Terremoto sul Pollino, il sindaco di Mormanno chiede l’intervento della Protezione Civile

di Redazione 55 views0

Si sono verificate ancora scosse di terremoto, seppure di lieve entità, in questi primi giorni d’ottobre, sul Pollino, tra la Calabria e la Basilicata. Le scosse, tuttavia, sono state avvertite distintamente dalla popolazione di Mormanno, tanto da indurre il sindaco a chiamare la Protezione Civile.

E’ da due anni ormai che l’attività sismica non cessa sull’area del Pollino, visto l’intensificarsi delle scosse, il sindaco di Mormanno, Guglielmo Armentano, ha richiesto l’intervento della Protezione Civile, mettendosi in contatto anche con Franco Torchia, sottosegretario alla Regione, che si è mostrato subito disponibile per qualsiasi tipo di iniziativa.

E’ stato contattato anche Ignazio Guerra, del Dipartimento di Fisica dell’Università della Calabria, che ha fatto un po’ di chiarezza sulla situazione, cercando di spazzare via l’allarmismo che si è generato:

Il fenomeno rientra nel normale modo di esplicarsi dell’attività sismica, essendo noto che i terremoti tendono a verificarsi raggruppati nel tempo e nello spazio.

Gli eventi sismici hanno avuto inizio nel 2010, tra agosto e settembre, le fasi più intense risalgono all’autunno di quell’anno e quello dell’anno successivo, quando l’area coinvolta si è estesa fino alla Basilicata. La scossa più forte in questi due anni è stata registrata il 28 maggio 2012 e da allora l’attività sismica non si è mai arrestata.

Il sottosegretario Torchia ci ha tenuto a specificare che nel corso di questi due anni le operazioni di monitoraggio sono state intensificate, ma che gli strumenti attualmente a disposizione non sono ancora sufficienti e pertanto si prevede un incremento degli stessi e di una maggiore collaborazione tra Protezione Civile e istituzioni scientifiche.

Tornando alle scosse effettive, quelle registrate sul Pollino non hanno superato il livello di magnitudo 2,5, sono stati eventi piuttosto superficiali. Ma oltre alla Calabria, anche in Lazio sono state avvertite alcune scosse, nella zona dei Monti Reatini. Magnitudo 2,2 e 9 km di profondità, anche in questo caso episodi superficiali, che fortunatamente non hanno arrecato danni a persone o cose.

Photo Credits | Thinkstock

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