporti di Legambiente e Mdc.
L’iniziativa di Ferrante – ha sottolineato il presidente di Mdc, Antonio Longo – è molto opportuna e la condividiamo pienamente perché garantire ai consumatori la migliore sicurezza alimentare possibile deve essere una priorità per tutta la filiera, a cominciare dagli agricoltori“. “Il successo dei prodotti biologici – ha proseguito Longo – è la dimostrazione che le famiglie sono disposte anche a spendere qualcosa in più per avere ortofrutta sicura“.

IL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE
L’adozione del principio di precauzione – ha sottolineato il responsabile scientifico di Legambiente, Stefano Ciafani – risulta ormai inderogabile. E’ necessario intervenire, per esempio, per modificare i modelli di riferimento utilizzati nel calcolo dei limiti di concentrazione dei residui consentiti per tutelare meglio la salute dei bambini e adottare efficienti modelli di analisi del multiresiduo che possano valutare la tendenza di alcuni agrofarmaci a rilasciare nell’ambiente residui potenzialmente nocivi per la salute umana ma anche dell’ambiente e degli animali“.

GLI STUDI
Nel tracciare il quadro della presenza di pesticidi sugli alimenti che arrivano sulle tavole degli italiani, Ferrante, Longo e Ciafani hanno riferito che “tra i prodotti che presentano contemporaneamente residui di diverse sostanze chimiche, i cui effetti sinergici sulla salute dell’uomo e sull’ambiente andrebbero adeguatamente verificati, solo per fare qualche esempio, in due campioni di uva analizzati in Sicilia e Puglia sono stati rilevati, rispettivamente, 9 e 7 diverse sostanze chimiche, cosi’ come 7 sostanze sono state rinvenute anche su una mela analizzata in Campania e su un peperone in Sicilia e ben 6 principi attivi su una sola fragola in vendita in Puglia“.
Su una mela, un pomodoro e in un campione di vino, ha detto Ferrante nel corso dell’incontro a Palazzo Madama, “sono stati rintracciati anche residui di Procimidone, un fungicida della classe dei Distruttori endocrini, gia’ considerato come possibile cancerogeno dall’Epa, l’Agenzia americana per la protezione ambientale”. “Come facciamo a garantire ai consumatori che quello che arriva a tavola e’ sicuro? Bisogna intervenire con una norma” ha detto ancora il senatore del Pd che riferisce di aver “aperto un discorso anche con la maggioranza” e che nel ddl non “si parla di biologico”, settore per il quale “e’ gia’ in discussione un ddl ad hoc in Commissione Agricoltura“.

IL DIVIETO DEI PESTICIDI IN LUOGHI PUBBLICI
Tavola ma non solo. Tra i punti cardine del provvedimento presentato oggi si prevede anche di vietare l’uso di pesticidi in aeree specifiche tra cui parchi e cortili delle scuole, eliminare il rischio d’inquinamento conseguente all’uso di pesticidi di falde acquifere e sorgenti di acqua potabile, vietare a chiunque l’utilizzazione di prodotti fitosanitari se l’area e’ confinante con una coltivazione biologica. E non solo.
Il ddl sui pesticidi ha l’obiettivo infatti di proteggere anche l’attivita’ pronuba degli insetti impollinatori attraverso adeguate precauzioni. Il provvedimento, inoltre, indica di adottare misure volte a promuovere programmi di informazione e di sensibilizzazione sul tema dei pesticidi.
“Novita’ del ddl rispetto alle norme europee e’ sui residui. Adottare modelli efficienti di analisi sull’uso residuo di pesticidi consente un passo avanti” ha rilevato Ciafani di Legambiente. “Occorre modificare -ha aggiunto- i metodi di legge con cui sono definiti i limiti. Valutarli su un uomo di 60 chili puo’ lasciare aperte importanti lacune mentre il ddl apre a riferimenti piu’ ampi e realistici“.
Primi firmatari del Disegno di Legge “Delega al Governo per Nuove norme per l’utilizzo dei prodotti fitosanitari in Agricoltura” d’iniziativa del senatore Francesco Ferrante, sono i senatori del Pd Emanuela Baio, Filippo Bubbico, Silvia Della Monica, Roberto Della Seta, Roberto Di Giovan Paolo, Mauro Maria Marino, Alberto Maritati, Paolo Nerozzi, Gian Piero Scanu, Gian Carlo Sangalli, Vincenzo Maria Vita, e i senatori del Svp Manfred Pinzger e Helga Thaler.

Commenti (1)

  1. sono una donna di 36 anni vivo in un paese di contadini è da 3 anni che chiedo ai miei vicini un maggior controllo sulla somministrazione di pesticidi senza alcuna considerazione. in questo periodo quando fanno questi trattamenti invadono anche la mia proprietà ed io sto avendo dei grossi problemi di salute non so più cosa fare, inoltre temo per la salute dei miei figli. Spero proprio che questa proposta di legge venga approvata.

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