Scorie radioattive: 1,3 milioni di metri cubi in Francia

Le scorie radioattive stoccate in Francia provengono principalmente dalle centrali nucleari – il 59% -, ma anche dai laboratori di ricerca – il 26% -, dalle attività militari – 11% -, dall’industria non nucleare – 3% – e dal settore medico – 1% -, secondo l’ultimo inventario pubblicato ieri dall’Agenzia nazionale per la gestione dei rifiuti radioattivi – si può scaricare dal sito istituzionale dell’organizzazione.

Fukushima: aree rese inabitabili per decenni

Continuano ad arrivare dati davvero allarmanti da Fukushima, dopo il disastro avvenuto nella centrale nucleare a seguito di un terremoto che rischia di ripetersi nuovamente, dopo la scossa di qualche giorno fa. Le aree intorno alla centrale sono ovviamente contaminate e potrebbero rimanere inabitabili per decenni, proprio a causa dei danni provocati dal sisma dello scorso 11 marzo.

Da Greenpeace la mappa dei territori “nucleari” d’ Italia

 Se dovesse tornare il nucleare in Italia, sarebbero pochissimi i territori che potrebbero ospitarlo. Grazie all’analisi di tre importanti mappe, ormai dimenticate, sveliamo perché lo stivale è assolutamente inadatto alle centrali nucleari.

E’ stato approvato il DDL 1195 che dà sei mesi al governo per definire i criteri per la localizzazione dei siti nucleari. Oggi Greenpeace diffonde tre “carte nucleari” per capire dove potrebbero finire le nuove centrali nucleari:
– la carta del CNEN, che era la risultante di varie carte tematiche elaborate negli anni settanta
– la mappa ENEA sulla vulnerabilità delle aree costiere ai cambiamenti climatici
– l’ elaborazione GIS per la localizzazione del deposito nazionale per le scorie nucleari

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