Tablet e smartphone ad energia solare

di Redazione 53 views0

Finora i Tablet e smartphone utilizzavano dei piccoli pannelli solari per aumentare l’autonomia delle batterie. Un esempio in questo senso può essere rappresentato dallo smartphone Apollo Umeox con il sistema operativo Android. Secondo il produttore cinese, con circa 1 ora di esposizione solare si possono fare fino a 15 minuti di chiamate.

Nel futuro però le cose dovrebbero cambiare, e i piani di due colossi del settore come la Apple e la Samsung sono quelli di costruire dei dispositivi che funzionino unicamente attraverso l’alimentazione dell’energia solare.

Ovviamente non si tratta di un obiettivo che i due costruttori riusciranno a raggiungere nel breve periodo, ma ormai il cammino sembra segnato: tra qualche anno i possessori di tablet e telefonini non avranno più il problema di ricaricare i propri dispositivi prima di uscire.

In questi anni sono state sviluppate diverse tecnologie in materia. Tra gli altri ci hanno lavorato sopra il Massachusetts Institute of Technology – MIT – e diverse aziende statunitensi, inglesi e giapponesi – come la Solarmer, la Plextronics, la Konarka e la Mitsubishi Chemical.

Il problema maggiore osservato nello sviluppo di queste tecnologie è la bassa efficienza nella conversione della luce solare in energia elettrica. Con i materiali utilizzati finora si è arrivati a livelli di efficienza compresi tra il 5 e l’8%.

Un’innovazione interessante realizzata in questo campo è rappresentata dalla creazione di celle organiche con caratteristiche diverse da quelle dei comuni pannelli fotovoltaici. Nel caso di smartphone e tablet si utilizzerebbero delle celle organiche che potrebbero essere spalmate su una pellicola sottile che potrebbe essere inserita sotto lo schermo di tali dispositivi.

La Samsung ha già messo sul mercato quattro dispositivi con piccoli pannelli solari inseriti nella parte posteriore del telaio: tre telefoni – il Blue Earth, il Crest Solar ed il Replenish), e un netbook – il NC215S.

Discorso diverso per la Apple. La casa americana non ha nessun prodotto di questo tipo in cmommercio, ma il suo interesse per l’energia solare si può desumere da quattro brevetti in questo campo, depositati tra il 2006 e il 2009.

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