Riciclare? Un classico. Comieco lancia una campagna per il riciclo della carta

 Diego De Silva, Paolo Giordano, Francesco Piccolo. Sono i tre scrittori schierati alla libreria Feltrinelli di Piazza Piemonte, a Milano, da Comieco per il lancio del concorso letterario “Riciclare? Un classico“. Il Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggia base cellulosica, questo il significato di Comieco, ha infatti arricchito quest’anno la propria decennale iniziativa RicicloAperto con questo concorso. Se RicicloAperto ha aperto le porte della filiera cartaria, dal 18 al 20 novembre, di un centinaio di impianti distribuiti su tutto il territorio nazionale, il concorso letterario lanciato settimana scorsa, in collaborazione con la casa editrice Minimum Fax, vede al centro i classici: i tre autori hanno infatti scelto tre libri che fanno parte di quello che il critico russo Bachtin chiamava il “tempo grande” e ognuno ne ha riscritto gli incipit.

Agriturismo a chilometri zero, una proposta di Coldiretti

 Non solo cibo locale prodotto in azienda, nelle campagne arriva l’agriturismo ristrutturato a chilometri zero dove sono banditi l’utilizzo materiale, di arredi e la progettazione di particolari architettonici del tutto estranei al territorio”. A lanciare l’idea è Simone Ferri Graziani, presidente di Coldiretti Livorno ed esponente nazionale dell’associazione Terranostra ad Agri@tour, il salone dell’agriturismo, dove ha raccontato la propria esperienza innovativa. Sono ben 19.019 gli agriturismi italiani che segnano il paesaggio delle campagne e continuano ad aumentare (+2,9% secondo Istat), per questo ”negli interventi di recupero dei nostri casali e delle nostre fattorie -sostiene Ferri Graziani- dobbiamo mettere al bando l’utilizzo di materiali che non siano espressione del territorio. Non è corretto ricostruire antichi solai con legni o con elementi che non hanno niente a che vedere con la realtà locale”.

Fiocco azzurro al Bioparco di Roma: nasce un piccolo di cercocebo

 Il 7 novembre 2010 al Bioparco di Roma è nato in cattività un esemplare maschio di Cercocebo dal collare bianco (Cercocebus atys lunulatus).
Non è facile che si verifichino nascite di animali di queste specie selvatiche in cattività.
Il piccolo è nato dai due esmplari di Cercocebo dal collare chiamati dagli operatori del Bioparco Ashante, la mamma e Mongomo, il papà, ma è stato rifiutato dalla madre, evento comune per le nascite in cattività di specie selvatiche.

Etica e sostenibilità: nasce il WorldShift Council on the G20

Nasce all’indomani del G20 di Seul il ‘Consiglio Mondiale dei 20’, il WorldShift Council on the G-20, che si pone come una sorta di Governo ombra dell’assise che dal 2008 accoglie le 20 principali economie mondiali. Ambizioso l’obiettivo del Ws20: sensibilizzare queste economie e l’opinione pubblica sulle tematiche dell’etica e della sostenibilità. E per raggiungere questo traguardo, venti tra le più eminenti personalità al mondo hanno infatti deciso di mettersi insieme per costituire un ‘consiglio etico’ del G-20, con l’obiettivo di gettare le basi per un reale sviluppo consapevole del pianeta.

In Emilia Romagna nasce Verde Energia, la prima organizzazione di produttori del settore energetico

 La Regione Emilia Romagna ha riconosciuto la prima Organizzazione di produttori del settore agroenergetico: ‘Verde Energia’, che tratta prevalentemente cereali e oleaginose destinati a utilizzo agroenergetico, rappresenta uno strumento anche sul fronte organizzativo per lo sviluppo del settore. ‘Verde energia’ è riconosciuta per l’operatività in Emilia Romagna e conta 91 aziende in regione, ma è previsto un ampliamento anche in altre regioni. “La produzione di energia in agricoltura è una attività imprenditoriale a tutto tondo che può conciliare l’attività agricola tradizionale e l’opportunità di integrazione del reddito aziendale. Questa prima Organizzazione di Produttori del settore agroenergetico – ha commentato l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni – vede l’Emilia Romagna pronta e attenta a questa nuova frontiera“.

Risorse: a Milano l’acqua costa meno che a Firenze, ma i rifiuti…

 Milano è tra le città più convenienti per il costo dell’acqua. Una famiglia tipo di 3 persone spende annualmente nella città della Madonnina meno di un terzo di quanto paghi un analogo nucleo familiare a Firenze. Differenze di tariffe anche su fronte rifiuti. A Cagliari i rifiuti costano 2,5 volte di più che a Campobasso. Anche Milano e Palermo sono le città in cui le famiglie pagano le tasse per i rifiuti solidi urbani più elevate mentre, insieme a Firenze, Genova e Bari sono le altre città italiane in cui l’acqua costa di più. E’ quanto mostra un monitoraggio ancora in corso sulle tariffe locali condotto dall’Osservatorio “Prezzi e Mercati” di Indis, Istituto dell’Unioncamere specializzato nella distribuzione, che fornisce un’idea chiara dei differenziali di spesa e di andamento da un territorio all’altro. I dati rappresentano un’anticipazione ad ora disponibile del monitoraggio in corso, condotto dall’Indis-Unioncamere sugli anni 2008-2009 che riguarderà circa 50 capoluoghi di provincia e che rappresentano circa il 30% della popolazione complessiva.

Dal petrolio al solare: così J.R. vola da Dallas al Vaticano per uno spot sulle rinnovabili

Per anni ha interpretato uno spietato magnate del petrolio: ora Larry Hagman, protagonista della serie televisiva Dallas nelle vesti di J.R. Ewing, ritorna sugli schermi italiani per sensibilizzare il pubblico sull’importanza delle energie rinnovabili in qualita’ di testimonial dell’ Azienda tedesca SolarWorld. Nello spot girato il ‘nuovo’ J.R. propone una valida alternativa al petrolio: l’energia pulita ed inesauribile generata dal sole. E l’attore ha visitato l’impianto fotovoltaico che due anni fa l’azienda tedesca ha donato allo Stato del Vaticano. Installato sul tetto dell’Aula Paolo VI, l’impianto e’ costituito da piu’ di 2.400 moduli solari capaci di generare 300 mila kilowatt di energia pulita ogni anno, corrispondenti al fabbisogno annuo di piu’ di 100 nuclei familiari.

Amazzonia: il prodotto di un enorme riscaldamento globale

 All’origine dell’ecosistema più ricco di biodiversità della Terra, quello della foresta Amazzonica vi sarebbe uno dei più bruschi eventi di riscaldamento del Pianeta e il sollevamento delle Ande. E’ quanto sostengono due studi pubblicati su Science da due gruppi di ricerca coordinati rispettivamente dallo Smithsonian Tropical Research Institute a Balboa, nella Repubblica di Panama e dall’università di Amsterdam. Nel primo studio i ricercatori hanno esaminato fossili di pollini, semi e altri resti vegetali raccolti in tre siti della foresta Amazzonica, dalla Colombia al Venezuela, relativi a un periodo che comprende il prima, durante e dopo di uno degli eventi di riscaldamento del Pianeta più bruschi degli ultimi 65 milioni di anni. L’evento si chiama Paleocene-Eocene Thermal Maximum durò circa 200.000 anni e iniziò 56,3 milioni di anni fa: il Pianeta si riscaldò di 3-5 gradi e i livelli di anidride carbonica in atmosfera raddoppiarono in 10.000 anni.

Specie a rischio: il contrabbando uccide 100 tigri l’anno

 Circa cento tigri ogni anno sono vittima del commercio illegale di prodotti derivati, spesso impiegati in medicine “tradizionali” o per motivi decorativi. E’ questa una stima che emerge dall’ultimo rapporto della rete Traffic, il programma congiunto di Wwf e Unione mondiale per la conservazione della natura (Iucn), secondo cui fra gennaio del 2000 e aprile del 2010 sono stati effettuati fra i 1.069 e i 1.220 sequestri di “parti” di tigri, in 11 dei 13 paesi dove abitano questi animali, con una media fra i 104 e i 119 animali l’anno.

Nucleare: bocciate le tre leggi regionali che vietano le centrali sul territorio

 La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittime le leggi regionali con cui Puglia, Basilicata e Campania avevano vietato l’installazione sul loro territorio di impianti di produzione di energia nucleare, di fabbricazione di combustibile nucleare e di stoccaggio di rifiuti radioattivi. La decisione – secondo quanto appreso dall’ANSA da fonti qualificate – è stata presa in una delle ultime camere di consiglio dei giudici costituzionali e le motivazioni saranno depositate nei prossimi giorni. Secondo la Consulta le tre leggi regionali che in assenza di un’intesa tra Stato e Regioni precludono il proprio territorio all’installazione di impianti nucleari violano specifiche competenze statali. In particolare, le norme di Puglia, Basilicata e Campania sono state bocciate perché, in riferimento ai depositi di materiali e rifiuti radioattivi, avrebbero invaso la competenza esclusiva dello Stato in materia di tutela dell’ambiente (art.117, secondo comma, lettera s).

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