Finisce l’era del consumismo: è tempo di riuso, responsabilità e spiritualità

di Redazione 220 views1

A dirlo non è il portafogli sempre più magro alla fine del mese e nemmeno l’esigenza di mascherare la scarsezza economica con una finta maschera di sobrietà: i tempi stanno cambiando e gli italiani hanno sempre più coscienza della limitatezza delle risorse, dell’esigenza del risparmio e del riuso. E’ il tramonto del consumismo e degli acquisti sfrenati come misura del benessere: sempre meno persone trovano soddisfazione nel possesso dei beni e sempre più riscoprono invece il benessere fisico e spirituale, nella ricerca di un equilibrio ed un appagamento che non possono essere comprati.

A sancire questa tendenza è il Censis, che all’interno dell’iniziativa “Un mese sociale” ha tracciato il quadro degli stili di consumo che stanno cambiando nella Penisola.

ESSERE O AVERE?

L’incertezza verso il futuro spinge gli italiani a difendere quel poco che hanno, ritrovando così la felicità nelle piccole cose, nei valori non materiali.

Secondo le statistiche del Censis, infatti, dal 2007 al 2010 i consumi delle famiglie italiane sono diminuiti drasticamente, come se ciascuno per 20 giorni l’anno non avesse consumato nulla. Il meccanismo del consumo, insomma, si è inceppato, e con esso l’idea che consumare sia fonte di soddisfazione e realizzazione. E c’è anche più coscienza degli sprechi… consumatori più responsabili e attenti. In una parola: maturi.

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