Allarme di Greenpeace: specie di tonno diverse in un’unica scatoletta

 Una scatoletta di tonno su tre contiene specie differenti mescolate insieme, differenti da quanto indicato in etichetta e che possono variare a seconda del lotto di provenienza. E’ quanto risulta dalle analisi condotte da un laboratorio indipendente su richiesta di Greenpeace, che ha analizzato il dna in 165 scatolette di tonno provenienti da dodici Paesi, europei e non, tra cui l’Italia. Le confezioni analizzate appartengono tutte a marche molto popolari sul mercato mondiale, tra le altre Nostromo, Mare Aperto STAR, Riomare e Carrefour.
Mescolare due specie diverse di tonno nella stessa scatoletta è una pratica illegale in Europa” recita un comunicato di Greenpeace, nel quale si sottolinea come dalle analisi risulti “anche che, passando da una scatoletta all’altra dello stesso prodotto, il consumatore può trovare specie differenti di tonno. Questo avviene, per esempio, per i prodotti Nostromo e Mare Aperto STAR, testati in Italia. In questi casi viene usata un’etichetta del tutto generica ‘Ingredienti: tonno’, tanto legale quanto inaccettabile, che impedisce al consumatore di sapere con certezza cosa mangerà“.

Cacume e Morbano

 Si racconta che nei pressi di Tagliacozzo, in Abruzzo, in foreste di querce e faggi, aceri, carpini, noccioli, in terra di Marsica, tra fiumi, fonti e grotte, esistevano due paesini, Cacume e Morbano. Gli abitanti dei due paesi vivevano sfruttando ciò che il territorio offriva loro: il bosco, raccogliendo ciò che gli alberi della foresta offrivano, le erbe, la legna e cacciando animali selvatici.
Cacume e Morbano distavano tra loro pochi chilometri e gli abitanti litigavano spesso per il predominio sul territorio, ed erano rivali per vari motivi, una volta per il confine di un terreno o di un bosco, un’altra volta per la raccolta della legna o dei frutti degli alberi, o delle erbe, per i terreni di pascolo, per la caccia degli animali selvatici. Ogni motivo era buono per litigare.

La casetta dei gatti

 A Roma in un parco della zona dell’EUR esiste una piccola oasi di ritrovo e recupero per mici in difficoltà in cerca di adozione. Se ne occupa principalmente Anna che potete contattare al numero 335.6787207 per offrire il vostro aiuto come volontari e per avere qualsiasi informazione su “La Casetta dei Gatti”, su come dare un contributo e sulle iniziative dell’Associazione.

L’associazione
L’associazione “La Casetta dei Gatti” nasce nel 2004, con l’intento di creare e portare avanti una struttura dignitosa e organizzata in grado di ospitare e curare i gatti abbandonati malati e bisognosi. E’ un’Associazione senza fini di lucro che sopravvive grazie alle donazioni, all’operato dei volontari e alla collaborazione con strutture e autorità presenti sul territorio.

Hallodog abbigliamento e accessori alla moda per cani e gatti

 Hallodog (made in Italy) è un negozio di abbigliamento esclusivo ed accessori di alta moda per cani e gatti. E’ un negozio online che oltre a fornire ottimi prodotti di produzione esclusivamente italiana dal design accattivante e dai materiali di qualità si occupa anche di aiutare gli animali domestici in difficoltà, animali abbandonati, maltrattati e in stallo nei canili.

Cosa trovate da Hallodog
Da hallodog troverete tante cose utili per i vostri animali domestici, cucce, divanetti, collari swarovski, guinzagli, pettorine, cappottini, gadget, ciotole di tutti i tipi, accessori per cani e gatti, ma anche shampoo, profumi, pettini, spazzole, tutto quello che può servire agli animali domestici. Da hallodog troverete interessanti idee per cani egatti.

Fiocco azzurro al Bioparco di Roma: nasce un piccolo di cercocebo

 Il 7 novembre 2010 al Bioparco di Roma è nato in cattività un esemplare maschio di Cercocebo dal collare bianco (Cercocebus atys lunulatus).
Non è facile che si verifichino nascite di animali di queste specie selvatiche in cattività.
Il piccolo è nato dai due esmplari di Cercocebo dal collare chiamati dagli operatori del Bioparco Ashante, la mamma e Mongomo, il papà, ma è stato rifiutato dalla madre, evento comune per le nascite in cattività di specie selvatiche.

Amazzonia: il prodotto di un enorme riscaldamento globale

 All’origine dell’ecosistema più ricco di biodiversità della Terra, quello della foresta Amazzonica vi sarebbe uno dei più bruschi eventi di riscaldamento del Pianeta e il sollevamento delle Ande. E’ quanto sostengono due studi pubblicati su Science da due gruppi di ricerca coordinati rispettivamente dallo Smithsonian Tropical Research Institute a Balboa, nella Repubblica di Panama e dall’università di Amsterdam. Nel primo studio i ricercatori hanno esaminato fossili di pollini, semi e altri resti vegetali raccolti in tre siti della foresta Amazzonica, dalla Colombia al Venezuela, relativi a un periodo che comprende il prima, durante e dopo di uno degli eventi di riscaldamento del Pianeta più bruschi degli ultimi 65 milioni di anni. L’evento si chiama Paleocene-Eocene Thermal Maximum durò circa 200.000 anni e iniziò 56,3 milioni di anni fa: il Pianeta si riscaldò di 3-5 gradi e i livelli di anidride carbonica in atmosfera raddoppiarono in 10.000 anni.

Specie a rischio: il contrabbando uccide 100 tigri l’anno

 Circa cento tigri ogni anno sono vittima del commercio illegale di prodotti derivati, spesso impiegati in medicine “tradizionali” o per motivi decorativi. E’ questa una stima che emerge dall’ultimo rapporto della rete Traffic, il programma congiunto di Wwf e Unione mondiale per la conservazione della natura (Iucn), secondo cui fra gennaio del 2000 e aprile del 2010 sono stati effettuati fra i 1.069 e i 1.220 sequestri di “parti” di tigri, in 11 dei 13 paesi dove abitano questi animali, con una media fra i 104 e i 119 animali l’anno.

Turismo sostenibile, la Cina copia il modello toscano

 L’assessore regionale toscano al turismo, Cristina Scaletti, a Pechino ha firmato, insieme al vicepresidente della Commissione Europea, Antonio Taiani e al presidente dell’Agenzia per il turismo del governo cinese, Dai Bin, un importante accordo per lo sviluppo del turismo sostenibile. L’assessore Scaletti lo ha sottoscritto in qualità di presidente di Necstour, la rete che raggruppa trenta regioni europee impegnate ad elaborare e attuare progetti di turismo sostenibile. E proprio il modello toscano sarà adottato in via sperimentale da due delle province cinesi meridionali, quella di Hunan dove vivono 69 milioni di abitanti, quella di Yunnan dove abitano in 42 milioni e anche da quella settentrionale di Shanxi, popolata da 26 milioni di cinesi.

Alimentazione vegetariana: questione di salute o questione etica?

 Mangiare o no la carne: è questo il problema. Secondo i vegetariani convinti, consumare carne in un sistema altamente industrializzato come quello moderno non è più sostenibile: le deiezioni degli allevamenti sono la prima causa del riscaldamento terrestre, e tra le prime due o tre cause di tutti i problemi ambientali più gravi, come l’inquinamento dell’aria e dell’acqua e la distruzione delle foreste. E non solo, perché non si può produrre carne in grosse quantità senza abbassarne notevolmente la qualità ed i rischi per la salute.
A sostenere con forza la tesi ci pensa da anni l’oncologo Umberto Veronesi, secondo cui sono almeno cinque i buoni motivi per essere vegetariani: ridurre il rischio di ammalarsi di cancro, vivere più sani e più a lungo, evitare la tortura e il massacro degli animali, rispettare l´ambiente, ridurre gli squilibri alimentari nel mondo. Insomma eliminare la carne dai propri menu gioverebbe alla salute nostra e del pianeta.

Alimentazione sostenibile: arriva il modello della doppia piramide

 Seimila cittadini romani, di cui quasi mille studenti delle scuole elementari e medie, hanno fatto la spesa ‘sostenibile’ all’interno del villaggio ‘Buono per te, sostenibile per l’ambiente‘ in Piazza San Giovanni, seguendo le indicazioni della Doppia Piramide Alimentare e Ambientale, un modello che aiuta a compiere scelte consapevoli e sia per la salute della persona sia per la salvaguardia dell’ambiente. L’impronta ecologica media dei visitatori e’ stata di circa 33 metri quadrati, un valore in linea con la Dieta Mediterranea, che rappresenta uno stile alimentare eccellente in grado di unire benefici nutrizionali e basso impatto ambientale senza rinunciare al piacere della tavola.