Climagate: i dibattiti sul clima si fanno in rete

 A poco meno di due settimane dall’ avvio della Conferenza sui Cambiamenti Climatici COP 15, i dibattiti sul clima si rincorrono sul web ed, in particolare, hanno trovato una piazza virtuale internazionale come luogo di scambio e discussione, soprattutto accademica. Il blog The climate Conversation, creato da Hill & Knowlton, è official media sponsor del COP 15. Ecco cosa offre…

LO SCANDALO CLIMAGATE
Lo scandalo “Climategate” sta avendo un forte impatto sul dibattito in corso e importanti esponenti del mondo accademico si stanno pronunciano in queste ore sulle conseguenze del cambiamento climatico.
Dopo lo scoppio del Climategate avvenuto lo scorso 21 novembre, l’ esponente del mondo accademico più gettonato nei media è Phil Jones, Direttore dell’ Università dell’ East Anglia, seguito da Sir Nicholas Stern, autore del Rapporto Stern sull’ economia del Cambiamento Climatico.

Energia nucleare: Scajola si metterebbe una centrale in giardino

 Io se potessi scegliere dove mettere una centrale nucleare, me la metterei nel giardino di casa, per un semplice motivo: che tutto il mondo dove è stata costruita una centrale nucleare, è cresciuta l’ economia del territorio e c’ è stata una grande salvaguardia dell’ ambiente, perché non ci sono emissioni“. Ad affermarlo il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, in una intervista a Rainews 24.

Lo vediamo in Giappone – ha proseguito – ma lo vediamo in tante altre realtà del mondo. Recentemente in Francia a Flamalville il territorio è cresciuto, si è sviluppato economicamente, ci sono tanti giovani, perché il nucleare significa ricerca, significa quindi il futuro, significa università giovani e quindi crescita“. Sull’ energia per Scajola è necessario “avere un mix di fonti. Vogliamo diminuire il gas, il carbone e il gasolio; vogliamo aumentare – ha precisato – le rinnovabili, compreso l’ idroelettrico, ma ci vuole qualcosa in più che dia stabilità, il nucleare“.

Più inquini e più paghi: ad Amsterdam una tassa sui chilometri percorsi

 Più inquini e più paghi. E’ questa l’ ultima iniziativa della città di Amsterdam. Il governo olandese, infatti, si appresta ad approvare un provvedimento antismog, unico nel suoi genere: una tassa a chilometro percorso.
L’ obiettivo dell’ iniziativa è di limitare l’ uso di auto private ed in prospettiva e rinnovare il parco auto, contando sul fatto che la tassa dovrebbe abbattere del 25% il prezzo delle auto.

LA TASSA SUI CHILOMETRI PERCORSI
Questa tassa prevede 3 centesimi di euro a chilometro, con tariffe variabili a seconda della tipologia di strada percorsa e dell’ orario. L’ importo di partenza crescerà di anno in anno fino al 2018. Un provvedimento che nelle tasche dell’ automobilista medio arriverà a pesare circa 450 euro l’ anno.

Chi inquina paga: la riforma fiscale in Svizzera è ecologista

 La Fondazione svizzera per la pratica ambientale (Pusch) propone una riforma fiscale ecologista. In pratica si tratterebbe di trasformare la tassa sul CO2 in tassa sull’ energia e di introdurre imposte sull’ utilizzo del suolo e sulla mobilità. Una nuova rivoluzione industriale il “green new deal” sembra essere un’ opzione realistica, ma ci vogliono le condizioni quadro giuridiche e finanziarie per attuarla, hanno detto i responsabili di Pusch in una conferenza stampa.

LA RIFORMA FISCALE ECOLOGICA
I tre programmi congiunturali adottati per far fronte alla recessione hanno permesso di iniettare 800 milioni di franchi in misure positive per l’ ambiente, però manca ancora una strategia ecologica globale.

Energia nucleare: nasce la prima farmacia nucleare ambulante di Greenpeace

 Greenpeace inaugura in centro a Roma la prima farmacia nucleare ambulante che distribuirà alla popolazione il Nuclease65, ovvero materiale informativo sotto forma di scatolette di finte pillole allo iodio, simulando quello che periodicamente fa l’ Agenzia di Sicurezza Nucleare francese. E’ quello, rileva in una nota l’ associazione ambientalista, “che dovrà pianificare in futuro la nuova Agenzia di Sicurezza Nucleare italiana di cui imminente l’ emanazione del decreto attuativo“. Greenpeace ha, invece, consegnato vere pillole allo Iodio da 65 mg anche alle Giunte regionali di Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Sicilia. Si tratta delle quattro regioni che potrebbero ospitare un reattore e che non hanno impugnato la Legge 99 del 2009 con cui il Governo ha riaperto le porte al nucleare in Italia.

COSA FA LA FARMACIA NUCLEARE AMBULANTE
Ma cosa fa la farmacia nucleare ambulante? “Stiamo distribuendo alle giunte di quattro Regioni ioduro di potassio, un farmaco da banco che l’ Autorità di Sicurezza Nucleare francese distribuisce ai cittadini e che, in caso di incidenti con fuoriuscita di sostanze radioattive, deve essere assunto da tutte le persone che vivono in un raggio di 10 chilometri dai reattori” spiega in una nota Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace.

Inquinamento ambientale: via il papà dell’ Ecopass, a Milano si ipotizza un superassessorato all’ ambiente

 L’ inquinamento a Milano non da tregua e la giunta è in subbuglio. Niente che non sia già stato visto: Vittorio Sgarbi era stato licenziato nel giorno del suo compleanno ed ora è successo lo stesso a Edoardo Croci, il papà dell’ Ecopass. Due giorni fa Croci ha infatti ricevuto in regalo l’ addio ufficiale dalla giunta, a firma di Letizia Moratti. Al suo posto arriverà il consigliere del Pdl, Paolo Massari. Ma il coordinatore del Pdl, Ignazio La Russa aggiunge una postilla: “Ci vuole un superassessorato all’ Ambiente. Come abbiamo creato la delega alla fluidificazione del traffico, dovrà essere creata una nuova delega per la pulizia della città e dei muri». Una sorta di “commissariamento” dell’ Amsa dopo le polemiche sulla Milano sporca. E c’ è chi già rimpiange l’ ecopass.

Inquinamento ambientale: in Europa un registro unico sugli inquinanti delle industrie

 Al via un nuovo registro integrato delle emissioni di sostanze inquinanti nell’ aria, nell’ acqua e nel suolo rilasciate dalle industrie in tutta Europa. Inaugurato da Commissione europea e agenzia europea per l’ ambiente, il sistema prevede la comunicazione dei dati annuali relativi a 91 sostanze e ad oltre 24mila complessi che operano in 65 attività economiche. Tra le informazioni presenti figurano anche la quantità e il tipo di rifiuti trasferiti negli impianti preposti al loro trattamento, sia all’ interno che al di fuori di ciascun paese.
La trasparenza è uno strumento di vitale importanza per migliorare l’ ambiente. L’ istituzione di questo registro – ha detto il commissario europeo per l’ Ambiente, Stavros Dimas – permetterà ai cittadini di accedere direttamente alle informazioni sulle emissioni rilasciate dai complessi industriali in tutta Europa e li aiuterà a partecipare in prima persona alle decisioni che si ripercuotono sull’ ambiente“.

Piogge acide: cosa sono e quali effetti hanno sull’ ambiente

 Le piogge acide sono precipitazioni contaminate dalla presenza di composti a reazione acida, che si sono formati nell’ atmosfera come conseguenza di processi di combustione. Le piogge acide sono tra le cause principali della distruzione della vegetazione.

EFFETTI DELLE PIOGGE ACIDE SULLA VEGETAZIONE

La vegetazione viene danneggiata in modo irreparabile dalle piogge acide e va incontro a fenomeni di essiccazione (come ingiallimento e caduta degli aghi, vulnerabilità a insetti e parassiti). A causa delle piogge acide la Foresta Nera tedesca sta scomparendo e circa la metà delle foreste europee è considerata in grave pericolo. In Italia, fortunatamente, gli effetti negativi delle piogge acide sulla vegetazione sono notevolmente ridotti: in primo luogo la barriera delle Alpi ci fa da schermo protettivo; il terreno del nostro paese, poi, è per lo più calcareo e per questo neutralizza bene l’ acidità delle piogge che può essere assorbita dalle piante attraverso l’ apparato radicale.

Smaltimento rifiuti elettronici: il nuovo libro di Paolo Pipere su Raee, pile e accumulatori

 Quello della racconta e dello smaltimento dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) e quello di pile ed accumulatori è un problema che l’ Italia si porta appresso da ormai quattro anni. In attesa del decreto di semplificazione che porterà all’ entrata in vigore dell’ uno contro uno, ovvero il ritiro del prodotto da buttare direttamente in negozio al momento dell’ acquisto di un altro prodotto simile, Ecolight, consorzio per la gestione di raee, pile ed accumulatori, ha deciso di affrontare la situazione attuale con un duplice impegno: il sostegno del nuovo libro di Paolo Pipere e la sua presentazione in anteprima nazionale alla tredicesima edizione di Ecomondo, alla Fiera di Rimini.

IL LIBRO DI PAOLO PIPERE
Il libro di Paolo Pipere si intitola “Le Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, le Pile e gli Accumulatori” ed è edito da Hyper Edizioni.
Siamo convinti che le norme non debbano essere vincoli, ma diventare buone pratiche quotidiane. Un passaggio che questo libro aiuterà a fare, senza giustamente tralasciare gli elementi di criticità che le stesse norme, tuttora, hanno” spiega il presidente di Ecolight, Walter Camarda.

Mobilità sostenibile: con il Progetto Sartre fra dieci anni la macchina si guiderà da sola

 Pensate di poter leggere il giornale, parlare al telefono e guardare la televisione… mentre guidate. Ebbene, fra dieci anni l’ auto che si guida da sola potrebbe essere realtà. Come? Merito dei convogli stradali sicuri per l’ ambiente. Si tratta di un nuovo progetto Ue, denominato “Sartre” (Safe Road Trains for the Environment), per lo sviluppo e il collaudo di una tecnologia per veicoli in grado di guidarsi da soli in lunghi convogli sulle autostrade. Tale tecnologia offre potenzialità di miglioramento della fluidità del traffico, dei tempi di viaggio e del confort dei conducenti, nonché di riduzione degli incidenti, dei consumi di carburante e, di conseguenza, delle emissioni di Co2.

COME FUNZIONANO I CONVOGLI STRADALI SICURI PER L’ AMBIENTE
Immaginate di uscire di casa la mattina e, appena entrati in autostrada, di incontrare una serie di altre vetture che procedono accodate, a pochi centimetri l’ una dall’ altra, viaggiando a velocità normale e formando un convoglio compatto. Dopo qualche minuto anche voi potrete lasciare il volante e dedicarvi ad altro, mentre la vostra auto si guida da sola in modo totalmente sicuro, risparmiando inoltre carburante. Secondo alcuni ricercatori attivi nel settore, i convogli stradali potrebbero diventare una realtà entro un decennio.