Il Governo verifica la possibilitá di anticipare la copertura dei parchi minerali dell’Ilva

di La Redazione 1.421 views0

Il Ministero dello Sviluppo Economico, d’intesa con l’Amministrazione Straordinaria dell’ILVA di Taranto, ha deciso di valutare la possibilità di anticipare i tempi per la copertura dei parchi minerali dello stabilimento siderurgico, la più grande acciaieria d’Europa. L’esigenza è quella di evitare che a Taranto accada ancora ciò che è capitato giorni fa con una coltre di polveri neri che ricopriva la città il Mise. I tempi potrebbero quindi essere anticipati rispetto a quelli previsti dal Decreto ambientale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Si tratta di un investimento di circa 400 milioni a carico dell’investitore, cioè Am InvestCo. Per arginare le tempistiche relative alla procedura di trasferimento degli asset, l’Amministrazione Straordinaria potrebbe anticipare la somma per poi rivalersi sul nuovo investitore. Am InvestCo ha già fatto sapere di non voler ostacolare il progetto, anzi di attuare quello già predisposto e approvato dall’Amministrazione Straordinaria.
Secondo fonti vicine all’Amministrazione Straordinaria dell’ILVA, il ministro Calenda è intenzionato a verificare la possibilità di dirottare parte del miliardo e 100 milioni, che gestiranno i commissari Gnudi, Laghi e Carrubba per l’ambientalizzazione, sulla copertura dei parchi. Solo così il processo potrebbe essere accelerato, come è intenzione di tutte le parti in causa.

Am Investco, dal canto suo, ha dichiarato di voler coprire i parchi in 36 mesi di lavori a partire dall’effettivo subentro in azienda. I commissari anticiperebbero quindi l’investimento con i fondi ottenuti dalla transazione con i Riva per poter avviare la cantierizzazione, Am Investco dovrà obbligatoriamente restituire l’anticipo.
Il miliardo e 100 milioni stanziati per i commissari dovranno essere utilizzati per interventi di bonifica esterni al perimetro ILVA, mentre tutta la parte interna è appannaggio della società di Mittal e Marcegaglia.

La necessità di anticipare e accelerare la copertura dei parchi minerali è stata sollecitata con insistenza da Taranto dopo giorni di polemiche relative all’inquinamento nel quartiere Tamburi.

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