Cina, più attenzione per le risorse idriche: meno sprechi e lotta all’ inquinamento

di Redazione 328 views0

 La notizia arriva da Radio Cina Internazionale: il 15 febbraio a Guilin, città nel sud-ovest della Cina, si è conclusa la riunione di lavoro delle risorse idriche nazionale, della durata di due giorni. Durante la riunione il ministro delle Risorse idriche cinese, Chen Lei, ha affermato che il paese dovrà applicare un sistema di amministrazione delle risorse idriche più rigoroso, adottare un controllo del volume d’ impiego idrico, controllare il volume generale delle acque reflue inquinanti nei fiumi e contenere risolutamente lo spreco d’ acqua, in modo da garantire lo sviluppo sostenibile dell’ economia cinese.
Anche la Cina, dunque, nonostante si sia lancianta in un boom industriale senza precedenti, comincia ad orientarsi verso una politica più ecologica e sostenibile.



Nel corso della riunione, il ministro Chen Lei ha affermato che in 30 anni l’ economia cinese ha mantenuto un alto indice d’ aumento nei consumi idrici (circa il 10% medio annuo), tuttavia il volume dell’ uso di acqua ha visto un minimo incremento, per via delle influenze con doppi fattori del cambiamento climatico globale e lo sfruttamento economico di grandi dimensioni.
Attualmente la situazione delle risorse idriche del paese è ardua.

Secondo gli ultimi dati statistici, al momento il volume d’ acqua mancante all’ anno ha raggiunto i 40 miliardi di m³. Circa due terzi delle città hanno carenza d’ acqua di varie entità, inoltre 200milioni di persone nelle campagne hanno rischi per la sicurezza d’ acqua potabile: la superficie coltivata che è influenzata dalla mancanza d’ acqua ha raggiunto oltre i 15 milioni di ettari all’ anno. In particolare quest’ anno, con la siccità che si è verificata nelle aree settentrionali, ha intensificato ancor più le contraddizioni tra offerta e domanda delle risorse idriche.

Chen Lei ha affermato che, attualmente, realizzare un sistema di amministrazione delle risorse idriche più rigoroso significa avere un controllo del volume di acqua, del volume di scarico di sostanze inquinanti nei fiumi e contenere con fermezza lo spreco d’ acqua.

Il Ministero sta stimolando con tutti gli sforzi possibili il controllo del volume dell’ uso d’ acqua nei bacini e nelle zone amministrative, in modo da contenere uno sfruttamento disordinato ed eccessivo delle risorse idriche. “Nel 2009 si dovrà completare totalmente la verifica e l’ istruzione sul piano degli obiettivi di limitazione dei permessi d’ uso idrico nei 7 grandi bacini, come il Fiume Azzuro, Fiume Giallo, Fiume Zhu Jiang, ecc – fa sapere il Ministero –. Si avvieranno i lavori inerenti nelle zone amministrative di livello provinciale, istituendo gradualmente un sistema di indici sull’ amministrazione e sulla limitazione del volume di uso idrico nei bacini, provincie, città e distretti.

Chen Lei ha infine affermato che nell’ applicazione di un sistema di amministrazione delle risorse idriche più rigoroso, si dovrà al più presto prestare maggiore attenzione alla vita della popolazione, considerando maggiormente i problemi della sicurezza e della qualità dell’ acqua potabile degli abitanti urbani e rurali.

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