Mobilità sostenibile: con il Progetto Sartre fra dieci anni la macchina si guiderà da sola

di Redazione 108 views2

 Pensate di poter leggere il giornale, parlare al telefono e guardare la televisione… mentre guidate. Ebbene, fra dieci anni l’ auto che si guida da sola potrebbe essere realtà. Come? Merito dei convogli stradali sicuri per l’ ambiente. Si tratta di un nuovo progetto Ue, denominato “Sartre” (Safe Road Trains for the Environment), per lo sviluppo e il collaudo di una tecnologia per veicoli in grado di guidarsi da soli in lunghi convogli sulle autostrade. Tale tecnologia offre potenzialità di miglioramento della fluidità del traffico, dei tempi di viaggio e del confort dei conducenti, nonché di riduzione degli incidenti, dei consumi di carburante e, di conseguenza, delle emissioni di Co2.

COME FUNZIONANO I CONVOGLI STRADALI SICURI PER L’ AMBIENTE
Immaginate di uscire di casa la mattina e, appena entrati in autostrada, di incontrare una serie di altre vetture che procedono accodate, a pochi centimetri l’ una dall’ altra, viaggiando a velocità normale e formando un convoglio compatto. Dopo qualche minuto anche voi potrete lasciare il volante e dedicarvi ad altro, mentre la vostra auto si guida da sola in modo totalmente sicuro, risparmiando inoltre carburante. Secondo alcuni ricercatori attivi nel settore, i convogli stradali potrebbero diventare una realtà entro un decennio.

I PRIMI COLLAUDI NEL 2011
Le prime vetture di prova dotate della tecnologia in questione verranno collaudate su percorsi di verifica già nel 2011. Esse saranno equipaggiate con un sistema di navigazione e un’ unità ricetrasmittente in grado di comunicare con un veicolo capofila. Dato che il sistema è integrato nelle vetture, non occorrerà realizzare alcuna infrastruttura aggiuntiva lungo la rete stradale esistente. In particolare, lo schema prevede che ciascun convoglio stradale disponga di un veicolo capofila che procede normalmente, con un controllo completo su tutte le varie funzioni, guidato da un conducente esperto che conosce a fondo il percorso. Si ipotizza, infatti, che il ruolo di capofila potrebbe ad esempio essere svolto da un taxi, un autobus o un camion. Ciascun convoglio comprenderà da sei a otto veicoli.

PRATICITA’ E RISPARMIO ENERGETICO
Quando si avvicinano alla propria destinazione, i conducenti riprendono il controllo del loro veicolo: lasciano il convoglio, si spostano di lato e proseguono per proprio conto fino a destinazione. I convogli stradali migliorano la sicurezza e riducono l’ impatto sull’ambiente grazie al minor consumo di carburante. Il perché è presto detto: le vetture del convoglio procedono l’ una vicino all’ altra, sfruttando quindi la conseguente riduzione della resistenza aerodinamica, con un risparmio energetico stimato del 30 per cento circa.

Utopia? Probabilmente no. La tecnologia esiste già: bisogna solo testare il sistema ed… educare gli automobilisti!

Commenti (2)

  1. Curioso, ma l’idea di stare dentro scatolette di metallo incolonnati l’un l’altro, onestamente, non mi affascina particolarmente. Dispositivi di ausilio alla guida possono essere utili, ma fin che sono, appunto, ausili e finchè mi lasciano responsabile della guida. Altrimenti, potrebbe essere pericoloso (e se qualcosa non funziona?)…ma forse mi sbaglio….

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