Vita ecologica e felicità possono coesistere? La domanda è meno banale di quanto potrebbe sembrare e si interroga sulla correlazione tra una vita all’insegna del rispetto ambientale e la serenità dell’individuo che la conduce: senza sprechi energetici, senza sprechi alimentari, solo utilizzando energie rinnovabili e rispettando l’ambiente si può vivere una vita piena?
E’ soprattutto su questo punto che si interroga il blog Vita a impatto 1 che racconta l’esperienza di Claudia Selvetti aka GreenKika, la quale nell’intento di condurre una esistenza a basso impatto ambientale ha scoperto che la vita può essere migliore se si riducono di gran lunga i consumi e gli sprechi, coltivando il contatto con le persone, con gli animali e con la Terra.
Tutti aspetti che oggi, nella vita frenetica che un po’ tutti siamo abituati a condurre, passano in secondo piano. Non a caso a oggi l’uomo è più stressato e accusa fisicamente di più le pressioni che inevitabilmente sono presenti nella giornata di ognuno. Solo che, non riuscendo ad assaporare quello che di bello può regalare la Natura e i suoi frutti, l’uomo cade in un vortice senza fine che lo risucchia verso il basso e lo appesantisce nella vita di tutti i giorni.
Ma si può vivere felici conducendo una vita ecologica? Assolutamente sì o almeno questo è quello che cerca di mostrare Claudia Selvetti che, attraverso l’esempio concreto dei suoi forzi quotidiani per vivere una vita a basso impatto ambientale, mostra quanto c’è da guadagnare in felicità e soddisfazione.
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Grazie per questo post, sono sempre felice di sapere che le mie “ricerche della felicità” possono passare anche attraverso piccoli esempi replicabili da tutti. 🙂 Penso che sia più che giusto cercare di ridurre i propri consumi, rendendosi conto di far parte di un sistema che va ben oltre le quattro mura delle nostre case. Siamo tutti connessi, e questa consapevolezza può renderci più saggi e più “a impatto 1” :-))