Antica saggezza ed ecologia nell’ era della produzione industriale

di Redazione 506 views0

 Torniamo all’ ecoalfabeto di Fritjof Capra: la Bibbia ricorda che la consapevolezza dei cicli della natura fa parte dell’ antica saggezza umana. Purtroppo abbiamo perso parte di questa saggezza durante il recente e relativamente breve periodo dell’ era industriale. Oggi assistiamo a un forte conflitto tra l’ ecologia e i sistemi economici del mondo industriale. Esso nasce dal fatto che la natura è ciclica, mentre i nostri sistemi industriali sono lineari.

MODELLI CICLICI E MODELLI LINEARI
Le nostre aziende assimilano le risorse, le trasformano in prodotti + rifiuti e vendono i prodotti ai consumatori, che si sbarazzano di ulteriori rifiuti dopo aver consumato i prodotti. I modelli sostenibili di produzione e consumo devono essere ciclici, invece, a imitazione dei processi ciclici in natura. Per raggiungere configurazioni cicliche simili, dobbiamo essenzialmente riprogettare le nostre attività commerciali e la nostra economia.

LA CRESCITA ECONOMICA SENZA LIMITI
Alla radice di questo problema sta la nostra ossessione per una crescita economica senza limiti. La crescita è un aspetto fondamentale di tutte le cose viventi, ma su un pianeta limitato non tutte le cose possono crescere simultaneamente. Ogni cosa alla sua stagione. Mentre alcune cose crescono, altre devono diminuire. Come la decomposizione delle foglie cadute l’ anno scorso fornisce sostanze nutritive per la nuova crescita di questa primavera, così – secondo la teoria di Capra – certe istituzioni devono essere lasciate al loro declino e decadimento di modo che il loro capitale e i loro talenti umani possano essere liberati e riciclati per creare nuove organizzazioni.

LA COLTIVAZIONE DI UN ORTOQuesta antica sapienza
Questa antica sapienza può essere vissuta e compresa direttamente attraverso la coltivazione di un orto. Alle soglie del XXI secolo ci si presenta la grande sfida di creare comunità ecologicamente sostenibili, in cui possiamo soddisfare i nostri bisogni e le nostre aspirazioni senza ridurre le possibilità di sopravvivenza per le generazioni future. Per raggiungere questo obiettivo possiamo imparare delle lezioni preziose dallo studio degli ecosistemi, che sono comunità sostenibili formate da piante, animali e microrganismi. Per comprendere queste lezioni dobbiamo imparare i principi basilari dell’ ecologia. Dobbiamo essere formati ecologicamente, e il miglior posto per coltivare la propria formazione ecologica è l’ orto scolastico.

L’ ORTO E LE RELIGIONI
Non è un caso che coltivare un orto e preparare il cibo con la verdura che vi cresce abbia fatto parte integrante della pratica religiosa in numerose tradizioni spirituali, ad esempio nelle tradizioni monastiche del critianesimo e del buddismo. Coltivare un orto e cucinare sono esempi di lavoro ciclico – un lavoro che dev’ essere rifatto di continuo, un lavoro che non lascia alcuna traccia durevole. Si prepara un pasto che viene mangiato subito. Si lavano piatti che ben presto saranno nuovamente sporchi. Si semina, si coltiva l’ orto, si raccoglie e poi si pianta ancora. Questo lavoro fa parte della pratica monastica perché ci aiuta a riconoscere l’ ordine naturale di crescita e declino, nascita e morte, e questo ci rende consapevoli di come siamo inglobati in questi cicli naturali.

I CICLI ALIMENTARI
Nell’ orto impariamo i cicli alimentari uno dei primi e più importanti concetti ecologici. Gli ecologisti hanno studiato le relazioni alimentari sin dagli inizi della scienza dell’ ecologia. All’ inizio hanno formulato il concetto di catena alimentare, tutt’ ora in uso – con creature piccole mangiate da creature più grandi, che a loro volta sono mangiate da altre ancora più grandi, e via di seguito. Ben presto gli ecologisti si sono resi conto che, quando muoiono, tutte le creature grandi sono mangiate da quelle piccole, ossia dai cosiddetti organismi preposti alla decomposizione. Questo ha portato al concetto dei cicli alimentari. E alla fine gli ecologisti hanno visto che questi cicli alimentari sono tutti collegati tra loro, poiché gran parte delle specie si alimentano da numerose altre specie, così come facciamo noi, e quindi i cicli alimetari diventano parte di un’ unica rete interconnessa. Perciò, attualmente il concetto predominante in ecologia è quello della rete alimentare, di una rete di relazioni di sostentamento.

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