Legambiente e inquinamento, ecco le industrie peggiori d’Italia

di Redazione 1.461 views0

 Legambiente nel 2012 aveva pubblicato il suo rapporto sull’inquinamento intitolato Mal’aria industriale, un dossier oggi ripreso dal vice presidente Stefano Ciafani per portare l’attenzione di tutti sulle industrie peggiori d’Italia, perché purtroppo nel nostro paese non c’è solo l’Ilva.

Stefano Ciafani di Legambiente interviene per riportare l’attenzione sui tanti impianti industriali terribilmente inquinanti del nostro paese. Ricordando il rapporto Mal’aria Industriale il vice presidente dell’associazione sottolinea le situazioni drammatiche per gli impianti di Gela, di Augusta, di Priolo e Melilli, ma anche del Saras in Sardegna: non ci dimentichiamo delle isole.

Ciafani ricorda

Nel 2012 abbiamo pubblicato il rapporto ‘Mal’aria industriale’ proprio per ricordare che in Italia non c’è solo Taranto, ma altre situazioni altrettanto imporanti e che riguardano anche aree industriali in cui sono presenti delle raffinerie, che sono le principali emettitrici di inquinanti e che andrebbero trattate con gli stessi strumenti con cui si è affrontato il caso Ilva a Taranto.

Nel quadro del rapporto troviamo per emissioni di ossidi di azoto gli impianti di Saras in Sardegna, di Augusta e di Gela, la cui raffineria è invece al primo posto per emissioni di ossidi di zolfo, seguita ancora dalla raffineria Esso Italia di Augusta, senza dimenticare le raffinerie Sarpom di Trecate, Isab Impianti Sud di Siracusa e Milazzo Scpa di Messina.

Per l’impianto di Milazzo primo posto per emissione di composti organici volatili non metanici, terzo in classifica ancora una volta lo stabilimento di Gela. Per la classifica nera del piombo, invece, svetta la raffineria Esso di Augusta, mentre per l’arsenico il primo posto è assegnato in Lombardia, alla raffineria Sannazzaro de’ Burgondi.

Per chiudere questo tristissimo quadro ricordiamo anche quali sono le industrie che emettono più nichel: prima la raffineria di Venezia, seconda quella di Milazzo Scpa e terza quella Sarpom di Trecate. Tutti impianti su cui un intervento rapido se non immediato sarebbe assolutamente necessario.

Photo credits | Lorenzo su Flickr

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