Expo2015, la lotta alla desertificazione come missione possibile per Israele

Il tema della lotta alla desertificazione è stata al centro di una importante conferenza che ha trovato spazio nel Padiglione Israele di Expo2015. Un seminario tutto dedicato alla tutela dell’ambiente e alla prevenzione dell’erosione del suolo al quale hanno partecipato il portavoce Unccd Yukie Hori, l’esperto di ecologia dell’Unccd Uriel Safriel e Itzhak Moshe, direttore per la regione sud di Israele di Kkl, una delle organizzazioni ecologica israeliane tra le più antiche del mondo.


E quella di Expo2015 è stata l’occasione giusta per spiegare nel dettaglio alcuni dei progetti più importanti e delle strategie messe in atto da Israele, protagonista nella lotta alla desertificazione del territorio. Come difendersi dal deserto? E’ questa la domanda alla quale si è cercato di dare risposta nel seminario che ha avuto luogo al Padiglione Israele intitolato Fields of Tomorrow: la risposta è in due parole facili facili, agricoltura sostenibile. Ovvero un tipo di coltivazione che si prenda cura dell’ambiente e che riesca a ottenere il massimo dei frutti da raccogliere. Sfruttare un terreno per preservarlo per le generazioni future, in modo da avere continuità nel tempo: una missione che, secondo quanto esposto nel Padiglione Israele, è davvero possibile. Pur essendo un paese desertico per oltre il 30% del suo territorio, infatti, Israle è riuscito a ottenere buoni risultati in materia di agricoltura sostenibile sfruttando al massimo la tecnologia disponibile e costruendo una serie di strutture ad hoc per utilizzare le caratteristiche del territorio con una chiave positiva. Un esempio, mostrato nello stesso padiglione esibito a Expo2015, è il giardino verticale che sfrutta l’altezza per coltivare e ottenere i migliori frutti dal territorio.

Quali gli argomenti principali affrontati nel seminario che si è tenuto a Expo2015?

Land Degradation Neutrality

L’importanza di recuperare le terre degradate attraverso strategie ben delineate che possano combattere efficacemente i cambiamenti climatici e le difficoltà di un territorio per larga parte sabbioso. Si riassumono in gestione intelligente del patrimonio forestale, lotta alla desertificazione intesa come missione possibile, e perdita di biodiversità. Sono questi i punti strategici messi in evidenza in occasione del seminario che si è tenuto nel Padiglione Israele e nel quale è intervenuto il professor Uriel Safriel che si è peritato anche a spiegare il vero significato di Land Degradation Neutrality ovvero quella politica che mira a investire più massicciamente per ridurre il tasso di consumo di suolo. Perché un territorio meno sfruttato renderà più ricchi anche coloro che vi lavorano e che, al contrario, sarebbero costretti a vivere invece una situazione di impoverimento.

Deserto del Negev, l’esempio concreto che alimenta la speranza

La desertificazione dei territori è possibile, a patto che si mettano in atto strategie utili a recuperare il territorio. A Expo2015 trova spazio l’esempio che vede protagonista il deserto del Negev, una zona che sulla carta non avrebbe dato la minima speranza e che invece, attraverso il recupero delle antiche tecniche agricole, ha reagito positivamente. Il vecchio che si intreccia al nuovo, rappresentato dall’innesto di nuovi strumenti e strutture adeguate a fare di necessità virtù: la creazione di terrapieni con materiali naturali per convogliare le acque piovane è un esempio valido per capire i tipi di intervento messi in atto per rendere coltivabili anche quei terreni che apparentemente non lo sarebbero.

Desertificazione in Mongolia

L’esempio del processo di desertificazione in Mongolia è stato al centro del seminario. Tre i livelli che devono caratterizzare il processo di desertificazione.

  • Livello ambientale: lotta alla desertificazione, riforestazione, conservazione dell’acqua
  • Livello sociale: educazione ambientale e all’agricoltura, miglioramento della qualità della vita
  • Livello economico: creazione di nuovi posti di lavoro e formazione dei lavoratori stessi

Foto | Thinkstock

Lascia un commento

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.