A dirlo non è il portafogli sempre più magro alla fine del mese e nemmeno l’esigenza di mascherare la scarsezza economica con una finta maschera di sobrietà: i tempi stanno cambiando e gli italiani hanno sempre più coscienza della limitatezza delle risorse, dell’esigenza del risparmio e del riuso. E’ il tramonto del consumismo e degli acquisti sfrenati come misura del benessere: sempre meno persone trovano soddisfazione nel possesso dei beni e sempre più riscoprono invece il benessere fisico e spirituale, nella ricerca di un equilibrio ed un appagamento che non possono essere comprati.
A sancire questa tendenza è il Censis, che all’interno dell’iniziativa “Un mese sociale” ha tracciato il quadro degli stili di consumo che stanno cambiando nella Penisola.